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Conte “Kvara verrà con noi, coi miei posso andare in guerra”

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ADN24

NAPOLI (ITALPRESS) – “Kvara ha ripreso ad allenarsi, verrà con noi. E’ a disposizione, sarà un recupero importante. Neres? E’ cresciuto tanto rispetto a quando è arrivato, è più coinvolto nella squadra. Ha capito che noi abbiamo bisogno di calciatori che non siano mai passivi in una fase. Oggi il calcio moderno prevede il coinvolgimento di tutti i calciatori, mi dà una doppia alternativa sia a destra che a sinistra. Diciamo che siamo molto contenti in quella zona del campo”. Lo ha dichiarato Antonio Conte nella conferenza stampa di presentazione di Genoa-Napoli in programma domani pomeriggio al Ferraris. “Dove possiamo arrivare? Non esistono scorciatoie, come ho già detto. Possiamo abbreviare il tutto con il lavoro ma non esistono certezze. Sarebbe un successo effimero con le scorciatoie. I 35 punti in classifica valgono tanto, dopo 16 giornate. Abbiamo fatto benissimo con un gruppo di ragazzi che da Dimaro a oggi è cresciuto notevolmente. Altrimenti non si spiegherebbe la classifica”, ha aggiunto il tecnico del club azzurro. “Ribadisco sempre che ho fiducia nei ragazzi. Poi non sempre si potrà vincere. Si potrà inciampare ma cercheremo sempre di migliorare. Quando vengo qui sono un allenatore felice. Il gruppo in generale mi rende felice. C’è entusiasmo. Chi al posto di Buongiorno? Il sostituto di Ale è Juan Jesus. E’ dall’inizio della stagione con noi, si è sempre messo a disposizione e ha dato disponibilità. E’ una sostituzione scontata, perchè stiamo parlando di un centrale sinistro. Ha giocato tante partite col Napoli, ha la mia fiducia. Io con i calciatori ci parlo in tempi non sospetti. Sapeva già che se ci fosse stata una defezione al centro lui sarebbe stata la prima scelta”, ha puntualizzato Conte. “La coppia Rrahmani-Juan Jesus? Non so cosa sia cambiato. Non voglio sapere se in passato sia andata male. La fase offensiva si fa con tutta la squadra, la fase difensiva si fa con tutta la squadra. Se non si prende gol non sono bravi solo i due centrali. Dobbiamo essere più protetti. Siamo 11 giocatori che facciamo gol, siamo 11 giocatori che devono andare a conquistare palla e difendere la porta”, ha proseguito l’allenatore del Napoli. “Cosa mi aspetto da gennaio? Sto lavorando con questo gruppo di calciatori. Tutti, chi ha giocato di più e chi di meno, hanno contribuito ad avere i 35 punti in classifica – ha concluso Conte parlando di mercato -. Tutti sono entrati dentro l’ambiente, c’è anche un rapporto umano. Sono molto sereno, poi a gennaio dovessero esserci delle opportunità credibili e il club avrà voglia di cambiare qualcosa, vedremo. Ripeto, ho fiducia in tutti. Con questi posso andare in guerra, sportiva si intende”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Scuola, Valditara “Guardare indietro per costruire un futuro solido”

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MILANO (ITALPRESS) – “Il segreto è guardare indietro per andare verso il futuro: e se non abbiamo la consapevolezza di chi siamo, da dove veniamo, quali sono i valori elaborati dalla civiltà occidentale non potremo costruirci un futuro solido, rischiamo il porto delle nebbie. Noi abbiamo investito risorse importanti nella digitalizzazione, nell’intelligenza artificiale, nel 2023 abbiamo approvato le nuove linee guida sulle materie Stem. Ma in una società dove l’intelligenza artificiale sta diventando così centrale, se non si ha la consapevolezza dei grandi valori dell’umanesimo rischiamo l’anonimizzazione: non sarà certo il robot a ispirare le grandi scelte strategiche e la convivenza tra le persone”. Così il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ai microfoni di Radio Libertà, parlando delle recenti indicazioni sui programmi scolastici.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Morto a 78 anni David Lynch, regista visionario

