Cronaca
Napoli | Arrestato un commercialista per bancarotta fraudolenta e altri reati economici
Un commercialista di Napoli è stato arrestato in esecuzione di un’ordinanza cautelare emessa dalla Procura della Repubblica, accusato di essere coinvolto in diversi episodi di bancarotta fraudolenta. L’indagine, condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, ha messo in luce una serie di condotte illecite, tra cui la distrazione di patrimoni societari e la sottrazione di documentazione contabile, che hanno avuto impatti devastanti su diverse imprese e sul sistema economico.
Il professionista, già destinatario di un provvedimento cautelare che gli vietava di esercitare la professione, sarebbe stato al centro di un’operazione che ha coinvolto imprenditori in difficoltà economiche. Secondo gli inquirenti, il commercialista avrebbe facilitato attività fraudolente utilizzando prestanome per ricoprire ruoli formali nelle aziende, occultando le sue azioni illecite e schermando i clienti da possibili responsabilità penali.
Le indagini si sono sviluppate su più filoni:
- Attività ristorativa a Napoli: Il commercialista avrebbe contribuito alla distrazione di oltre 270 mila euro, sottraendo anche le scritture contabili alla curatela fallimentare.
- Consorzio operante nei lavori pubblici e privati: Un consorzio legato ad appalti in diverse città italiane (Napoli, Caserta, Roma, Piacenza, Avellino) avrebbe ricevuto pagamenti senza completare i lavori, causando danni per oltre 47 milioni di euro.
- Società di editoria: In un altro caso, due società editoriali e un’impresa in crisi sono state accusate di non aver pagato i propri creditori, tra cui l’Erario, per un ammontare vicino al milione di euro. Le imprese venivano gestite di fatto da un unico imprenditore, con personale e macchinari condivisi.
- Fallimento di una società di costruzioni: Infine, un’impresa che stava lavorando alla riqualificazione di un cinema a Genova è stata accusata di un massivo spreco di risorse, con documentazione sottratta alla curatela e finanziamenti bancari non onorati.
L’operazione si inserisce nel più ampio quadro di azioni della Guardia di Finanza volte a contrastare la criminalità economica e la bancarotta fraudolenta, un fenomeno che danneggia gravemente l’economia, distorce il mercato e danneggia i creditori, inclusi lavoratori e fornitori.
Il commercialista è stato posto agli arresti domiciliari, ma come previsto dalla legge, la sua posizione è ancora in fase di indagine, e resta presunto innocente fino a eventuale sentenza definitiva di condanna.
Cronaca
Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose
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I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.
Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.
Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.
Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.
È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
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Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
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Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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