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Cronaca

Imperia | Frode fiscale da 600.000 euro: scoperta rete di fatture false

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ADN24

I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Imperia hanno recentemente smascherato un’ingente frode fiscale legata a una società operante nel settore della produzione di apparecchiature luminose, con sedi in provincia di Imperia e in Lombardia. L’indagine, avviata a seguito di un attento monitoraggio da parte della Guardia di Finanza sui contribuenti ad alto rischio di evasione, ha portato alla scoperta di un meccanismo fraudolento che ha visto l’uso di fatture per operazioni inesistenti per un valore complessivo di circa 600.000 euro.

Le indagini sono scattate dopo l’analisi delle banche dati in uso al Corpo, che hanno rivelato come l’impresa in questione ricevesse fatture d’acquisto da diverse “cartiere”, ossia società senza effettiva operatività e prive degli obblighi fiscali necessari, come il versamento delle imposte dovute. Queste fatture, che dichiaravano operazioni mai avvenute, venivano utilizzate dalla società per ridurre l’importo delle imposte da versare.

Gli accertamenti hanno visto l’intervento del personale specializzato in informatica forense della Guardia di Finanza, che ha eseguito una serie di perquisizioni presso la sede dell’impresa e acquisito “evidenze digitali” dai dispositivi informatici in uso all’azienda. Questi dati hanno confermato l’infondatezza delle operazioni fatturate, facendo emergere il tentativo di evadere l’imposta sul valore aggiunto (IVA) e altre imposte dirette.

Al termine della verifica fiscale, gli amministratori della società, una coppia di coniugi di nazionalità cinese, sono stati denunciati per dichiarazione fraudolenta mediante l’uso di fatture per operazioni inesistenti, in violazione del D.Lgs. 74/2000. La Procura della Repubblica di Imperia ha chiesto, e il G.I.P. ha accettato, un provvedimento di sequestro preventivo per equivalente fino alla concorrenza dell’imposta evasa, pari a oltre 150.000 euro. I finanzieri, dunque, hanno proceduto al sequestro di beni, conti correnti, quote societarie e denaro contante, per un ammontare che corrisponde all’importo dell’imposta evasa.

Questo caso evidenzia l’ampiezza del fenomeno delle frodi fiscali, che permettono a determinate imprese di gonfiare i costi attraverso operazioni fittizie, sottraendo risorse fondamentali per le finanze pubbliche. La Guardia di Finanza, impegnata nella prevenzione e contrasto di tali attività illegali, prosegue il suo lavoro per garantire che risorse cruciali per il benessere collettivo non vengano sottratte da condotte fraudolente.

Cronaca

Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose

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I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.

Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.

Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.

Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.

È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.

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Cronaca

Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.

L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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