Connect with us

Tecnologia

Sanzione da 15 milioni di euro a OpenAI: il Garante per la privacy interviene su ChatGPT

ADN24

Il Garante per la protezione dei dati personali ha emesso una multa significativa nei confronti di OpenAI, società creatrice di ChatGPT, per presunte violazioni delle normative sulla gestione dei dati personali. L’importo della sanzione, pari a 15 milioni di euro, è stato stabilito considerando anche l’atteggiamento collaborativo mostrato dall’azienda durante le indagini.

Il procedimento, avviato nel marzo 2023, ha portato alla luce diverse problematiche nella gestione dei dati da parte di OpenAI. Tra le principali contestazioni, si evidenziano:

  • Trattamento dei dati senza adeguata base giuridica: i dati personali degli utenti sono stati utilizzati per l’addestramento del modello di intelligenza artificiale senza che fossero garantite le necessarie tutele.
  • Mancanza di trasparenza: l’azienda non ha fornito informazioni sufficienti agli utenti riguardo al trattamento dei loro dati, violando così i principi del Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR).
  • Assenza di verifica dell’età: la mancata adozione di sistemi per impedire l’accesso ai minori di 13 anni ha esposto i più giovani a risposte potenzialmente inadeguate.

Inoltre, OpenAI non avrebbe notificato tempestivamente una violazione di dati subita nel 2023, come richiesto dalle normative europee.

Il provvedimento del Garante prevede anche un obbligo senza precedenti: la realizzazione di una campagna di comunicazione istituzionale della durata di sei mesi. Questo intervento, che sfrutta i poteri introdotti dal Codice Privacy, ha l’obiettivo di informare il pubblico sul funzionamento di ChatGPT, in particolare in merito alla raccolta e all’uso dei dati personali.

Gli utenti e i non-utenti dovranno essere messi nelle condizioni di comprendere i loro diritti, come l’opposizione, la rettifica e la cancellazione dei dati. Inoltre, la campagna servirà a sensibilizzare sulla possibilità di negare l’utilizzo dei propri dati per l’addestramento dell’intelligenza artificiale.

Con l’apertura di un quartier generale europeo di OpenAI in Irlanda, il Garante italiano ha trasferito gli atti del procedimento all’Autorità per la protezione dei dati irlandese (DPC), che diventa il punto di riferimento per eventuali ulteriori verifiche a livello europeo.

In risposta alla decisione, OpenAI ha dichiarato l’intenzione di presentare ricorso, ritenendo la sanzione sproporzionata rispetto al fatturato generato in Italia. L’azienda ha ribadito il proprio impegno nella protezione dei dati e la collaborazione con le autorità di tutto il mondo, ma ha espresso preoccupazione per l’impatto che questo approccio potrebbe avere sulle ambizioni italiane nel campo dell’intelligenza artificiale.

Il caso evidenzia le sfide poste dall’adozione di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale generativa, che richiedono un delicato equilibrio tra innovazione e rispetto dei diritti fondamentali. Questo intervento potrebbe avere ripercussioni significative non solo per OpenAI, ma anche per l’intero settore, rappresentando un precedente importante nella regolamentazione dell’IA.

Tecnologia

Innovazione, Barachini “Con l’intelligenza artificiale serve un approccio antropocentrico”

“L’intelligenza artificiale è uno strumento che sta cambiando le nostre vite, cambierà le nostre vite”. Lo ha detto il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’informazione e all’editoria, Alberto Barachini, a Napoli, a margine di Feuromed, il Festival Euromediterraneo dell’Economia.

“Ci saranno – ha proseguito Barachini – sviluppi positivi in moltissimi ambiti scientifici. Da un punto di vista editoriale e informativo, è sicuramente un’innovazione da regolare perché può indurre una modifica sostanziale del lavoro umano e anche, in qualche modo, una sostituzione. Quindi, bisogna cercare di far sì che questo strumento di innovazione aumenti le capacità distributive, anche le capacità di ricerca in un ambito editoriale, ma non sostituisca quella straordinaria esperienza, quella competenza, quel lavoro umano e quella responsabilità umana che deve sempre essere al centro del lavoro di chi fa informazione e giornalismo. L’uomo – ha concluso – deve essere al centro del nostro approccio di visione dell’utilizzo dell’Ai, è un approccio antropocentrico che ponga la responsabilità umana, la faccia di chi produce l’informazione e la sua responsabilità al centro del processo”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

The post Innovazione, Barachini “Con l’intelligenza artificiale serve un approccio antropocentrico” first appeared on ADN24.

