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Cronaca

Milano | Arrestati due uomini per spaccio di droga: sequestrati oltre 7 kg di sostanze stupefacenti

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ADN24

La Polizia di Stato di Milano ha arrestato due uomini, un 35enne e un 38enne, entrambi con precedenti penali, con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. L’operazione, condotta dalla 6^ Sezione della Squadra Mobile, rientra nelle attività di contrasto al narcotraffico che la Polizia sta intensificando in città.

I fatti risalgono alla serata di ieri, quando gli agenti, dopo aver monitorato un appartamento in via Gaspare Aselli sospettato di essere utilizzato come luogo di spaccio, hanno deciso di intervenire. Durante il controllo, hanno fermato il 38enne, che stava per entrare nell’abitazione, e che, subito dopo l’arresto, ha rivelato la presenza di una grande quantità di droga all’interno dell’appartamento.

Nel corso della perquisizione dell’appartamento, i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato circa 1 kg di hashish, suddiviso in dosi, e altri due bilancini di precisione in un mobile del soggiorno. Nelle camere da letto, sono stati scoperti oltre 60 panetti di hashish, per un peso complessivo di quasi 6 kg, insieme a circa 1,4 kg di marijuana, anch’essa suddivisa in dosi. Inoltre, sono stati trovati 1.250 euro in contanti, vari strumenti per il confezionamento delle sostanze, come una pressa pneumatica e due macchine per il sottovuoto.

Il 38enne ha poi indicato di aver subaffittato una stanza a un altro giovane, un 35enne, che è stato rintracciato poco dopo. Il 35enne, trovato in possesso di due mazzi di chiavi, uno delle quali apparteneva all’appartamento di via Gaspare Aselli, è stato perquisito a sua volta. Nella sua abitazione sono stati sequestrati altri 210 grammi di sostanze stupefacenti, tra cui hashish e marijuana, e un bilancino di precisione.

I due uomini sono stati arrestati e dovranno rispondere delle accuse di detenzione ai fini di spaccio. Il sequestro complessivo di sostanze stupefacenti si aggira intorno ai 7 kg, un duro colpo al traffico illecito di droga nella città. La Polizia di Stato ha sottolineato l’importanza di questo intervento nel contrastare il fenomeno dello spaccio e garantire la sicurezza della comunità.

Cronaca

Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose

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I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.

Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.

Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.

Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.

È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.

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Cronaca

Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.

L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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