Musica
Giannis Antetokounmpo trascina i Bucks alla vittoria della Nba Cup
I Milwaukee Bucks conquistano la Nba Cup, imponendosi in finale sugli Oklahoma City Thunder con un netto 97-81, grazie a una prestazione superlativa di Giannis Antetokounmpo. Il “Greek Freak” è stato protagonista assoluto, firmando una tripla doppia con 26 punti, 19 rimbalzi e 10 assist, oltre a tre stoppate decisive in difesa. Con questa vittoria, i Bucks ottengono la 12ª vittoria nelle ultime 15 partite, continuando un periodo di forma straordinaria.
La partita è stata combattuta fino a metà gara, con i Thunder che chiudevano il primo tempo in leggero svantaggio, 51-50. Tuttavia, nella seconda metà di gara, la difesa dei Bucks ha fatto la differenza, limitando gli attacchi di Oklahoma City a soli 31 punti. Questo spunto difensivo, unito alle performance individuali di Giannis e del compagno di squadra Damian Lillard, autore di 23 punti, ha permesso a Milwaukee di allungare nel punteggio e portarsi a casa il trofeo.
Per Oklahoma City, non sono bastati i 21 punti di Shai Gilgeous-Alexander per contrastare la forza dei Bucks. La squadra, pur mostrando alcune buone trame offensive, ha sofferto particolarmente nella gestione dei tiri dalla media distanza, con percentuali troppo basse per sperare in una rimonta.
Con questa vittoria, i Bucks succedono ai Los Angeles Lakers nell’albo d’oro della competizione, dimostrando di essere una delle squadre più in forma della lega. L’assenza di Khris Middleton, influenzato, non ha intaccato la solidità dei campioni in carica, che sono riusciti a gestire la partita con grande equilibrio tra attacco e difesa. Un’altra dimostrazione della grandezza di Giannis Antetokounmpo, sempre più leader indiscusso di Milwaukee.
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Imagine Dragons, al cinema il concerto-evento all’Hollywood Bowl
Gli Imagine Dragons, 98 milioni di album venduti e 240 miliardi di stream totali, arrivano al cinema da Los Angeles con un attesissimo evento speciale solo il 27, 28, 29 marzo. Nell’iconico contesto dell’Hollywood Bowl, la celebre band vincitrice di un Grammy ha dato vita a un’eccezionale collaborazione con la Los Angeles Film Orchestra per eseguire i suoi più grandi successi e le nuove hit in testa alle classifiche. Durante un concerto di quasi due ore, la band ha fuso il suo sound esplosivo e catartico con splendidi e complessi arrangiamenti sinfonici, eseguiti sul palco da oltre 40 musicisti.
L’evento, ripreso nell’autunno del 2024, ha permesso a molti giovani fan di partecipare per la prima volta a un concerto in cui la band è affiancata da un’orchestra e ha regalato agli appassionati di lunga data una serata indimenticabile. La scaletta ha incluso reinterpretazioni di brani leggendari degli Imagine Dragons come Radioactive, Demons e Believer, culminando in un gran finale con spettacolari fuochi d’artificio che hanno portato a una sorprendente chiusura. L’evento è distribuito in esclusiva nei cinema italiani da Nexo Studios con il media partner Radio Deejay.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
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La misteriosa scomparsa di Syd Barrett: genio musicale e leggenda dei Pink Floyd
Syd Barrett, il fondatore e primo leader dei Pink Floyd, è una figura che incarna l’idea di genio musicale tormentato. La sua breve ma intensa carriera con la band ha lasciato un’impronta indelebile sulla musica e sulla cultura popolare. La sua storia è quella di un giovane talento brillante che, a causa di problemi psichici e dell’abuso di droghe, si è progressivamente allontanato dal mondo della musica e dalla band che aveva contribuito a fondare. Ma la sua scomparsa, sia fisica che artistica, ha alimentato la leggenda che circonda i Pink Floyd.
Syd Barrett nacque nel 1946 a Cambridge, in Inghilterra, ed era un talento naturale. La sua passione per la musica e la sua abilità con la chitarra lo portarono a fondare i Pink Floyd nel 1965 insieme agli amici Roger Waters, Nick Mason e Richard Wright. La band inizialmente suonava un tipo di rock psichedelico, e Barrett, con il suo stile unico e la sua scrittura visionaria, divenne il principale compositore e figura centrale del gruppo. Il debutto con l’album The Piper at the Gates of Dawn del 1967 fu un enorme successo, grazie alla sua visione creativa e alla sua capacità di mescolare suoni sperimentali con testi ricchi di immagini psichedeliche. Il suo approccio alla musica era nuovo, originale, e molto diverso da qualsiasi cosa avessero fatto altre band dell’epoca. Canzoni come “Astronomy Domine” e “Interstellar Overdrive” divennero inni di un’epoca, e il suono dei Pink Floyd era inevitabilmente legato al suo spirito creativo.
