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Cronaca

Terracina (LT) | Arrestato 19enne per resistenza e danneggiamento, coinvolti altri due giovani

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ADN24

I Carabinieri della Compagnia di Terracina, con il supporto delle stazioni di Fondi e Formia, hanno arrestato un 19enne di Fondi per resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato di arredi urbani. L’arresto è avvenuto al termine di un’operazione che ha visto il coinvolgimento anche di due coetanei, denunciati per reati correlati.

Tutto è iniziato durante un posto di controllo, dove i militari hanno intimato l’alt a un’autovettura. Il conducente, però, ha accelerato improvvisamente, rischiando di investire i Carabinieri. I militari sono riusciti a schivare il veicolo e a darne subito l’allarme. Nonostante il tentativo di fuga, l’automobile è stata ritrovata poco dopo, parcheggiata in una zona vicina a un bar a Salto di Fondi.

I Carabinieri hanno ispezionato i presenti nel bar ma non sono riusciti a individuare il proprietario del veicolo. Solo successivamente, tre giovani, fra cui il conducente, sono risaliti sull’Audi A3 e hanno ripreso la marcia a forte velocità sulla S.S. Flacca. Dopo circa 5 chilometri, l’automobile ha perso il controllo, danneggiando gravemente due aiuole pubbliche e un palo della rete Telecom, richiedendo l’intervento dei Vigili del Fuoco.

Nel corso del controllo dei tre giovani, uno dei quali era già noto alle forze dell’ordine, il conducente è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico, sequestrato dalle forze dell’ordine. I tre ragazzi, per le lievi lesioni riportate nell’incidente, sono stati trasportati agli ospedali di Terracina e Formia, dove sono stati dimessi con una prognosi di pochi giorni.

Il veicolo è stato sequestrato e affidato a una depositeria giudiziaria. Il 19enne arrestato è stato posto agli arresti domiciliari in attesa delle successive decisioni da parte dell’Autorità Giudiziaria. I tre giovani sono stati anche sottoposti a un foglio di via obbligatorio, con divieto di ritorno nel comune di Terracina per i prossimi tre anni.

Le indagini sono ancora in corso, ma per l’indagato rimane valido il principio di non colpevolezza fino alla sentenza definitiva.

Cronaca

Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose

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I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.

Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.

Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.

Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.

È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.

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Cronaca

Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.

L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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