Attualità
Vasco Rossi critica le nuove norme sulla guida: “Anche se siete lucidi, se avete fumato una canna vi arrestano”
Nel giorno in cui entrano in vigore le nuove regole del codice della strada, Vasco Rossi ha deciso di lanciare una dura critica nei confronti delle scelte del ministro dei Trasporti, Matteo Salvini. In un video postato su Instagram, il cantante ha espressamente contestato la normativa che prevede sanzioni severe per chi viene trovato alla guida dopo aver consumato droghe, anche se in passato.
Vasco ha dichiarato: “Allora ragazzi, il ministro Matteo Salvini in questo 14 dicembre, ha fatto in modo, per il vostro bene, che se avete fumato una canna anche una settimana prima e venite fermati, potete essere arrestati e vi viene ritirata la patente per tre anni. Questo il Ministro Salvini ha deciso per il vostro bene, per voi ragazzi!”.
Nel video, il cantante ha continuato ironizzando sulle nuove disposizioni, concludendo con una critica al provvedimento: “Anche se siete alla guida lucidi… lucidi sì o lucidi no. Arresto e sospensione della patente per tre anni. Per il vostro bene”. La didascalia che accompagna il post recita: “Fuori dappertutto il nuovo codice della strada. Thanks to Matteo Salvini”.
Il messaggio di Vasco Rossi, che da tempo aveva manifestato il suo disaccordo con le posizioni di Salvini, ha suscitato discussioni sui social, soprattutto tra i giovani, riguardo l’efficacia delle nuove normative.
Matteo Salvini, tramite i suoi social, ha commentato l’entrata in vigore del nuovo codice della strada, illustrando le novità introdotte. Il ministro delle Infrastrutture ha spiegato che l’obiettivo principale di queste nuove norme non è tanto sanzionare, ma salvare vite. “Spero che le prime multe siano poche, il mio dovere è salvare vite. Basta a chi guida ubriaco, drogato, a chi va in due in monopattino contromano sul marciapiede”, ha dichiarato Salvini a margine di un evento della Lega a Milano.
Il vicepremier ha sottolineato che l’Italia registra più di tremila morti ogni anno sulle strade e, per questo, è necessario essere “seri e rigorosi” nel rispetto delle regole. Ha anche indicato il telefonino come una delle principali cause di incidenti, ribadendo la necessità di educare e ridurre il numero di morti e feriti.
Salvini ha poi parlato delle nuove norme riguardanti i monopattini, per i quali ora sarà richiesta la targa, l’assicurazione e l’obbligo di casco. Ha minimizzato l’impatto sulla gestione dei monopattini a noleggio, dicendo: “Ci si organizza”, ma ha ricordato che in altre città come Parigi questi mezzi sono stati messi fuori legge. “L’anno scorso ci sono stati 300 incidenti e 18 morti”, ha concluso Salvini, riferendosi ai rischi legati all’uso di monopattini.
Il ministro ha ribadito il suo impegno a ridurre i pericoli sulle strade, anche se le sue parole non sono mancate di suscitare polemiche, soprattutto tra chi critica l’approccio punitivo delle nuove disposizioni.
Attualità
Automotive, Von der Leyen “Target CO2 2025 saranno valutati su 3 anni”
“C’è una chiara richiesta di maggiore flessibilità sugli obiettivi di CO2. Il principio chiave qui è l’equilibrio”. Lo ha affermato la presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, parlando ai giornalisti al termine di una riunione del dialogo strategico con il settore automotive, in vista della presentazione della strategia in programma mercoledì.
“Da un lato, abbiamo bisogno di prevedibilità ed equità per i “pionieri”, coloro che hanno fatto i compiti a casa con successo. Ciò significa che dobbiamo attenerci agli obiettivi concordati – ha spiegato Von der Leyen -. Dall’altro, dobbiamo ascoltare le voci degli stakeholder che chiedono più pragmatismo in questi tempi difficili e neutralità tecnologica, soprattutto quando si tratta degli obiettivi del 2025 e delle relative sanzioni in caso di inadempienza. Per affrontare questo tema in modo equilibrato, questo mese proporrò un emendamento mirato al regolamento sugli standard di CO2. Invece della conformità annuale, le aziende avranno tre anni”.
