Attualità
Thiago Motta “Soddisfatto, ma pretendo sempre di più”
TORINO (ITALPRESS) – “Il bilancio lo lascio a voi, per me va fatto a fine stagione, quel che mi interessa è la concentrazione sulla prossima partita, contro una squadra che affronteremo con grande determinazione e concentrazione, sapendo quello che dovremo fare e che dovremo evitare per vincere la partita”. Così il tecnico della Juventus, Thiago Motta, alla vigilia del match di domani in casa del Monza. “Sono soddisfatto del lavoro di tutti, ma pretendo sempre di più, a partire da me, voglio tutti noi determinati a cercare sempre una crescita e un miglioramento”, ha aggiunto l’allenatore bianconero che ha insistito su questo tasto rispondendo ad altre domande. “Voglio sempre vedere cose positive dalla squadra, per me è questo l’importante, deve esserci sempre la determinazione a crescere in ogni allenamento e in ogni partita, contro ogni avversario che affrontiamo. Domani ci attende una buona squadra con un buon allenatore, ognuno di noi dovrà dare il massimo per il bene della Juventus e per fare una grande partita”. In una situazione di emergenza, con l’infermeria piena e una partita da Coppa Italia da giocare, l’italo-brasiliano si è inventato Locatelli centrale di difesa e la mossa ha funzionato. Il tecnico bianconero, però, non intende prendersi alcun merito. “Ogni scelta fatta è sempre in base al momento e per il bene della squadra: Locatelli ha una capacità di adattarsi unica, riesce a ricoprire tanti ruoli all’interno della squadra. So che la sua posizione è da centrocampista, non voglio inventare nulla e prima della sfida con il Cagliari gli ho chiesto una mano in difesa: lui era convinto di poter fare bene e per questo la prestazione è andata per il meglio”. Detto che Fagioli “sta bene” e che farà parte dei convocati, il condottiero della Signora parla anche di Nico Gonzalez. “Come tutti i convocati è pronto a giocare dall’inizio: può giocare in diversi ruoli come ha fatto in carriera e come sanno fare i giocatori forti”. Da valutare Cambiaso, mentre non ci sarà Douglas Luiz. “Potrei portarlo con noi a Monza, ma visto che voglio tutti al 100% preferisco rimandare il suo ritorno tra i convocati”. Come detto nessun bilancio, di certo in un club come la Juve le pressioni sono tante e lui risponde così a chi gli chiede se si aspettava ciò che ha trovato: “Io non mi aspetto e non immagino nulla, ma sono pronto ad affrontare tutto, è anche questo il bello del mio lavoro”. Nessuna voglia di parlare di possibili rinforzi. “Il direttore Giuntoli è qui con noi come sempre, siamo concentrati sul Monza e siamo in piena sintonia con il club, quando arriverà il mercato vedremo. Non è questione di regali da aspettarsi, siamo concentrati sul Monza, dobbiamo mettere la massima attenzione in questa gara, poi si vedrà, ma come ho detto io e la società siamo in piena sintonia”, ha concluso l’allenatore bianconero.
– Foto Ipa Agency –
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Scuola, Valditara “Guardare indietro per costruire un futuro solido”
MILANO (ITALPRESS) – “Il segreto è guardare indietro per andare verso il futuro: e se non abbiamo la consapevolezza di chi siamo, da dove veniamo, quali sono i valori elaborati dalla civiltà occidentale non potremo costruirci un futuro solido, rischiamo il porto delle nebbie. Noi abbiamo investito risorse importanti nella digitalizzazione, nell’intelligenza artificiale, nel 2023 abbiamo approvato le nuove linee guida sulle materie Stem. Ma in una società dove l’intelligenza artificiale sta diventando così centrale, se non si ha la consapevolezza dei grandi valori dell’umanesimo rischiamo l’anonimizzazione: non sarà certo il robot a ispirare le grandi scelte strategiche e la convivenza tra le persone”. Così il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ai microfoni di Radio Libertà, parlando delle recenti indicazioni sui programmi scolastici.
