Cronaca
Pescara | Recuperati 700.000 euro di tributi evasi lungo la costa abruzzese
Le Fiamme Gialle del Reparto Operativo Aeronavale di Pescara hanno recentemente concluso un’importante operazione di controllo fiscale che ha portato al recupero di circa 700.000 euro di tributi locali, in particolare IMU e TARI, dovuti da attività economiche operanti lungo il litorale abruzzese. L’indagine, avviata durante il periodo estivo, ha avuto come obiettivo le attività situate nelle vicinanze del demanio marittimo e fluviale, con l’intento di contrastare l’evasione fiscale e garantire una giusta contribuzione ai Comuni locali.
L’iniziativa nasce da un’analisi approfondita del territorio e si concentra su attività economiche ritenute “a rischio” di evasione. In particolare, il controllo ha riguardato diverse strutture ricettive all’aria aperta, come campeggi e aree per attività turistiche, che spesso omettevano di accatastare gli immobili o ne sottostimavano la rendita catastale, riducendo così l’importo delle imposte locali da versare. Grazie a questa attività di monitoraggio, sono stati individuati numerosi casi di elusione e evasione fiscale, con il conseguente recupero delle somme non corrisposte.
Oltre ai controlli fiscali, l’operazione ha avuto un risvolto anche sul piano della legalità ambientale. I finanzieri hanno infatti sequestrato un’area di circa 15.000 mq situata nelle vicinanze del fiume Pescara, occupata abusivamente da un’attività di ristorazione. La Guardia di Finanza ha denunciato nove persone per abusivismo demaniale e ha segnalato un dirigente comunale alla magistratura contabile, ritenuto responsabile di aver agevolato l’occupazione illegale del suolo pubblico.
Questa operazione testimonia l’impegno della Guardia di Finanza nel tutelare il bilancio degli enti pubblici locali e nel contrastare l’illegalità economica e finanziaria, con riflessi positivi sulla qualità dei servizi offerti ai cittadini. Le risorse recuperate, infatti, andranno direttamente a beneficio delle amministrazioni locali, migliorando la capacità di intervento e di sviluppo delle aree coinvolte.
Con questa attività, la Guardia di Finanza conferma il suo ruolo fondamentale nella protezione della legalità fiscale e nella difesa delle libertà economiche, promuovendo giustizia ed equità nel sistema economico.
Cronaca
Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose
I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.
Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.
Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.
Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.
È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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