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Attualità

Il Verona rialza la testa ed espugna Parma

ADN24

PARMA (ITALPRESS) – Vittoria fondamentale per il Verona che rialza la testa e batte in trasferta il Parma per 3-2 grazie alle reti di Coppola, Sarr e Mosquera. Ai padroni di casa, invece, non è bastata la doppietta messa a segno da Sohm. Gli scaligeri tornano al successo dopo quattro sconfitte consecutive e “saldano” la panchina traballante di Zanetti. Agganciati in classifica gli uomini di Pecchia, alla quarta sconfitta nelle ultime sei gare giocate.
La gara del Tardini si è accesa nel giro di pochi minuti, è stato Coppola (5′) a sbloccare la sfida con un colpo di testa a superare Suzuki (il portiere giapponese è stato ingannato da un rimbalzo nell’area piccola). La reazione dei ducali è arrivata nel giro di pochi minuti, al 19′ Bonny ha calciato in porta, Ghilardi ha respinto sulla linea, ma sulla ribattuta è arrivato Sohm che ha ribadito in rete pareggiando i conti. La prima fiammata del secondo tempo è stata quella di Almqvist, una conclusione violenta uscita di poco sopra la traversa. Nel momento migliore del Parma è stata la squadra di Zanetti a trovare il gol del vantaggio: Sarr, al 12′, ha lanciato Harroui sulla destra presentandosi poi in area per colpire e firmare il suo secondo centro in campionato.
Pochi minuti più tardi è stato lo stesso Harroui ad avere la palla del 3-1 ma il suo tiro è terminato sul fondo: l’ex Frosinone è uscito subito dopo la conclusione a causa di un problema al ginocchio. Gli uomini di Pecchia hanno provato in tutti i modi a pareggiare i conti, Man – dopo un buon pallone lavorato da Bonny – si è divorato l’occasione del possibile 2-2. Al 30′ ci ha pensato Mosquera a chiudere virtualmente il match: contropiede rapido del Verona che ha sfruttato ancora una volta una lettura difensiva sbagliata da parte del Parma. Allo scadere Sohm ha provato a riaprire la gara con una gran conclusione dalla distanza ma la rete del centrocampista svizzero non è bastata per evitare il ko ai ducali.
– foto Image –
(ITALPRESS).

Attualità

Ucraina, Tajani “Riflettere su presenza militare europea”

“Credo che prima di parlare di presenza militare europea in Ucraina, bisognerà riflettere molto attentamente”. Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un punto stampa a margine degli incontri nell’ambito della sua visita ufficiale in Algeria. “Noi siamo volenterosi per costruire un’Europa più forte, più unita che sia protagonista di relazioni transatlantiche. Io ho sempre detto che sarebbe meglio, finita la guerra, dar vita magari a una zona cuscinetto dove possa esserci una presenza militare sotto l’egida delle Nazioni Unite con una decisione del Consiglio di sicurezza dell’Onu proprio per garantire una pace giusta e duratura”, ha detto il ministro.
Secondo Tajani è “ancora prematuro” parlare di un mese di tregua in Ucraina come proposto dal presidente francese Emmanuel Macron. “Credo che tutto debba essere fatto insieme: Europa e Stati Uniti devono sedersi a un tavolo con Ucraina e Russia per arrivare a una pace giusta e soprattutto duratura, quindi è ancora prematuro vedere cosa fare e come fare. Serve intanto che l’Europa sia unita per garantire l’indipendenza dell’Ucraina”, ha spiegato il ministro.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-

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Ucraina, Meloni “Non manderemo soldati italiani”

Al vertice di Londra ho espresso la mia perplessità sulla proposta franco-britannica di invio dei soldati europei: secondo me è molto complessa nella realizzazione e non sono convinta dell’efficacia. E’ la ragione per la quale abbiamo detto che non manderemo i soldati italiani, ma sicuramente è un momento nel quale tutti coloro che fanno delle proposte stanno facendo una cosa utile, nel tentativo di cercare una soluzione”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a “XXI Secolo” su Raiuno.

“Al di là di quello che può sembrare, i toni danno l’impressione che le posizioni siamo molto distanti, ma in realtà non lo sono, perchè l’obiettivo è condiviso: portare in Ucraina una pace giusta, stabile, duratura e definitiva, che preveda garanzie di sicurezza. Questo serve all’Ucraina, ai Paesi europei – particolarmente a quelli che si sentono minacciati dalla Russia – e serve a Trump, che è un leader forte e che chiaramente non può permettersi di siglare un accordo che qualcuno domani potrebbe violare”, ha sottolineato Meloni.

“Sicuramente il momento non è facile per nessuno, sono decisioni che non si prendono con leggerezza. Prima di fare una scelta bisogna ponderarla, bisogna mantenere la calma e cercare di ragionare nel modo più lucido possibile, guardando sempre all’obiettivo. Per me la priorità è sempre difendere l’interesse nazionale e credo che sia nell’interesse nazionale evitare qualsiasi possibile frattura all’interno dell’Occidente, perchè le divisioni ci renderebbero solamente più deboli – ha detto ancora la premier -. Questa è la ragione per la quale ho chiesto un incontro, per parlare in modo franco su come si vuole affrontare questa questione specifica ma, in generale, le grandi sfide che l’Europa e l’Occidente hanno di fronte”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Attualità

Ucraina, Trump “Se Zelensky non fa la pace non durerà”

Prosegue, questa volta a distanza, lo scontro tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump e il numero uno ucraino Zelensky. “La fine della guerra è ancora molto, molto lontana. C’è ancora molta strada da fare. Kiev non riconoscerà mai i territori occupati dalla Russia come territorio russo. Per noi, queste saranno occupazioni temporanee”, aveva dichiarato ieri il leader ucraino prima di lasciare Londra. Una frase che ha fatto imbufalire Trump, il quale sul suo social Truth ha postato: “Questa è la peggiore affermazione che avrebbe potuto fare e l’America non lo tollererà ancora a lungo. Se qualcuno non vuole fare un accordo, quella persona non sarà in giro molto a lungo… So che la Russia vuole fare un accordo”. In serata Zelensky ha cercato di aggiustare il tiro, precisando su X di essere “al lavoro con i partner con l’obiettivo di porre fine a questa guerra il prima possibile. Abbiamo bisogno di vera pace. Spero molto nel sostegno degli Stati Uniti nel cammino verso la pace”. Trump ha risposto affermando di non aver mai valutato di sospendere gli aiuti militari all’Ucraina. “Voglio solo che Zelensky sia più riconoscente” ha aggiunto. A proposito invece dell’accordo sulle terre rare, naufragato dopo la lite di venerdì, Trump ha invece detto: “Non credo che l’accordo sui minerali sia morto, ma ne parlerò domani” in occasione del discorso per lo Stato dell’Unione a Capitol Hill.(ITALPRESS).

Foto: Ipa Agency

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