Purtroppo, il brillante inizio della sua carriera fu seguito da un periodo di grande difficoltà. L’abuso di droghe, in particolare l’LSD, e la sua fragile condizione psicologica iniziarono a prendere il sopravvento su Barrett. Già durante le registrazioni del secondo album della band, A Saucerful of Secrets, i suoi problemi psicologici e comportamentali divennero sempre più evidenti. La sua instabilità emotiva e mentale causò difficoltà in studio e durante i concerti. I suoi comportamenti eccentrici e a volte imprevedibili portarono a una crescente tensione all’interno della band.
Nel 1968, dopo aver subito una grave crisi mentale, Barrett fu costretto a lasciare i Pink Floyd. La band cercò di sostituirlo con David Gilmour, ma la sua assenza segnò un punto di rottura. Da quel momento, Barrett divenne un’ombra sulla storia del gruppo, una figura leggendaria che aveva contribuito a dar vita a un nuovo movimento musicale, ma che era ormai fuori dal circuito musicale.
Dopo il suo abbandono dei Pink Floyd, Barrett si ritirò a vivere una vita tranquilla e isolata a Cambridge. Rifiutò qualsiasi tipo di attenzione mediatica, evitando l’industria musicale che una volta lo aveva celebrato. La sua vita quotidiana si svolgeva lontano dalla frenesia del mondo dello spettacolo, e i suoi contatti con il resto del mondo musicale furono minimi.
Nonostante il suo ritiro dalla scena pubblica, la sua figura rimase un punto di riferimento per la musica psichedelica e il rock degli anni ’60. I suoi ex compagni di band lo ricordavano con affetto e, in molti casi, con un senso di tristezza per ciò che avrebbe potuto diventare se non fosse stato travolto dai suoi problemi psicologici. La sua fragilità e la sua sensibilità, che avevano dato vita alla sua musica, erano anche le stesse che lo avevano portato alla sua tragica scomparsa dal mondo pubblico.
Nel 1975, i Pink Floyd pubblicarono Wish You Were Here, un album che conteneva una canzone, “Shine On You Crazy Diamond”, dedicata proprio a Syd Barrett. La canzone esprimeva un profondo senso di malinconia e rimpianto per il suo stato di salute e per il suo allontanamento dalla band. Barrett, purtroppo, non riuscì a essere presente per vedere il tributo che la sua ex band gli aveva riservato. La sua scomparsa fisica avvenne nel 2006, ma la sua eredità musicale continua a vivere.
La vita di Syd Barrett è una delle storie più tragiche e affascinanti nella storia del rock. La sua musica, unica nel suo genere, è ancora oggi una fonte di ispirazione per milioni di persone. La sua figura rimane un simbolo di genio non compreso, e il suo nome è legato per sempre alla storia dei Pink Floyd e alla nascita del rock psichedelico.
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Lady Gaga debutta alla numero 1 in Italia con “Mayhem”
Lady Gaga conquista la vetta della classifica FIMI/GFK degli album più venduti in Italia con il suo nuovo disco Mayhem, che debutta direttamente alla numero 1. Questo segna un altro trionfo per l’artista, che ha già dominato la classifica italiana in passato con i suoi album di successo, come The Fame, The Fame Monster, Born this Way e Chromatica. Inoltre, aveva raggiunto la top 3 con Artpop (#2), Joanne (#2) e la top 10 con gli album jazz Cheek to Cheek e Love for Sale in collaborazione con Tony Bennett.
Non solo la sua carriera in Italia è straordinaria, ma Lady Gaga è anche una delle 10 artiste femminili ad avere almeno 4 dischi di Platino con The Fame, che continua a consolidare il suo status nella musica globale. Inoltre, Die with a Smile continua a regnare su Spotify in Italia, mantenendo la posizione numero 1 da mesi, mentre il singolo Abracadabra si conferma tra i brani più ascoltati, occupando la 12° posizione.
A livello radiofonico, Abracadabra è tra i 10 brani più trasmessi in Italia, dimostrando la continua popolarità dell’artista. Mayhem segna un ritorno alle sue radici pop, consolidando la sua capacità di reinventarsi come artista. Con un album audace ed eclettico, Lady Gaga offre anche una visione profondamente personale della sua arte, celebrando le contraddizioni della vita e il potere della musica di unire le persone, anche di fronte al caos.
Registrato agli studi Shangri-La vicino alla sua casa a Malibu, Mayhem è un album di 14 tracce che include i singoli Disease, Abracadabra e Die with a Smile. Il progetto è stato prodotto da Lady Gaga, Michael Polansky e Andrew Watt, con la partecipazione di altri produttori come Cirkut e Gesaffelstein. Gaga ha descritto il processo creativo dell’album come una riflessione sull’esperienza di “riassemblare uno specchio in frantumi”, dove anche i pezzi non perfettamente ricomposti possono dar vita a qualcosa di bello e integro a modo suo.
Con Mayhem, Lady Gaga continua a scrivere un capitolo straordinario della sua carriera, confermandosi una delle artiste più iconiche e influenti della sua generazione.
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