Cronaca
Macerata | Centro massaggi abusivo scoperto dalla GdF: sanzioni per irregolarità fiscali e amministrative
Nell’ambito delle attività di controllo economico del territorio, la Guardia di Finanza di Macerata ha scoperto gravi irregolarità presso un centro massaggi della provincia. L’intervento rientra in un piano mirato volto a contrastare l’abusivismo commerciale e a tutelare sia i consumatori sia gli operatori economici che rispettano le regole.
L’operazione ha avuto origine da un’attenta attività investigativa che aveva individuato una serie di esercizi commerciali potenzialmente irregolari dal punto di vista fiscale e amministrativo. In particolare, i finanzieri hanno deciso di monitorare il centro massaggi in questione, svolgendo appostamenti mirati nei pressi dell’attività. Durante i controlli, è stato accertato che un cliente, appena uscito dall’esercizio, non aveva ricevuto alcuna ricevuta fiscale per la prestazione ricevuta. Tale omissione ha fatto scattare una sanzione amministrativa minima di 500 euro nei confronti del titolare.
Successivamente, le verifiche si sono estese all’interno dei locali, rivelando che il centro era in realtà adibito a un vero e proprio centro benessere e estetico, completo di attrezzature specializzate, inclusa una vasca idromassaggio. Ulteriori accertamenti effettuati presso gli uffici comunali hanno evidenziato che l’attività non disponeva della necessaria Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA). Tale documento è fondamentale per avviare, modificare o cessare un’attività commerciale e attesta il rispetto dei requisiti igienico-sanitari, edilizi e ambientali previsti dalla legge. La mancata presentazione della SCIA comporta una sanzione che può arrivare fino a 5.000 euro.
L’intervento della Guardia di Finanza si inserisce in un contesto più ampio di azioni a tutela della legalità economica. Il contrasto all’evasione fiscale e alle pratiche di concorrenza sleale è fondamentale per garantire un mercato sano e competitivo, dove le imprese oneste possono operare senza subire svantaggi. Queste operazioni, inoltre, assicurano una protezione efficace ai consumatori, garantendo che i servizi offerti rispettino le normative vigenti.
La Guardia di Finanza ribadisce il proprio impegno costante nel sostenere cittadini e imprenditori che operano nel rispetto delle regole, fornendo un punto di riferimento sicuro contro ogni forma di illegalità economica.
Cronaca
Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose
I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.
Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.
Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.
Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.
È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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