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Cronaca

Sezze (LT) | Arrestato 67enne per omicidio colposo e guida in stato di ebbrezza

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ADN24

Nella mattinata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Sabaudia hanno eseguito un ordine di carcerazione nei confronti di un uomo di 67 anni, residente a Sezze, già noto alle forze dell’ordine. L’arresto è avvenuto in seguito a un provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica di Latina, che ha disposto la reclusione per 4 anni a causa di una condanna definitiva per omicidio colposo e guida in stato di ebbrezza.

La condanna è legata a un tragico incidente stradale avvenuto il 16 agosto 2011 a Pontinia. L’uomo, in stato di ebbrezza alcolica, si trovava alla guida della sua auto quando investì il conducente di un ciclomotore. La vittima, gravemente ferita, fu trasportata d’urgenza all’ospedale “Santa Maria Goretti” di Latina, dove lottò per la vita per tre settimane. Tuttavia, il 7 settembre dello stesso anno, il giovane perse la vita a causa delle lesioni riportate.

Dopo un lungo iter giudiziario, il 67enne è stato riconosciuto colpevole dei reati contestati. L’ordine di carcerazione è stato emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali del Tribunale di Latina, a seguito della sentenza definitiva che ha stabilito la pena di reclusione.

I Carabinieri hanno arrestato l’uomo nella sua abitazione a Sezze e, dopo le formalità di rito, lo hanno trasferito presso la Casa Circondariale di Latina, dove sconterà la pena. L’arresto rappresenta l’esito di un’attività di controllo e monitoraggio del territorio, a tutela della giustizia e della sicurezza pubblica.

Questo caso mette in luce ancora una volta i rischi e le conseguenze della guida in stato di ebbrezza, che continua a rappresentare una delle principali cause di incidenti stradali mortali. Il ricordo della vittima, deceduta per un atto di negligenza, deve servire da monito per tutti coloro che sottovalutano i pericoli legati al consumo di alcol al volante.

Le autorità ribadiscono l’importanza della prevenzione e del rispetto delle norme stradali per evitare che simili tragedie si ripetano in futuro.

Cronaca

Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose

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I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.

Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.

Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.

Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.

È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.

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Cronaca

Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.

L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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