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Pachuca battuto 3-0, il Real vince la Coppa Intercontinentale

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ADN24

LUSAIL (QATAR) (ITALPRESS) – Il Real Madrid vince la nuova Coppa Intercontinentale. Pronostico rispettato allo stadio di Lusail, dove i blancos di Carlo Ancelotti hanno la meglio per 3-0 sui messicani del Pachuca, vincitori a giugno della Champions Cup Concacaf e approdati alla finalissima aggiudicandosi prima il Derby delle Americhe col Botafogo e poi superando gli egiziani dell’Al Ahly, campioni d’Africa, ai rigori.
Ancelotti lancia subito Mbappè, recuperato dall’infortunio, con Rodrygo, Bellingham e Vinicius a supporto ma sono i messicani a partire meglio, costringendo due volte Courtois – prima con Rodriguez e poi con Idrissi – a rifugiarsi in angolo. Giro palla lento per le merengues, che però col passare dei minuti iniziano a entrare in controllo, anche se senza creare veri pericoli per la porta difesa da Moreno. Il Pachuca lascia ampi spazi alle ripartenze del Real che però manca nell’ultimo passaggio, almeno fino al 37′: imbucata di Bellingham, doppio passo di Vinicius e palla in mezzo dove Mbappè trova la coordinazione giusta per mettere in rete, a conferma di un feeling speciale con lo stadio di Lusail, teatro della finale mondiale del 2022 in cui mise a segno una tripletta. Il vantaggio sblocca il Real, che comincia a farsi vedere con più frequenza nella trequarti messicana e al minuto 53 arriva anche il raddoppio con la firma di Rodrygo, che sullo scarico di Mbappè finta di sinistro e poi di destro la piazza a giro nell’angolino. Ancelotti si permette di far uscire l’ex Psg e i blancos mollano un pò, agevolando la reazione dei messicani che si fanno pericolosi in un paio di occasioni con Rondon (Courtois si fa trovare pronto sulla punizione, poi un colpo di testa di poco alto). Una fiammata che risveglia il Real e al minuto 83, con tanto di annuncio dell’arbitro dopo la revisione al Var, un intervento di Idrissi su Lucas Vasquez viene sanzionato col rigore: dal dischetto Vinicius fa 3-0 e chiude i conti, con Ancelotti che conquista il suo 15esimo trofeo alla guida dei blancos, stacca Miguel Munoz e diventa il tecnico più vincente nella storia del club. Per il Real Madrid si tratta invece del nono titolo considerando le tre Intercontinentali vinte quando si sfidavano campioni d’Europa e campioni del Sudamerica e i 5 Mondiali per Club.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Scuola, Valditara “Guardare indietro per costruire un futuro solido”

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MILANO (ITALPRESS) – “Il segreto è guardare indietro per andare verso il futuro: e se non abbiamo la consapevolezza di chi siamo, da dove veniamo, quali sono i valori elaborati dalla civiltà occidentale non potremo costruirci un futuro solido, rischiamo il porto delle nebbie. Noi abbiamo investito risorse importanti nella digitalizzazione, nell’intelligenza artificiale, nel 2023 abbiamo approvato le nuove linee guida sulle materie Stem. Ma in una società dove l’intelligenza artificiale sta diventando così centrale, se non si ha la consapevolezza dei grandi valori dell’umanesimo rischiamo l’anonimizzazione: non sarà certo il robot a ispirare le grandi scelte strategiche e la convivenza tra le persone”. Così il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ai microfoni di Radio Libertà, parlando delle recenti indicazioni sui programmi scolastici.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Morto a 78 anni David Lynch, regista visionario

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ROMA (ITALPRESS) – E’ morto all’età di 78 anni il regista e sceneggiatore David Lynch. La notizia è riportata dalla rivista Variety che cita un post Facebook della famiglia: “”C’è un grande buco nel mondo ora che non è più con noi. Ma, come diceva lui, ‘Tieni d’occhio la ciambella e non il bucò”. Lynch rivelò nel 2024 che gli era stato diagnosticato un enfisema dopo una vita passata a fumare, e che probabilmente non sarebbe più stato in grado di uscire di casa per dirigere.
Nato a Missoula, nel Montana, il 20 gennaio del 1946, David Keith Lynch è stato uno dei registi tra i più acclamati, importanti e influenti del suo tempo. Con il suo stile visionario, Lynch aveva rivoluzionato il linguaggio del cinema e della televisione. Nei suoi lavori si fondono elementi di horror, film noir, giallo e surrealismo tessendo racconti non dissimili da quelli di Luis Buñuel, che procedevano con una logica impenetrabile. Nato come pittore, le sue opere sono esposte in musei e gallerie d’arte come il Museum of Modern Art di New York e la Pennsylvania Academy of the Fine Arts di Filadelfia. Successivamente entra nel mondo del cinema divenendo regista, sceneggiatore e produttore, spesso anche nel ruolo di montatore, scenografo, progettista del suono e attore nei suoi stessi film. Tra le pellicole più famose “The Elephant Man”, “Velluto blu” e “Mulholland Drive”, per le quali ricevette la nomination al Premio Oscar per la regia, e “Cuore selvaggio”. Lynch ha anche ricevutio il Leone d’oro alla carriera durante la 63ma Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, per “Inland Empire – L’impero della mente” nella sezione fuori concorso. Nei primi anni Novanta fu la principale mente creativa della serie “I segreti di Twin Peaks”, divenuto un fenomeno culturale dall’enorme impatto mediatico. Nell’ottobre del 2019 venne premiato con l’Oscar alla carriera. Lynch è stato sposato quattro volte: con Peggy Lentz, da cui ha avuto una figlia, con Mary Fisk, dalla quale ha avuto un figlio, con Mary Sweeney, anche con lei ha avuto un figlio, e con Emily Stofle con la quale ha avuto una figlia.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-

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Sicurezza, Piantedosi “Preoccupa aggressività dei manifestanti”

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ROMA (ITALPRESS) – “La preoccupazione dev’essere uno dei principali fondamenti del lavoro che faccio. Devo dire che si fonda anche, non solo adesso, su questa vicenda della tragedia che ha riguardato il giovane Ramy, ma anche tutte le altre rivendicazioni che avevano preceduto un pò le manifestazioni di piazza degli scorsi mesi, dove al variare delle motivazioni si era registrato comunque una tendenza dei manifestanti a essere molto aggressivi soprattutto nei confronti delle forze di polizia. Quindi questo è sicuramente un elemento di preoccupazione”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ospite di “Dritto e Rovescio” su Retequattro.
I 273 agenti feriti nelle manifestazioni del 2024, per il ministro “sono numeri di un certo significato, soprattutto se messi in relazione al numero che riguarda la crescita complessiva di circa il 10% delle manifestazioni che si sono svolte nel 2024. Mi piace e mi consente di sottolineare che questo è un dato che contraddice anche alcune cose che si erano dette in passato, che questo Governo fosse in qualche modo portato a comprimere la libertà di manifestazione del pensiero. Noi segnaliamo invece una decrescita del numero in percentuale delle manifestazioni che fanno rilevare una certa criticità – ha concluso Piantedosi – Quindi vuol dire che a minore criticità si è registrato un aumento in percentuale di casi in cui si è visto le forze dell’ordine come obiettivo prioritario dei manifestanti”.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-

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