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Cronaca

Augusta (SR) | Francofonte: due giovani arrestati per detenzione di armi e spaccio di droga

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ADN24

Nella notte tra il 17 e il 18 dicembre, i Carabinieri del Comando Provinciale di Siracusa, in collaborazione con lo Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia”, hanno arrestato due giovani di 22 anni per detenzione illegale di armi, munizioni e spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione, condotta nel centro storico di Francofonte, ha avuto come obiettivo smantellare una nuova piazza di spaccio che stava prendendo piede nel comune.

A seguito di mirati servizi di osservazione e pedinamento, gli investigatori avevano scoperto un frequente via vai di persone e veicoli in una zona specifica, soprattutto nelle ore serali e notturne, sospettando un’attività illecita. Durante la perquisizione dell’abitazione dei due giovani, i Carabinieri hanno trovato 200 grammi di marijuana, parte dei quali già suddivisi in dosi pronte per la vendita. Il ritrovamento includeva anche un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento della droga e 615 euro in contante, ritenuti il provento dell’attività di spaccio.

Inoltre, gli agenti hanno scoperto quattro pistole, una delle quali risultata essere provento di un furto avvenuto a Francofonte anni prima, e un’altra modificata per sembrare una pistola giocattolo, ma in realtà capace di sparare. Le armi erano tutte caricate e pronte all’uso, con 56 proiettili rinvenuti all’interno di un mobile. La sicurezza dell’attività di spaccio era garantita da un sistema di videosorveglianza esterno all’abitazione.

Durante la perquisizione, un altro ventenne presente nell’appartamento è stato denunciato a piede libero per il suo coinvolgimento nell’attività di spaccio. I due arrestati sono stati trasferiti alla Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa, in attesa dell’iter processuale. Le indagini proseguono sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Siracusa.

È importante sottolineare che, al momento, gli arrestati sono indiziati di delitto, ma la loro posizione sarà definitivamente valutata dall’Autorità Giudiziaria a conclusione del procedimento e in ottemperanza ai principi di presunzione di innocenza fino a una sentenza definitiva.

Cronaca

Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose

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I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.

Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.

Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.

Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.

È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.

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Cronaca

Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.

L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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