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Cronaca

Varese | Arrestati due pusher con oltre 2 kg di cocaina e hashish

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ADN24

Il 17 dicembre scorso, la Polizia di Stato di Varese ha portato a termine un’importante operazione contro lo spaccio di droga, arrestando due uomini, un cittadino albanese di 26 anni e un italiano di 24 anni, entrambi con precedenti penali. I due sono stati trovati in possesso di circa 2 chilogrammi di cocaina, in parte ancora da suddividere in dosi, e quasi 100 grammi di hashish.

L’arresto è scaturito grazie a un attento lavoro di monitoraggio da parte della Squadra Mobile, impegnata quotidianamente nel controllo del territorio. Nel tardo pomeriggio di martedì, una pattuglia ha notato un’utilitaria che compiva manovre sospette, tipiche del traffico di sostanze stupefacenti. L’auto, seguita con discrezione, si è diretta verso una palazzina alla periferia della città, dove è salito un giovane albanese già noto per precedenti legati alla droga. Dopo aver fermato il veicolo, gli agenti hanno trovato all’interno una scatoletta contenente decine di dosi di cocaina, oltre a denaro contante, ritenuto provento dello spaccio.

Le perquisizioni domiciliari successive hanno permesso di sequestrare il grosso della sostanza stupefacente, con circa 2 chilogrammi di cocaina, un centinaio di grammi di hashish, telefoni e altri documenti che attestavano l’attività di spaccio. I due arrestati sono stati associati alla casa circondariale locale, e il GIP, durante l’interrogatorio di convalida, ha disposto la misura cautelare in carcere.

Questa operazione si inserisce in una serie di interventi intensificati dalla Questura di Varese per contrastare il fenomeno dello spaccio al dettaglio, spesso effettuato attraverso consegne a domicilio con auto guidate da giovani, prevalentemente stranieri. Recentemente, la Polizia ha effettuato arresti simili, tra cui un’operazione significativa nel mese di giugno, denominata “OPERAZIONE GRANTURISMO 2023”, che ha portato all’esecuzione di nove misure custodiali.

Il contrasto al traffico di droga e la protezione dei cittadini restano priorità per le forze dell’ordine, impegnate in una continua azione di prevenzione e repressione del crimine.

Cronaca

Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose

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I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.

Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.

Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.

Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.

È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.

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Cronaca

Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.

L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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