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Cronaca

Catania | Lotta ai parcheggiatori abusivi: blitz della Polizia nel Centro Storico

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ADN24

Nella giornata di ieri, la Polizia di Stato di Catania ha condotto un’operazione mirata a contrastare il fenomeno dei parcheggiatori abusivi, una pratica diffusa che spesso si traduce in molestie ai danni dei cittadini, costretti a pagare per parcheggiare i propri veicoli. L’intervento si è concentrato nel centro storico, area particolarmente soggetta a questa attività illecita.

Durante i controlli, gli agenti hanno fermato diversi individui, alcuni dei quali recidivi e con precedenti penali. Sono state sequestrate somme di denaro ottenute illegalmente, confermando quanto il fenomeno sia radicato e organizzato.

Le operazioni hanno incluso un sopralluogo in via Santa Maria la Grande, luogo oggetto di numerose segnalazioni, anche tramite l’app “YouPol”. La situazione rilevata era critica: molti veicoli in sosta irregolare occupavano marciapiedi e doppie file, ostacolando il passaggio di pedoni, compresi diversamente abili, e rendendo difficoltoso l’accesso ai servizi pubblici.

Uno degli individui fermati, un uomo del 1973, è stato denunciato per violazione del Dacur (divieto di accesso al centro urbano) già emesso nei suoi confronti e per reiterazione dell’attività abusiva. L’uomo, noto alle forze dell’ordine, deteneva oltre 40 chiavi di veicoli parcheggiati irregolarmente, appartenenti a lavoratori e utenti della zona. Questo episodio ha sottolineato i rischi per la sicurezza stradale, con le auto in sosta selvaggia che avrebbero potuto ostacolare l’intervento di mezzi di soccorso.

Vista la portata del problema, la Polizia ha collaborato con la Polizia Locale e l’AMTS per rimuovere i veicoli e multare i responsabili. Complessivamente sono state elevate sanzioni per circa 4.500 euro, e 63 veicoli sono stati sanzionati, con 10 rimossi.

L’indagine ha rivelato che l’attività illecita è perpetrata da decenni, spesso con il consenso degli stessi automobilisti, alcuni dei quali avrebbero persino stipulato abbonamenti mensili per assicurarsi un posto, contribuendo così al perpetuarsi del fenomeno.

Questo intervento rappresenta un passo importante nella lotta a un problema che compromette la vivibilità urbana e la sicurezza stradale, richiedendo il continuo impegno delle autorità per garantire il rispetto della legalità.

Cronaca

Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose

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I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.

Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.

Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.

Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.

È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.

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Cronaca

Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.

L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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