Cronaca
Controlli intensificati a Verbania: sanzioni per alcol, stupefacenti e infrazioni al Codice della Strada
Nel weekend che ha preceduto le festività natalizie, gli agenti della Polizia di Stato di Verbania hanno intensificato i controlli sul territorio, portando all’identificazione di oltre 300 persone e al controllo di circa 100 veicoli. Numerosi i posti di blocco allestiti, con l’obiettivo di garantire la sicurezza e prevenire reati legati alla circolazione stradale e all’uso di sostanze illegali.
Nel corso delle operazioni, sono state elevate diverse sanzioni, sia amministrative che penali, in particolare per violazioni delle nuove disposizioni del Codice della Strada e per uso di sostanze stupefacenti.
A Gravellona Toce, un giovane diciassettenne è stato fermato mentre guidava il suo motociclo in evidente stato di alterazione psicofisica dovuta all’alcol. Dopo il controllo, il ragazzo è risultato positivo all’alcol test ed è stato sanzionato ai sensi dell’articolo 186 bis del Codice della Strada. Inoltre, è stato segnalato alla Prefettura per l’inibizione al conseguimento della patente di guida prima dei 19 anni, come previsto dalla legge.
Sempre a Intra, una donna di 25 anni, appena uscita da un locale della zona, è stata sottoposta a prova etilometrica che ha dato esito positivo. La donna, che si trovava alla guida dell’auto di un’amica in stato di ebbrezza, è stata denunciata e la sua patente ritirata. A seguito di questa infrazione, la donna ha anche subito la decurtazione di 10 punti sulla patente.
A Mergozzo, due donne di 51 e 37 anni sono state fermate a bordo di un veicolo. Mostrando un comportamento nervoso e incapaci di fornire spiegazioni plausibili, sono state sottoposte a controllo. Durante l’ispezione, sono state trovate in possesso di sostanze stupefacenti, presumibilmente cocaina. Entrambe sono state sanzionate amministrativamente per l’uso personale di droga. Inoltre, la conducente ha rifiutato di sottoporsi agli accertamenti urgenti per verificare la presenza di stupefacenti nel suo organismo, e per questo è stata deferita all’Autorità Giudiziaria. Il veicolo è stato sequestrato e la patente ritirata.
Un altro intervento si è svolto venerdì sera a Gravellona Toce, dove tre ragazzi a bordo di un’auto hanno mostrato segni di nervosismo durante il controllo. Un giovane è stato trovato in possesso di cocaina e sanzionato per uso personale di sostanze stupefacenti.
Infine, nella notte di domenica, a Verbania, un uomo di 39 anni è stato fermato mentre camminava con evidenti segni di ebbrezza alcolica. Sottoposto a etilometro, l’esito è stato positivo, con l’uomo denunciato per guida in stato di ebbrezza. Anche in questo caso, la patente è stata ritirata e il conducente ha subito la decurtazione di 10 punti.
Questi interventi fanno parte di un’azione più ampia di controllo sul territorio, volta a garantire la sicurezza stradale e prevenire comportamenti pericolosi, in vista delle festività e della maggiore affluenza di persone. La Polizia di Stato di Verbania ribadisce l’importanza del rispetto delle leggi per garantire la sicurezza di tutti i cittadini.
Cronaca
Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose
I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.
Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.
Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.
Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.
È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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