Attualità
La Roma crolla nel finale, vince il Como 2-0
COMO (ITALPRESS) – La Roma cade 2-0 contro il Como nella trasferta del Sinigaglia, valevole per la sedicesima giornata di serie A: decisivi i gol in pieno recupero di Alessandro Gabrielloni e Nico Paz. La compagine giallorossa è autrice di un buon avvio di partita, rendendosi pericolosa dopo 7′ con un destro di Saelemaekers, su cui è decisivo l’intervento di Reina. Al 14′ Da Cunha rischia l’autogol sul traversone di Angelino, ma la retroguardia dei lariani riesce a salvarsi. Due minuti più tardi Celik tenta la conclusione, ma non centra lo specchio della porta. Dopo quasi venti minuti di sofferenza, gli uomini di Cesc Fabregas reagiscono al 19′ con un insidioso calcio di punizione di Nico Paz, che accarezza la parte alta della traversa. Un minuto dopo Strefezza approfitta di un errore di Saelemaekers per andare al tiro, ma non riesce ad inquadrare la porta difesa da Svilar. Momento positivo per il Como, che al 23′ si ritaglia una grande occasione con Belotti che, dopo una palla persa da Le Fee, si invola verso la porta: l’uscita di Svilar è provvidenziale per evitare problemi ai capitolini. Al 28′ la Roma trova il gol con un perfetto tocco sotto misura di Manu Konè, ma il tutto viene annullato per un fuorigioco di El Shaarawy. Nel finale di primo tempo Nico Paz, su assist di Belotti, tenta il diagonale mancino ma trova l’opposizione di Svilar e si va a riposo sul parziale di 0-0. Nella ripresa Claudio Ranieri si gioca subito la carta Dovbyk, che prende il posto di El Shaarawy, ma a rendersi pericolosi sono ancora i padroni di casa con una conclusione di Da Cunha respinta da Svilar. La Roma prova a reagire, ma fa fatica a contenere le offensive degli avversari che al 62′ arrivano nuovamente al tiro con Fadera. Dopo una girandola di sostituzioni da entrambe le parti, la situazione non cambia e il Como costruisce una doppia chance prima con Cutrone e poi con Goldaniga, che però peccano di imprecisione. Al 75′ arriva uno squillo da parte dei giallorossi con Dybala che, su suggerimento di Celik, fallisce un’ottima occasione davanti a Reina calciando a lato. In pieno recupero Alessandro Gabrielloni concretizza l’assist di Cutrone e beffa Svilar per l’1-0, facendo esplodere di gioia il Sinigaglia. In contropiede c’è spazio anche per la rete di Nico Paz, che fissa il punteggio sul definitivo 2-0. Il Como sale così a 15 punti ed esce dalla zona retrocessione, mentre la Roma resta a quota 16.
– foto Image –
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Scuola, Valditara “Guardare indietro per costruire un futuro solido”
MILANO (ITALPRESS) – “Il segreto è guardare indietro per andare verso il futuro: e se non abbiamo la consapevolezza di chi siamo, da dove veniamo, quali sono i valori elaborati dalla civiltà occidentale non potremo costruirci un futuro solido, rischiamo il porto delle nebbie. Noi abbiamo investito risorse importanti nella digitalizzazione, nell’intelligenza artificiale, nel 2023 abbiamo approvato le nuove linee guida sulle materie Stem. Ma in una società dove l’intelligenza artificiale sta diventando così centrale, se non si ha la consapevolezza dei grandi valori dell’umanesimo rischiamo l’anonimizzazione: non sarà certo il robot a ispirare le grandi scelte strategiche e la convivenza tra le persone”. Così il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ai microfoni di Radio Libertà, parlando delle recenti indicazioni sui programmi scolastici.
– Foto Agenzia Fotogramma –
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Morto a 78 anni David Lynch, regista visionario
ROMA (ITALPRESS) – E’ morto all’età di 78 anni il regista e sceneggiatore David Lynch. La notizia è riportata dalla rivista Variety che cita un post Facebook della famiglia: “”C’è un grande buco nel mondo ora che non è più con noi. Ma, come diceva lui, ‘Tieni d’occhio la ciambella e non il bucò”. Lynch rivelò nel 2024 che gli era stato diagnosticato un enfisema dopo una vita passata a fumare, e che probabilmente non sarebbe più stato in grado di uscire di casa per dirigere.
Nato a Missoula, nel Montana, il 20 gennaio del 1946, David Keith Lynch è stato uno dei registi tra i più acclamati, importanti e influenti del suo tempo. Con il suo stile visionario, Lynch aveva rivoluzionato il linguaggio del cinema e della televisione. Nei suoi lavori si fondono elementi di horror, film noir, giallo e surrealismo tessendo racconti non dissimili da quelli di Luis Buñuel, che procedevano con una logica impenetrabile. Nato come pittore, le sue opere sono esposte in musei e gallerie d’arte come il Museum of Modern Art di New York e la Pennsylvania Academy of the Fine Arts di Filadelfia. Successivamente entra nel mondo del cinema divenendo regista, sceneggiatore e produttore, spesso anche nel ruolo di montatore, scenografo, progettista del suono e attore nei suoi stessi film. Tra le pellicole più famose “The Elephant Man”, “Velluto blu” e “Mulholland Drive”, per le quali ricevette la nomination al Premio Oscar per la regia, e “Cuore selvaggio”. Lynch ha anche ricevutio il Leone d’oro alla carriera durante la 63ma Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, per “Inland Empire – L’impero della mente” nella sezione fuori concorso. Nei primi anni Novanta fu la principale mente creativa della serie “I segreti di Twin Peaks”, divenuto un fenomeno culturale dall’enorme impatto mediatico. Nell’ottobre del 2019 venne premiato con l’Oscar alla carriera. Lynch è stato sposato quattro volte: con Peggy Lentz, da cui ha avuto una figlia, con Mary Fisk, dalla quale ha avuto un figlio, con Mary Sweeney, anche con lei ha avuto un figlio, e con Emily Stofle con la quale ha avuto una figlia.
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-Foto: Agenzia Fotogramma-
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Sicurezza, Piantedosi “Preoccupa aggressività dei manifestanti”
ROMA (ITALPRESS) – “La preoccupazione dev’essere uno dei principali fondamenti del lavoro che faccio. Devo dire che si fonda anche, non solo adesso, su questa vicenda della tragedia che ha riguardato il giovane Ramy, ma anche tutte le altre rivendicazioni che avevano preceduto un pò le manifestazioni di piazza degli scorsi mesi, dove al variare delle motivazioni si era registrato comunque una tendenza dei manifestanti a essere molto aggressivi soprattutto nei confronti delle forze di polizia. Quindi questo è sicuramente un elemento di preoccupazione”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ospite di “Dritto e Rovescio” su Retequattro.
I 273 agenti feriti nelle manifestazioni del 2024, per il ministro “sono numeri di un certo significato, soprattutto se messi in relazione al numero che riguarda la crescita complessiva di circa il 10% delle manifestazioni che si sono svolte nel 2024. Mi piace e mi consente di sottolineare che questo è un dato che contraddice anche alcune cose che si erano dette in passato, che questo Governo fosse in qualche modo portato a comprimere la libertà di manifestazione del pensiero. Noi segnaliamo invece una decrescita del numero in percentuale delle manifestazioni che fanno rilevare una certa criticità – ha concluso Piantedosi – Quindi vuol dire che a minore criticità si è registrato un aumento in percentuale di casi in cui si è visto le forze dell’ordine come obiettivo prioritario dei manifestanti”.
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-Foto: Agenzia Fotogramma-
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