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Bollette del gas, l’inverno 2024-2025 potrebbe essere il più caro di sempre per le famiglie italiane
Le famiglie italiane si preparano a un inverno che potrebbe portare un incremento significativo delle bollette del gas, con un impatto che potrebbe risultare il più costoso di sempre. Le tensioni geopolitiche in Russia e Medio Oriente, unita a una riduzione delle scorte di gas in Europa, sono alla base di un previsto aumento dei prezzi. Secondo un’analisi di Bloomberg Intelligence, nel primo trimestre del prossimo anno il prezzo del gas potrebbe superare i 50 euro al megawattora, rispetto ai 34 euro segnati all’inizio del 2024.
Nonostante l’Unione Europea abbia raggiunto in anticipo l’obiettivo di stoccaggio del gas al 90% per il secondo anno consecutivo, la piattaforma Gas Infrastructure Europe ha segnalato un calo delle scorte al 83%. Questo segna un ulteriore motivo di preoccupazione per le famiglie italiane, che si preparano a una stangata nelle bollette del gas.
Secondo il think tank italiano per il clima Ecco, che ha effettuato delle simulazioni per l’inverno 2024-2025, la spesa media per il gas sarà decisamente più alta rispetto allo scorso anno. L’analisi ha preso in considerazione tre tipologie di abitazioni (38, 70 e 110 metri quadrati) in tre città italiane: Milano, Roma e Palermo. Tuttavia, le simulazioni sono state effettuate per abitazioni di classe energetica G, molto bassa, che rappresenta quasi il 30% degli attestati di prestazione energetica in Italia. Per le abitazioni con classi energetiche superiori, gli aumenti saranno più contenuti.
A Milano, ad esempio, per riscaldare, cucinare e fornire acqua calda in una casa di 70 metri quadrati tra novembre 2024 e marzo 2025, una famiglia spenderà in media 1.400 euro, con un aumento del 20% rispetto al periodo 2022-2023, pari a 232 euro in più. Se la casa è di 110 metri quadrati, la spesa salirà a oltre 2.100 euro per lo stesso periodo.
L’aumento delle bollette è dovuto principalmente alla crescente incertezza geopolitica, che ha messo a dura prova la stabilità delle forniture di gas, e alla riduzione delle scorte, che non permettono di garantire la stessa protezione ai consumatori rispetto agli anni precedenti. L’andamento delle forniture, unito all’impossibilità di aumentare le scorte in tempo utile, potrebbe dunque comportare forti aumenti nelle spese familiari per il riscaldamento e le utenze domestiche.
Con l’inverno ormai alle porte, molte famiglie italiane si troveranno di fronte a una sfida economica significativa, che potrà influire sul budget domestico e sul benessere generale, già messo alla prova dalla crisi economica globale.
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Scuola, Valditara “Guardare indietro per costruire un futuro solido”
MILANO (ITALPRESS) – “Il segreto è guardare indietro per andare verso il futuro: e se non abbiamo la consapevolezza di chi siamo, da dove veniamo, quali sono i valori elaborati dalla civiltà occidentale non potremo costruirci un futuro solido, rischiamo il porto delle nebbie. Noi abbiamo investito risorse importanti nella digitalizzazione, nell’intelligenza artificiale, nel 2023 abbiamo approvato le nuove linee guida sulle materie Stem. Ma in una società dove l’intelligenza artificiale sta diventando così centrale, se non si ha la consapevolezza dei grandi valori dell’umanesimo rischiamo l’anonimizzazione: non sarà certo il robot a ispirare le grandi scelte strategiche e la convivenza tra le persone”. Così il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ai microfoni di Radio Libertà, parlando delle recenti indicazioni sui programmi scolastici.
– Foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).
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Morto a 78 anni David Lynch, regista visionario
ROMA (ITALPRESS) – E’ morto all’età di 78 anni il regista e sceneggiatore David Lynch. La notizia è riportata dalla rivista Variety che cita un post Facebook della famiglia: “”C’è un grande buco nel mondo ora che non è più con noi. Ma, come diceva lui, ‘Tieni d’occhio la ciambella e non il bucò”. Lynch rivelò nel 2024 che gli era stato diagnosticato un enfisema dopo una vita passata a fumare, e che probabilmente non sarebbe più stato in grado di uscire di casa per dirigere.
Nato a Missoula, nel Montana, il 20 gennaio del 1946, David Keith Lynch è stato uno dei registi tra i più acclamati, importanti e influenti del suo tempo. Con il suo stile visionario, Lynch aveva rivoluzionato il linguaggio del cinema e della televisione. Nei suoi lavori si fondono elementi di horror, film noir, giallo e surrealismo tessendo racconti non dissimili da quelli di Luis Buñuel, che procedevano con una logica impenetrabile. Nato come pittore, le sue opere sono esposte in musei e gallerie d’arte come il Museum of Modern Art di New York e la Pennsylvania Academy of the Fine Arts di Filadelfia. Successivamente entra nel mondo del cinema divenendo regista, sceneggiatore e produttore, spesso anche nel ruolo di montatore, scenografo, progettista del suono e attore nei suoi stessi film. Tra le pellicole più famose “The Elephant Man”, “Velluto blu” e “Mulholland Drive”, per le quali ricevette la nomination al Premio Oscar per la regia, e “Cuore selvaggio”. Lynch ha anche ricevutio il Leone d’oro alla carriera durante la 63ma Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, per “Inland Empire – L’impero della mente” nella sezione fuori concorso. Nei primi anni Novanta fu la principale mente creativa della serie “I segreti di Twin Peaks”, divenuto un fenomeno culturale dall’enorme impatto mediatico. Nell’ottobre del 2019 venne premiato con l’Oscar alla carriera. Lynch è stato sposato quattro volte: con Peggy Lentz, da cui ha avuto una figlia, con Mary Fisk, dalla quale ha avuto un figlio, con Mary Sweeney, anche con lei ha avuto un figlio, e con Emily Stofle con la quale ha avuto una figlia.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-
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Sicurezza, Piantedosi “Preoccupa aggressività dei manifestanti”
ROMA (ITALPRESS) – “La preoccupazione dev’essere uno dei principali fondamenti del lavoro che faccio. Devo dire che si fonda anche, non solo adesso, su questa vicenda della tragedia che ha riguardato il giovane Ramy, ma anche tutte le altre rivendicazioni che avevano preceduto un pò le manifestazioni di piazza degli scorsi mesi, dove al variare delle motivazioni si era registrato comunque una tendenza dei manifestanti a essere molto aggressivi soprattutto nei confronti delle forze di polizia. Quindi questo è sicuramente un elemento di preoccupazione”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ospite di “Dritto e Rovescio” su Retequattro.
I 273 agenti feriti nelle manifestazioni del 2024, per il ministro “sono numeri di un certo significato, soprattutto se messi in relazione al numero che riguarda la crescita complessiva di circa il 10% delle manifestazioni che si sono svolte nel 2024. Mi piace e mi consente di sottolineare che questo è un dato che contraddice anche alcune cose che si erano dette in passato, che questo Governo fosse in qualche modo portato a comprimere la libertà di manifestazione del pensiero. Noi segnaliamo invece una decrescita del numero in percentuale delle manifestazioni che fanno rilevare una certa criticità – ha concluso Piantedosi – Quindi vuol dire che a minore criticità si è registrato un aumento in percentuale di casi in cui si è visto le forze dell’ordine come obiettivo prioritario dei manifestanti”.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-
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