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Cronaca

Firenze | Frode sul Reddito di Cittadinanza: donna smascherata e sequestro di 27.000 euro

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ADN24

Una donna residente in un campo nomadi di Firenze è stata denunciata per frode ai danni dello Stato, dopo che le indagini condotte dalla Guardia di Finanza hanno rivelato che aveva indebitamente percepito il Reddito di Cittadinanza dal 2019 al 2023. La donna, attraverso dichiarazioni false riguardanti il proprio patrimonio, aveva omesso di segnalare l’esistenza di polizze vita a suo nome, le cui somme, per un totale di quasi 50.000 euro, risultavano incompatibili con i requisiti necessari per ottenere il beneficio.

Le indagini, avviate autonomamente dalla Guardia di Finanza, hanno permesso di accertare che la donna aveva falsificato le informazioni relative al proprio patrimonio mobiliare ai fini dell’ISEE. Inoltre, un’indagine più approfondita, tramite la consultazione dell’Anagrafe dei Rapporti Finanziari, ha rivelato che l’indagata risultava intestataria di vari conti correnti, alcuni dei quali con somme di denaro ingenti.

A seguito di queste evidenze, la donna è stata segnalata all’INPS per la revoca immediata del Reddito di Cittadinanza e deferita all’Autorità Giudiziaria fiorentina per i reati di omissione e falsità nelle dichiarazioni. Il suo comportamento ha comportato un danno economico significativo, e le autorità stanno cercando di recuperare l’intero importo indebitamente percepito.

Il provvedimento di sequestro preventivo, emesso dall’Autorità Giudiziaria, ha consentito alle Fiamme Gialle di sequestrare una somma di 27.000 euro, trovata nella disponibilità della donna. Questa azione garantisce il recupero delle somme percepite illegalmente, dimostrando l’efficacia delle operazioni di controllo e la determinazione nel contrastare le frodi.

Il procedimento è ancora nelle fasi preliminari, e l’indagine prosegue per verificare ulteriori eventuali irregolarità e per accertare la responsabilità dell’indagata. Le Fiamme Gialle hanno ribadito il loro impegno nel tutelare le risorse pubbliche, assicurando che i benefici assistenziali vadano solo a chi ne ha davvero diritto.

Cronaca

Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose

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I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.

Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.

Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.

Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.

È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.

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Cronaca

Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.

L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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