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Cronaca

Bari | Sequestrati Oltre 60.000 prodotti contraffatti e non sicuri al porto cittadino

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ADN24

Un’importante operazione condotta dalla Guardia di Finanza presso il porto di Bari ha portato al sequestro di un vasto assortimento di merce contraffatta e potenzialmente pericolosa. Tra i beni intercettati spiccano giocattoli, accessori di abbigliamento e calzature riportanti marchi noti riprodotti illecitamente.

L’operazione è il risultato di un’accurata analisi del rischio sui flussi commerciali e della verifica della merce in entrata nel territorio italiano. Utilizzando sistemi innovativi di incrocio dati, i Finanzieri sono riusciti a identificare incongruenze tra le dichiarazioni doganali e il contenuto effettivo di diversi container, provenienti dalla Grecia.

In uno di questi container sono stati rinvenuti oltre 51.000 giocattoli contraffatti con i loghi di celebri marchi internazionali come Marvel, Disney, Pokémon e Hello Kitty. Questi prodotti, destinati in gran parte a soddisfare la crescente domanda natalizia, sono risultati non conformi alle normative di sicurezza, rappresentando un rischio per i consumatori più giovani.

In altri due container sono stati trovati oltre 9.000 accessori di abbigliamento e 4.000 borse che imitavano i modelli di marchi di lusso come Louis Vuitton, Dior e Michael Kors.

La commercializzazione di prodotti contraffatti non solo rappresenta un danno economico per le aziende che rispettano le leggi, ma anche una minaccia per la salute dei consumatori, ignari di acquistare articoli non sicuri a prezzo pieno. Inoltre, la diffusione di questi beni alimenta un circuito di concorrenza sleale e sottrae risorse importanti al gettito fiscale.

I tecnici delle aziende titolari dei marchi coinvolti hanno confermato la contraffazione dei prodotti, che sono stati immediatamente sequestrati. La Guardia di Finanza ha denunciato i responsabili alle autorità competenti con l’accusa di introduzione nello Stato e commercio di prodotti contraffatti e non sicuri.

Questa operazione sottolinea il ruolo cruciale della Guardia di Finanza nella tutela del mercato legale e della competitività delle imprese italiane. Inoltre, evidenzia l’importanza di contrastare l’ingresso di beni illeciti, salvaguardando non solo l’economia nazionale, ma anche la sicurezza e la salute dei consumatori.

Si ricorda che le indagini sono in una fase preliminare, e le accuse mosse dovranno essere confermate in sede giudiziaria, nel rispetto del principio di presunzione di innocenza.

Cronaca

Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose

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I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.

Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.

Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.

Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.

È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.

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Cronaca

Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.

L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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