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Inzaghi “Lazio da scudetto, per me una partita diversa dalle altre”

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ADN24

APPIANO GENTILE (ITALPRESS) – Quella contro la Lazio di domani sera all’Olimpico “sarà senz’altro una partita complicata: affrontiamo un’avversaria che ha vinto 16 partite su 22 ufficiali e che anche quando non ha vinto ha giocato delle ottime gare. Sarà un impegno difficile che dovremo interpretare nel migliore dei modi”. Così Simone Inzaghi, ai microfoni di Inter Tv, si avvicina alla sfida contro la sua ex squadra, una Lazio che è in grande periodo di forma. “Bisogna dar merito a tutti quanti, penso alla società e all’allenatore – dice -. Baroni sta facendo grandissime cose, la squadra è organizzata e i calciatori stanno giocando un ottimo calcio, con un’ottima proposta di gioco: questo è giusto che venga evidenziato da tutti noi”. Dopo una partita di Champions League non è mai facile recuperare energie fisiche e mentali. “Sappiamo che le partite internazionali portano via energie, basta vedere anche i risultati dell’ultimo weekend, però è la stessa cosa per l’Inter, per la Lazio e per tutte le squadre che giocano le Coppe e senz’altro partecipare alle Coppe europee è un motivo di orgoglio e prestigio – sottolinea Inzaghi -. Domani comunque tutte e due le squadre faranno il massimo per giocare un’ottima gara”.
Questa partita è anche una sfida d’alta classifica. “Avevo detto alla vigilia del campionato che sarebbe stato un torneo equilibrato, con tante pretendenti che si sono rinforzate – ricorda il tecnico nerazzurro -. Secondo me è giusto considerare anche la Lazio perchè, al di là della classifica positiva, ha una proposta di gioco ben organizzata che le permette di essere inserita tra le pretendenti alla vittoria”. Poi Inzaghi ammette che “quella con la Lazio per me non sarà mai una partita uguale alle altre, anche se domani mi pare che sia già l’ottava volta che l’affronto, la quarta all’Olimpico. Non dimentico quello che è stato il mio percorso e i trofei vinti, prima in campo e poi in panchina. Per questo ringrazio i miei compagni di squadra e i miei giocatori: un pensiero va sicuramente a tutta la Lazio, a Lotito, a Tare e a tutti i calciatori che ho avuto in seguito. Ho la fortuna di aver lavorato alla Lazio, ora penso all’Inter: una società dove sto benissimo in questo momento e dove mi sento apprezzato da tutte le componenti. Per questo – conclude – sono orgoglioso di quello che sto facendo qui all’Inter”.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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Scuola, Valditara “Guardare indietro per costruire un futuro solido”

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MILANO (ITALPRESS) – “Il segreto è guardare indietro per andare verso il futuro: e se non abbiamo la consapevolezza di chi siamo, da dove veniamo, quali sono i valori elaborati dalla civiltà occidentale non potremo costruirci un futuro solido, rischiamo il porto delle nebbie. Noi abbiamo investito risorse importanti nella digitalizzazione, nell’intelligenza artificiale, nel 2023 abbiamo approvato le nuove linee guida sulle materie Stem. Ma in una società dove l’intelligenza artificiale sta diventando così centrale, se non si ha la consapevolezza dei grandi valori dell’umanesimo rischiamo l’anonimizzazione: non sarà certo il robot a ispirare le grandi scelte strategiche e la convivenza tra le persone”. Così il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ai microfoni di Radio Libertà, parlando delle recenti indicazioni sui programmi scolastici.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Morto a 78 anni David Lynch, regista visionario

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ROMA (ITALPRESS) – E’ morto all’età di 78 anni il regista e sceneggiatore David Lynch. La notizia è riportata dalla rivista Variety che cita un post Facebook della famiglia: “”C’è un grande buco nel mondo ora che non è più con noi. Ma, come diceva lui, ‘Tieni d’occhio la ciambella e non il bucò”. Lynch rivelò nel 2024 che gli era stato diagnosticato un enfisema dopo una vita passata a fumare, e che probabilmente non sarebbe più stato in grado di uscire di casa per dirigere.
Nato a Missoula, nel Montana, il 20 gennaio del 1946, David Keith Lynch è stato uno dei registi tra i più acclamati, importanti e influenti del suo tempo. Con il suo stile visionario, Lynch aveva rivoluzionato il linguaggio del cinema e della televisione. Nei suoi lavori si fondono elementi di horror, film noir, giallo e surrealismo tessendo racconti non dissimili da quelli di Luis Buñuel, che procedevano con una logica impenetrabile. Nato come pittore, le sue opere sono esposte in musei e gallerie d’arte come il Museum of Modern Art di New York e la Pennsylvania Academy of the Fine Arts di Filadelfia. Successivamente entra nel mondo del cinema divenendo regista, sceneggiatore e produttore, spesso anche nel ruolo di montatore, scenografo, progettista del suono e attore nei suoi stessi film. Tra le pellicole più famose “The Elephant Man”, “Velluto blu” e “Mulholland Drive”, per le quali ricevette la nomination al Premio Oscar per la regia, e “Cuore selvaggio”. Lynch ha anche ricevutio il Leone d’oro alla carriera durante la 63ma Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, per “Inland Empire – L’impero della mente” nella sezione fuori concorso. Nei primi anni Novanta fu la principale mente creativa della serie “I segreti di Twin Peaks”, divenuto un fenomeno culturale dall’enorme impatto mediatico. Nell’ottobre del 2019 venne premiato con l’Oscar alla carriera. Lynch è stato sposato quattro volte: con Peggy Lentz, da cui ha avuto una figlia, con Mary Fisk, dalla quale ha avuto un figlio, con Mary Sweeney, anche con lei ha avuto un figlio, e con Emily Stofle con la quale ha avuto una figlia.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-

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Sicurezza, Piantedosi “Preoccupa aggressività dei manifestanti”

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ROMA (ITALPRESS) – “La preoccupazione dev’essere uno dei principali fondamenti del lavoro che faccio. Devo dire che si fonda anche, non solo adesso, su questa vicenda della tragedia che ha riguardato il giovane Ramy, ma anche tutte le altre rivendicazioni che avevano preceduto un pò le manifestazioni di piazza degli scorsi mesi, dove al variare delle motivazioni si era registrato comunque una tendenza dei manifestanti a essere molto aggressivi soprattutto nei confronti delle forze di polizia. Quindi questo è sicuramente un elemento di preoccupazione”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ospite di “Dritto e Rovescio” su Retequattro.
I 273 agenti feriti nelle manifestazioni del 2024, per il ministro “sono numeri di un certo significato, soprattutto se messi in relazione al numero che riguarda la crescita complessiva di circa il 10% delle manifestazioni che si sono svolte nel 2024. Mi piace e mi consente di sottolineare che questo è un dato che contraddice anche alcune cose che si erano dette in passato, che questo Governo fosse in qualche modo portato a comprimere la libertà di manifestazione del pensiero. Noi segnaliamo invece una decrescita del numero in percentuale delle manifestazioni che fanno rilevare una certa criticità – ha concluso Piantedosi – Quindi vuol dire che a minore criticità si è registrato un aumento in percentuale di casi in cui si è visto le forze dell’ordine come obiettivo prioritario dei manifestanti”.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-

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