– Foto Agenzia Fotogramma –
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Morto a 78 anni David Lynch, regista visionario
ROMA (ITALPRESS) – E’ morto all’età di 78 anni il regista e sceneggiatore David Lynch. La notizia è riportata dalla rivista Variety che cita un post Facebook della famiglia: “”C’è un grande buco nel mondo ora che non è più con noi. Ma, come diceva lui, ‘Tieni d’occhio la ciambella e non il bucò”. Lynch rivelò nel 2024 che gli era stato diagnosticato un enfisema dopo una vita passata a fumare, e che probabilmente non sarebbe più stato in grado di uscire di casa per dirigere.
Nato a Missoula, nel Montana, il 20 gennaio del 1946, David Keith Lynch è stato uno dei registi tra i più acclamati, importanti e influenti del suo tempo. Con il suo stile visionario, Lynch aveva rivoluzionato il linguaggio del cinema e della televisione. Nei suoi lavori si fondono elementi di horror, film noir, giallo e surrealismo tessendo racconti non dissimili da quelli di Luis Buñuel, che procedevano con una logica impenetrabile. Nato come pittore, le sue opere sono esposte in musei e gallerie d’arte come il Museum of Modern Art di New York e la Pennsylvania Academy of the Fine Arts di Filadelfia. Successivamente entra nel mondo del cinema divenendo regista, sceneggiatore e produttore, spesso anche nel ruolo di montatore, scenografo, progettista del suono e attore nei suoi stessi film. Tra le pellicole più famose “The Elephant Man”, “Velluto blu” e “Mulholland Drive”, per le quali ricevette la nomination al Premio Oscar per la regia, e “Cuore selvaggio”. Lynch ha anche ricevutio il Leone d’oro alla carriera durante la 63ma Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, per “Inland Empire – L’impero della mente” nella sezione fuori concorso. Nei primi anni Novanta fu la principale mente creativa della serie “I segreti di Twin Peaks”, divenuto un fenomeno culturale dall’enorme impatto mediatico. Nell’ottobre del 2019 venne premiato con l’Oscar alla carriera. Lynch è stato sposato quattro volte: con Peggy Lentz, da cui ha avuto una figlia, con Mary Fisk, dalla quale ha avuto un figlio, con Mary Sweeney, anche con lei ha avuto un figlio, e con Emily Stofle con la quale ha avuto una figlia.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-
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Sicurezza, Piantedosi “Preoccupa aggressività dei manifestanti”
ROMA (ITALPRESS) – “La preoccupazione dev’essere uno dei principali fondamenti del lavoro che faccio. Devo dire che si fonda anche, non solo adesso, su questa vicenda della tragedia che ha riguardato il giovane Ramy, ma anche tutte le altre rivendicazioni che avevano preceduto un pò le manifestazioni di piazza degli scorsi mesi, dove al variare delle motivazioni si era registrato comunque una tendenza dei manifestanti a essere molto aggressivi soprattutto nei confronti delle forze di polizia. Quindi questo è sicuramente un elemento di preoccupazione”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ospite di “Dritto e Rovescio” su Retequattro.
I 273 agenti feriti nelle manifestazioni del 2024, per il ministro “sono numeri di un certo significato, soprattutto se messi in relazione al numero che riguarda la crescita complessiva di circa il 10% delle manifestazioni che si sono svolte nel 2024. Mi piace e mi consente di sottolineare che questo è un dato che contraddice anche alcune cose che si erano dette in passato, che questo Governo fosse in qualche modo portato a comprimere la libertà di manifestazione del pensiero. Noi segnaliamo invece una decrescita del numero in percentuale delle manifestazioni che fanno rilevare una certa criticità – ha concluso Piantedosi – Quindi vuol dire che a minore criticità si è registrato un aumento in percentuale di casi in cui si è visto le forze dell’ordine come obiettivo prioritario dei manifestanti”.
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-Foto: Agenzia Fotogramma-
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