– Foto IPA Agency –
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Attualità
Oscar, trionfa “Anora” con cinque statuette
E’ “Anora” il trionfatore della 97esima edizione degli Oscar: già premiato con la Palma d’Oro al Festival di Cannes, il film che racconta la storia di una giovane spogliarellista che sposa il figlio di un oligarca russo ha vinto anche per la migliore regia, sceneggiatura originale, attrice protagonista e montaggio. Il regista Sean Baker – che in una sola serata ha vinto quattro premi, equiparando Walt Disney (che li vinse per quattro film diversi) – ha ricordato l’importanza delle sale cinematografiche e ha ringraziato le sex workers che “hanno condiviso con me le loro storie, la loro esperienza di vita per anni. A loro va il mio più profondo rispetto”. Alla protagonista, Mikey Madison, è andata la statuetta per la migliore attrice: beffata Demi Moore, candidata per “The Substance” e favorita della vigilia per il suo primo Oscar.
Flop per “Emilia Perez”: dopo il boom di nomination, ben 13, la pellicola di Jacques Audiard, grande favorita fino a poche settimane fa, è stata aspramente criticata dalla comunità messicana, per essere poi travolta dalle polemiche per alcuni vecchi tweet razzisti della protagonista, l’attrice trans spagnola Karla Sofia Gascon, presente alla cerimonia (dopo aver saltato il red carpet) ma seduta lontano dal cast. Nonostante le quotazioni del film in picchiata, Zoe Saldana ha ottenuto la statuetta come miglior attrice non protagonista, categoria in cui era candidata anche Isabella Rossellini per “Conclave”, il film sull’elezione del Papa che si è portato a casa il premio per la miglior sceneggiatura non originale a Peter Straughan, sul palco con una spilla con i colori dell’Ucraina (l’altro omaggio della serata è stato lo ‘Slava Ukrainè pronunciato da Daryl Hannah prima di annunciare la vittoria di Sean Baker per il miglior montaggio di “Anora”).
A mani vuote “A Complete Unknown”, il biopic sulla vita di Bob Dylan, interpretato da Timothèe Chalamet, che era candidato a miglior attore, premio andato invece ad Adrien Brody per “The Brutalist”, dopo l’Oscar vinto nel 2003 per “Il Pianista”. Quello per il miglior attore non protagonista è andato a Kieran Culkin (“A Real Pain”), che dal palco ha ringraziato la moglie, ricordandole che gli aveva promesso quattro figli se avesse vinto la prestigiosa statuetta. L’Oscar per il miglior documentario è andato a “No Other Land” diretto, prodotto, scritto e montato da un collettivo israelo-palestinese, mentre il premio per il miglior film straniero è stato vinto da “Io sono ancora qui” di Walter Salles: è la prima volta nella storia che un film brasiliano viene premiato dall’Academy. Una prima volta importante anche per la Lettonia, con la statuetta per il miglior film di animazione a “Flow” di Gints Zilbalodis, Matiss Kaza, Ron Dyens e Gregory Zalcman. E’ “In the Shadow of the Cypress” il miglior corto d’animazione, mentre l’Oscar per la migliore scenografia è andato a Nathan Crowley e Lee Sandales per “Wicked”, che trionfa anche per i migliori costumi, con Paul Tazewell che ha ricordato dal palco di essere il “primo uomo nero a vincere questo premio”. Quello per il miglior trucco va a Pierre-Olivier Persin, Stèphanie Guillon e Marilyne Scarselli per “The Substance”, mentre la statuetta alla miglior fotografia, consegnata da Alba Rohrwacher, va a Lol Crawley per “The Brutalist”.
-foto Ipa Agency –
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Attualità
Auto sulla folla a Mannheim, Merz “Serve lavorare su sicurezza”
E’ di 2 vittime e 14 feriti il bilancio provvisorio a Mannheim, dopo che un suv si è lanciato contro la folla in un’area pedonale del centro cittadino. Il bilancio dei feriti è dunque rientrato rispetto al conteggio iniziale di 25 persone. Non è ancora chiaro, secondo i media tedeschi, se si sia trattato di un incidente o di un attentato. Secondo quanto confermato dal ministro dell’Interno dello Stato federale del Baden-Wurttemberg, Thomas Strobl, è stato arrestato l’autista dell’auto, un quarantenne tedesco residente nel Land della Renania-Palatinato. Il leader dell’Unione cristiano-democratica tedesca (Cdu), Friedrich Merz, si è detto “sconvolto” per l’episodio e ha richiamato alla necessità di “fare tutto il possibile” per prevenire azioni del genere. “La Germania deve tornare ad essere un Paese sicuro. Lavoreremo per questo con la massima determinazione”, ha scritto Merz su X.
-Foto: Ipa Agency-
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