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ROMA (ITALPRESS) – E’ morto all’età di 78 anni il regista e sceneggiatore David Lynch. La notizia è riportata dalla rivista Variety che cita un post Facebook della famiglia: “”C’è un grande buco nel mondo ora che non è più con noi. Ma, come diceva lui, ‘Tieni d’occhio la ciambella e non il bucò”. Lynch rivelò nel 2024 che gli era stato diagnosticato un enfisema dopo una vita passata a fumare, e che probabilmente non sarebbe più stato in grado di uscire di casa per dirigere.
Nato a Missoula, nel Montana, il 20 gennaio del 1946, David Keith Lynch è stato uno dei registi tra i più acclamati, importanti e influenti del suo tempo. Con il suo stile visionario, Lynch aveva rivoluzionato il linguaggio del cinema e della televisione. Nei suoi lavori si fondono elementi di horror, film noir, giallo e surrealismo tessendo racconti non dissimili da quelli di Luis Buñuel, che procedevano con una logica impenetrabile. Nato come pittore, le sue opere sono esposte in musei e gallerie d’arte come il Museum of Modern Art di New York e la Pennsylvania Academy of the Fine Arts di Filadelfia. Successivamente entra nel mondo del cinema divenendo regista, sceneggiatore e produttore, spesso anche nel ruolo di montatore, scenografo, progettista del suono e attore nei suoi stessi film. Tra le pellicole più famose “The Elephant Man”, “Velluto blu” e “Mulholland Drive”, per le quali ricevette la nomination al Premio Oscar per la regia, e “Cuore selvaggio”. Lynch ha anche ricevutio il Leone d’oro alla carriera durante la 63ma Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, per “Inland Empire – L’impero della mente” nella sezione fuori concorso. Nei primi anni Novanta fu la principale mente creativa della serie “I segreti di Twin Peaks”, divenuto un fenomeno culturale dall’enorme impatto mediatico. Nell’ottobre del 2019 venne premiato con l’Oscar alla carriera. Lynch è stato sposato quattro volte: con Peggy Lentz, da cui ha avuto una figlia, con Mary Fisk, dalla quale ha avuto un figlio, con Mary Sweeney, anche con lei ha avuto un figlio, e con Emily Stofle con la quale ha avuto una figlia.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-

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Sicurezza, Piantedosi “Preoccupa aggressività dei manifestanti”

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ROMA (ITALPRESS) – “La preoccupazione dev’essere uno dei principali fondamenti del lavoro che faccio. Devo dire che si fonda anche, non solo adesso, su questa vicenda della tragedia che ha riguardato il giovane Ramy, ma anche tutte le altre rivendicazioni che avevano preceduto un pò le manifestazioni di piazza degli scorsi mesi, dove al variare delle motivazioni si era registrato comunque una tendenza dei manifestanti a essere molto aggressivi soprattutto nei confronti delle forze di polizia. Quindi questo è sicuramente un elemento di preoccupazione”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ospite di “Dritto e Rovescio” su Retequattro.
I 273 agenti feriti nelle manifestazioni del 2024, per il ministro “sono numeri di un certo significato, soprattutto se messi in relazione al numero che riguarda la crescita complessiva di circa il 10% delle manifestazioni che si sono svolte nel 2024. Mi piace e mi consente di sottolineare che questo è un dato che contraddice anche alcune cose che si erano dette in passato, che questo Governo fosse in qualche modo portato a comprimere la libertà di manifestazione del pensiero. Noi segnaliamo invece una decrescita del numero in percentuale delle manifestazioni che fanno rilevare una certa criticità – ha concluso Piantedosi – Quindi vuol dire che a minore criticità si è registrato un aumento in percentuale di casi in cui si è visto le forze dell’ordine come obiettivo prioritario dei manifestanti”.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-

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