Attualità
Super Doncic trascina Dallas, New York fa festa a Orlando
ROMA (ITALPRESS) – Luka Doncic continua a stupire. Non a caso soprannominato ‘Magic’, il fuoriclasse sloveno prende per mano Dallas e costringe alla resa Golden State in uno dei match più attesi della domenica consacrata alla regular-season Nba. Di fronte agli oltre 18mila spettatori del Chase Center di San Francisco, i Mavericks si prendono una succosa rivincita contro i Warriors e, rispetto alla gara dello scorso 12 novembre, si impongono per 143-133 con Donkic assoluto protagonista con una incredibile tripla doppia (45 punti, 11 rimbalzi e 13 assist). Nella notte italiana ruba la scena anche Anthony Davis, che con la sua ‘mano caldà trascina al successo i Los Angeles Lakers contro i Memphis Grizzlies: termina 116-110 per i californiani, con Davis capace di chiudere la sua performance con un bottino di 40 punti e 16 rimbalzi. Prima sconfitta casalinga per Orlando Magic, messa al tappeto dai New York Knicks per 100-91: la franchigia della Florida può consolarsi solo per i 32 punti siglati da Wagner, top scorer della partita, mentre per il quintetto della ‘Big Applè, che scavalca al terzo posto a Est proprio Orlando, Brunson ne realizza 31 e Towns 22. Affermazione interna per gli Indiana Pacers, che si sbarazzano per 119-104 degli New Orleans Pelicans con i 43 punti complessivi della coppia Siakam-Haliburton. Fanno festa sul parquet amico anche i Phoenix Suns, che battono i Portland Trail Blazers per 116-109 grazie innanzitutto alla vena realizzativa di Booker e Durant, capaci di contribuire alla causa, rispettivamente, con 28 e 20 punti. Vittorie esterne, infine, per Boston e Minnesota: i Celtics espugnano il parquet dei Washington Wizards per 112-98 con 28 punti di Tatum, mentre i Timberwolves violano l’impianto dei San Antonio Spurs per 106-92 con 26 di Edwards.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Attualità
Trump sospende gli aiuti militari all’Ucraina
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha deciso di sospendere gli aiuti militari americani all’Ucraina dopo l’accesa discussione di venerdì scorso nello Studio Ovale con il leader ucraino Volodymyr Zelensky: a riferirlo un funzionario della Casa Bianca alla CNN. Lo stop agli aiuti militari, che non riguarda le truppe che si trovano già sul territorio, resterà in vigore finchè “Zelensky non avrà dimostrato la volontà di cercare colloqui di pace”.
“Il presidente è stato chiaro nel dire che è concentrato sulla pace – ha evidenziato il funzionario -. Abbiamo bisogno che anche i nostri partner si impegnino per raggiungere questo obiettivo. Stiamo sospendendo e rivedendo i nostri aiuti per assicurarci che contribuiscano a una soluzione”.
– foto: Ipa Agency –
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Attualità
“Le vittime dell’odio”: a Milano un convegno sui diritti umani
Si è tenuto questa mattina, presso l’Auditorium Nissim della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano, il convegno “Le vittime dell’odio”, organizzato dall’OSCAD del Ministero dell’Interno con Prefettura, Questura e Comando Provinciale dei Carabinieri. Presenti il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il Capo della Polizia Vittorio Pisani e numerose personalità istituzionali, accademiche e sociali.
L’iniziativa ha ribadito l’impegno delle istituzioni nel garantire la tutela dei diritti umani, con particolare attenzione alle persone più vulnerabili. Ad aprire l’evento è stato Giulio, studente del Liceo Paolo Frisi di Monza, leggendo il brano “L’Indifferenza” di Elie Wiesel. Sono seguiti i saluti istituzionali di Roberto Jarach, Pasquale Angelosanto, Noemi Di Segni e Claudio Sgaraglia. Il Prefetto Raffaele Grassi, Presidente dell’OSCAD, ha sottolineato come la vera sfida delle democrazie sia la salvaguardia dei diritti umani.
Moderato da Enrico Mentana e Francesca Romana Capaldo, il convegno ha affrontato il rapporto tra hate speech, social media e intelligenza artificiale con gli interventi di Milena Santerini, Ruben Razzante, Ivano Gabrielli e Giovanni Colletti. Stefano Pasta ha illustrato le strategie di counter speech, mentre Luca Spizzichino, Davide Fiano e Shulamit Bondì hanno ribadito l’importanza della memoria storica.
Si è poi discusso dello sport come strumento di inclusione con Luca Pancalli, Giulia Ghiretti e Massimiliano Riccio. La mattinata si è conclusa con un significativo dialogo tra la Senatrice Liliana Segre e il Ministro Piantedosi, riflettendo sull’importanza della memoria e della lotta all’odio.
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Attualità
Libera compie 30 anni, numero speciale de lavialibera
– Libera compie 30 anni ed esce un numero speciale de lavialibera, periodico di Libera e Gruppo Abele, dedicato all’anniversario dell’associazione antimafia.
“Il 25 marzo 1995 nasce Libera con una campagna per la raccolta di firme in calce al disegno di legge di iniziativa popolare per il riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati alle mafie – si legge in una nota -. Libera compie trent’anni, trent’anni di un lungo cammino dove sin dall’inizio ci siamo dati un orizzonte d’impegno vasto, scegliendo di appellarci al bene più prezioso, quello da cui dipendono tutti gli altri: la libertà. Libertà dalle mafie, certo. Dalla corruzione, dall’illegalità e dal malaffare”.
