Cronaca
Teramo | Intensificati i controlli: operazione di prevenzione con l’impiego di forze speciali
Proseguono a Teramo i servizi straordinari di controllo del territorio, disposti dal Questore per garantire la sicurezza dei cittadini e ridurre la percezione di insicurezza. L’iniziativa, che ha visto coinvolti numerosi agenti delle forze dell’ordine, tra cui la Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza, ha avuto luogo nel pomeriggio e nella serata di ieri, con un focus sulle aree più sensibili del centro cittadino.
I controlli si sono concentrati in zone come Piazza Garibaldi, viale Mazzini e i giardini caduti di Nassiria, luoghi recentemente teatro di episodi di intemperanza e disordini, in gran parte tra cittadini di origine straniera. L’obiettivo principale dell’operazione era identificare eventuali persone straniere irregolarmente presenti sul territorio o destinatari di provvedimenti di espulsione o revoca del permesso di soggiorno.
Durante il massiccio intervento, sono stati controllati tre esercizi pubblici e 70 veicoli. Complessivamente, sono state identificate 189 persone, di cui 50 straniere, 13 delle quali con precedenti di polizia. Tutti gli stranieri controllati, tranne uno, sono risultati regolari sul territorio nazionale. Per il soggetto sospetto, sono in corso approfondimenti da parte dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Teramo per verificare la sua posizione legale.
L’operazione ha portato a una serie di provvedimenti: un cittadino nigeriano di 35 anni è stato denunciato per violazione della misura di prevenzione del divieto di ritorno nel Comune di Teramo, mentre un tunisino di 30 anni è stato segnalato alla Prefettura per la violazione amministrativa relativa al consumo di sostanze stupefacenti, poiché trovato in possesso di una piccola quantità di hashish.
Il Questore ha sottolineato che l’attività di controllo proseguirà anche nei prossimi giorni, con l’impiego continuo di personale del Reparto Prevenzione Crimine di Pescara e delle forze locali, con l’obiettivo di mantenere alta la vigilanza nelle zone più delicate e garantire la sicurezza pubblica.
Statistiche dell’operazione:
- 189 persone identificate, 13 con precedenti penali
- 70 veicoli controllati
- 1 persona denunciata
- 1 persona segnalata per uso di sostanza stupefacente
- 3 esercizi pubblici controllati
Cronaca
Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose
I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.
Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.
Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.
Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.
È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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