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Cronaca

Calimera (LE) | Catturato ricercato internazionale durante la notte di Natale

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ADN24

Nella serata del 25 dicembre, mentre molte famiglie celebravano la festività, i Carabinieri di Calimera, coadiuvati dalla Sezione Radiomobile di Lecce, hanno portato a termine un’operazione di rilievo internazionale, assicurando alla giustizia un cittadino rumeno di 39 anni ricercato per gravi reati. L’uomo, su cui pendeva un mandato di arresto europeo, era stato condannato in Romania per violenze e traffico di migranti.

Il ricercato era stato condannato a oltre quattro anni di reclusione dal Tribunale di Arad per il suo ruolo in un traffico illecito avvenuto nel 2022. In quell’occasione, aveva organizzato il trasporto di 31 migranti, tra cui cittadini indiani e bengalesi, nascondendoli in un camion diretto in Romania. La sua storia criminale comprende anche un episodio di violenza estrema risalente al 2016, che aveva portato a una precedente condanna.

La svolta è arrivata quando l’uomo si è registrato in una struttura ricettiva del Salento. Il suo nominativo, inserito nella banca dati come previsto dalla legge italiana, ha attirato l’attenzione delle forze dell’ordine. Grazie a un’accurata attività di analisi e cooperazione internazionale, i Carabinieri hanno confermato l’identità del ricercato e il legame con il mandato europeo emesso dalle autorità rumene.

L’operazione è stata condotta con estrema cautela per evitare che il soggetto potesse darsi alla fuga. I militari hanno pianificato ogni dettaglio con precisione, riuscendo a fermarlo senza incidenti.

Dopo l’arresto, il 39enne è stato trasferito al carcere di Lecce “Borgo San Nicola”, dove resterà a disposizione delle autorità competenti in attesa delle procedure di estradizione. La collaborazione tra i Carabinieri e la magistratura italiana ha garantito che la giustizia facesse il suo corso.

Questo intervento dimostra l’efficacia della cooperazione internazionale e della capacità delle forze dell’ordine italiane di individuare e arrestare criminali anche nei contesti più complessi. La determinazione e la prontezza dimostrate dai Carabinieri di Calimera e Lecce sottolineano l’importanza di un sistema di sicurezza ben integrato e costantemente operativo, anche durante le festività.

L’arresto non è solo una vittoria per la giustizia, ma un messaggio chiaro: nessuno è al di sopra della legge, e la sicurezza della comunità rimane una priorità assoluta.

Cronaca

Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose

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I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.

Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.

Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.

Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.

È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.

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Cronaca

Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.

L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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