“Tra conquiste e nuove sfide, è tempo di muoversi”, è il titolo del numero speciale de lavialibera, periodico di Libera che nasce trent’anni fa, come rete di associazioni, prima realtà nazionale dichiaratamente schierata contro la criminalità organizzata in un clima politico e sociale rovente. Dal 1995 molto è cambiato: le mafie non uccidono (quasi) più, si sono evolute, sono meno riconoscibili e grazie alle moderne tecnologie e a una conoscenza accurata dei sistemi finanziari, tessono alleanze più articolate che in passato. Le bombe non esplodono, ma le persone continuano a subire il potere mafioso. Ciò che sembra mancare è però la forza e la voglia di reagire. “Vediamo prevalere una forma pericolosissima di rassegnazione – spiega Luigi Ciotti nel suo editoriale -. Se i boss sono forti quanto prima e sanno cogliere ancora meglio le opportunità di guadagno; se una parte della politica, dell’imprenditoria e dell’amministrazione pubblica è così sensibile alle lusinghe del denaro sporco, allora significa che questo marcio che abbiamo intorno non si può rimuovere, e tanto vale guardare oltre. Il crimine organizzato sembra insomma diventato, agli occhi di molti cittadini e cittadine, un crimine “normalizzato”. E a chi ci dice che tanto le cose non cambieranno, rispondiamo che senza il grande impegno di molti per arginare il malaffare, oggi i parametri dell’illegalità e dell’ingiustizia nel nostro Paese sarebbero ancora peggiori. In questi trent’anni abbiamo saputo cambiare, senza mai perdere di vista la nostra missione originaria: rendere l’Italia un paese libero dalle ingiustizie”.
E allora, come scrive Rosy Bindi, “se vogliamo combattere le mafie che uccidono meno e corrompono di più dobbiamo risvegliare quelle coscienze addormentate e indifferenti e, magari, disponibili a intessere rapporti con il potere mafioso non tanto per paura, ma per convenienza. Forse è più difficile di prima, ma adesso abbiamo trent’anni e siamo maturi per sostenere battaglie più impegnative”.
Nel suo editoriale, la direttrice de lavialibera Elena Ciccarello scrive: “Libera compie trent’anni e lo fa in un momento particolarmente delicato per l’Italia, l’Europa e il resto del mondo. Soffiano venti di revisionismo storico, si stringe la morsa repressiva, prende forma l’attacco ai presidi democratici, sono annunciate alleanze oscure e paci ingiuste. Il sentimento più diffuso tra chi non è già salito sul carro dei vincitori è di sconforto, spesso accompagnato da preoccupazione per ciò che accade e che potrebbe ancora accadere. Eppure, la storia ci insegna che il passato è stato, prima di tutto, un presente fatto di scelte, complicità, attendismi e disobbedienze. Sta a ciascuno di noi decidere da che parte stare”.
Ogni anniversario è l’occasione per ripercorrere i momenti più importanti di una storia intensa: dalle riunioni a Roma per decidere il nome e scrivere lo statuto alle prime conquiste, alle battaglie di oggi. Tra le conquiste entrate ormai nella storia: la Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie e la legge per l’uso sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata, ottenuta grazie a una mobilitazione senza precedenti. Senza dimenticare il radicamento territoriale con 20 coordinamenti regionali, 75 provinciali e 295 presidi territoriali e con una presenza in Europa, America Latina e Africa.
Per Nando dalla Chiesa dietro alla nascita di Libera c’è “una miscela irripetibile” e “l’elemento che la rende di granito è proprio costituito dal sentimento collettivo dei familiari, che don Luigi Ciotti ha saputo interpretare in modo magistrale”. Riguardo ai beni sottratti ai mafiosi, Gian Carlo Caselli scrive che oggi “le terre confiscate possono essere assegnate a cooperative di giovani che, lavorandole, realizzano un antimafia che paga in termini di dignità e libertà dalla mafia: il modo più efficace per coinvolgere la società civile in un effettivo impegno antimafia”. Le conquiste del passato sono linfa per le battaglie del futuro. Dalla lotta alla corruzione al contrasto ai crimini dei potenti e dei colletti bianchi. E ancora, la richiesta di trasparenza negli affari pubblici, possibile attraverso il monitoraggio civico. Sul fronte della criminalità organizzata, l’obiettivo primario è ottenere una legge per tutelare madri e i minori che, attraverso il progetto Liberi di scegliere, decidono di allontanarsi dai contesti mafiosi e ricominciare altrove una nuova vita. Come spiega Francesca Rispoli, che affianca Luigi Ciotti alla presidenza di Libera, “è fondamentale un approccio sistemico, che tenga insieme il fronte repressivo con quello preventivo e riconosca il ruolo della cittadinanza come agente lievitante di cambiamento”. Un’azione che valichi i confini nazionali, come dimostra l’attività di Libera internazionale, che sostiene le associazioni impegnate nella difesa dei diritti umani e ambientali, promuove l’uso sociale dei beni confiscati e denuncia la violenza delle mafie a tutte le latitudini.
– foto Ipa agency –
(ITALPRESS).
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