Continue Reading

Tecnologia

La Trasformazione Digitale degli Smart Plant: Efficienza, Sostenibilità e Competitività nell’Industria Manifatturiera

La trasformazione digitale sta rivoluzionando l’industria manifatturiera, con l’introduzione degli smart plant, impianti industriali intelligenti che, attraverso l’analisi dei dati e processi ottimizzati, permettono a macchine e operatori di prendere decisioni informate, migliorando l’efficienza e la competitività. Le fabbriche del futuro non sono più semplici luoghi di produzione, ma veri e propri ecosistemi connessi, dove l’intelligenza artificiale, l’automazione e la convergenza tra IT (Information Technology) e OT (Operational Technology) giocano un ruolo fondamentale. Questa integrazione consente un’ottimizzazione dei processi produttivi, portando vantaggi significativi anche in termini di sostenibilità ambientale e sicurezza sul lavoro.

Nonostante i vantaggi evidenti in termini di Overall Equipment Effectiveness (OEE) e flessibilità produttiva, molte aziende incontrano difficoltà nella transizione verso gli smart plant. Tra i principali ostacoli ci sono la disponibilità dei dati, l’integrazione tra IT e OT, e la gestione del cambiamento. Tuttavia, le nuove fabbriche digitali offrono un’opportunità unica per progettare l’efficienza fin dall’inizio e diffondere i benefici della smart manufacturing su scala globale. Le aziende che affrontano con successo queste sfide possono migliorare la loro competitività, ottimizzare i processi e massimizzare i risultati economici e ambientali.

Capgemini si posiziona come partner strategico per la trasformazione digitale dell’industria, fornendo soluzioni innovative che combinano processi di gestione snelli, tecnologie modulari intelligenti, analisi avanzata dei dati e automazione. Il suo approccio è altamente flessibile, adattandosi a diversi settori industriali, dalla produzione discreta all’industria di processo, garantendo vantaggi economici e operativi a lungo termine.

La trasformazione verso gli smart plant non riguarda solo il miglioramento delle performance aziendali, ma mira ad avere un impatto positivo sulla società e sull’ambiente. Le soluzioni proposte contribuiscono alla riduzione degli sprechi, all’ottimizzazione del consumo energetico e al miglioramento delle condizioni di lavoro. L’obiettivo è creare un modello di industria intelligente che coniughi efficienza, sostenibilità e benessere dei dipendenti. “La nostra offerta dedicata agli smart plant basati sui dati mira ad abilitare la totale connettività e intercomunicazione di dispositivi operativi, processi e infrastrutture,” afferma Giulio Lanza, Presales Director di Capgemini Engineering in Italia. “L’uso analitico dei dati raccolti consente a macchine e persone di prendere decisioni intelligenti, basate sui fatti, che si trasformano in attività autonome o azioni umane, aumentando l’efficienza delle prestazioni e la centralità del cliente. Creiamo valore per i nostri clienti trasformando le loro organizzazioni e implementando soluzioni che hanno un impatto positivo sull’ambiente e sulla società, assicurando al contempo benefici finanziari a lungo termine.”

The post La Trasformazione Digitale degli Smart Plant: Efficienza, Sostenibilità e Competitività nell’Industria Manifatturiera first appeared on ADN24.

Continue Reading

Tecnologia

L’Ue sospende i contatti con Huawei dopo l’indagine per corruzione

L’Unione Europea ha deciso di sospendere immediatamente tutti i contatti e gli incontri con Huawei, il colosso cinese delle telecomunicazioni, a seguito dell’apertura di un’indagine da parte della giustizia belga per sospetta corruzione legata alle attività di lobbying dell’azienda. La Commissione europea ha comunicato che tutti i dipartimenti dell’esecutivo e i team dei commissari saranno istruiti a non intrattenere ulteriori rapporti con Huawei fino a nuovo ordine.

La decisione arriva in un momento di crescente preoccupazione riguardo alle pratiche aziendali di Huawei e al suo coinvolgimento in attività di lobbying che potrebbero sollevare dubbi su potenziali conflitti di interesse e sulla sicurezza delle comunicazioni all’interno dell’Unione Europea. L’indagine in corso in Belgio sta gettando nuova luce sulle attività dell’azienda, che da tempo è al centro di controversie legate alla sicurezza delle infrastrutture di rete globali.

La sospensione dei contatti riflette una posizione di cautela da parte delle istituzioni europee, che continuano a monitorare attentamente la situazione e le implicazioni legali e geopolitiche che potrebbero derivarne.

The post L’Ue sospende i contatti con Huawei dopo l’indagine per corruzione first appeared on ADN24.

Continue Reading

Le più Lette

ADN24 © 2025 - Gruppo ADN Italia P.I. 02265930798 Tutti i diritti riservati PRIVACY E COOKIE - REDAZIONE - NOTE LEGALI