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Cronaca

Catania | Intensa operazione di controllo nel quartiere San Cristoforo: multe, denunce e sequestri

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ADN24

Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato ha condotto una vasta operazione di controllo straordinario del territorio nel quartiere San Cristoforo di Catania, finalizzata a prevenire reati e garantire il rispetto delle misure di sicurezza. Il servizio è stato coordinato dal Commissariato di Pubblica Sicurezza “San Cristoforo” e ha visto l’impiego di oltre 30 agenti, supportati da unità cinofile e pattuglie della Polizia Locale “Viabilità”.

L’operazione ha avuto come obiettivo il controllo di persone sottoposte a misure di prevenzione, come la sorveglianza speciale, per verificarne il rispetto delle prescrizioni. I poliziotti hanno effettuato una serie di controlli serali, bussando alle porte delle abitazioni di alcuni pregiudicati catanesi. In tre casi, l’assenza dei soggetti sorvegliati è stata accertata e i trasgressori sono stati denunciati per la violazione delle misure imposte.

Durante l’attività di pattugliamento, l’intervento delle unità cinofile ha dato esito positivo. In due distinti momenti, il cane antidroga ha rilevato la presenza di sostanze stupefacenti. In entrambi i casi, due giovani catanesi, notati mentre cercavano di allontanarsi furtivamente alla vista degli agenti, sono stati fermati e sottoposti a perquisizione. Il 24enne è stato trovato in possesso di una dose di marijuana, mentre il 19enne aveva con sé 6 grammi di hashish. Entrambi hanno dichiarato di fare uso personale di droga e sono stati segnalati alla Prefettura.

L’intensa attività di controllo ha permesso anche di identificare 100 persone, di cui numerosi pregiudicati, e di ispezionare 46 veicoli. Sono state elevate 9 contravvenzioni per violazioni al Codice della Strada, tra cui la mancanza di assicurazione, con il conseguente sequestro di tre autovetture.

L’operazione si inserisce in una serie di iniziative della Polizia di Stato per contrastare fenomeni di criminalità e per garantire maggiore sicurezza ai cittadini, in vista delle festività e con l’obiettivo di mantenere un controllo costante nelle zone a rischio.

Cronaca

Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose

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I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.

Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.

Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.

Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.

È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.

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Cronaca

Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.

L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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