Attualità
Oltre 300 raid aerei israeliani in Siria
Sarebbero 310 i raid condotti dall’aeronautica israeliana da domenica scorsa ad oggi in Siria per distruggere i depositi dell’esercito siriano. L’Osservatorio siriano per i diritti umani con sede a Londra sostiene di aver documentato 310 raid in Siria, che hanno colpito vari governatorati. I raid israeliani prendono di mira principalmente le risorse dell’esercito siriano. I siti dell’esercito esposti ai raid sono al momento vuoti. Tutto ciò che riguarda l’esercito siriano viene distrutto.
I media legati al gruppo Hezbollah libanese affermano che i carri armati israeliani avrebbero oltrepassato il confine della zona cuscinetto siriana.
Il notiziario della Tv “Al-Mayadeen” affiliato a Hezbollah riferisce che i carri armati israeliani sono avanzati oltre i confini della zona cuscinetto delle alture del Golan in Siria, dove ha trasferito le truppe all’inizio di questa settimana. Secondo il rapporto non verificato del notiziario libanese, i carri armati hanno superato la città abbandonata della zona cuscinetto di Qunaitra prima di fermarsi nei pressi di Qatana, una città della Siria meridionale a poco più di 21 chilometri dalla capitale Damasco. Il rapporto ha inoltre affermato che le truppe israeliane sono entrate anche in diversi villaggi alla periferia di Damasco. Nonostante queste affermazioni, l’IDF ha indicato che prevede di operare solo sul terreno all’interno della zona cuscinetto, e non oltre.
La radio dell’esercito israeliano ha riferito che le forze armate operano ancora solo nella zona cuscinetto, che dista circa 30 km da Damasco. L’esercito israeliano ha approfittato del ritiro delle forze del regime del deposto presidente Bashar al-Assad dalle loro posizioni militari per penetrare nelle aree strategiche del Governatorato di Quneitra, nel sud della Siria. Le mappe dell’isola mostravano che l’esercito israeliano controllava la vetta del Monte Hermon e un certo numero di villaggi e città che lo circondavano all’interno della zona smilitarizzata, fino a 18 chilometri di profondità nel territorio siriano. La zona smilitarizzata è amministrata secondo l’accordo di disimpegno del 1974 tra Siria e Israele, che rende le incursioni al suo interno una violazione di tale accordo, ma Israele giustifica i suoi movimenti con la necessità di sicurezza.
– Foto IPA Agency –
Attualità
Scuola, Valditara “Guardare indietro per costruire un futuro solido”
MILANO (ITALPRESS) – “Il segreto è guardare indietro per andare verso il futuro: e se non abbiamo la consapevolezza di chi siamo, da dove veniamo, quali sono i valori elaborati dalla civiltà occidentale non potremo costruirci un futuro solido, rischiamo il porto delle nebbie. Noi abbiamo investito risorse importanti nella digitalizzazione, nell’intelligenza artificiale, nel 2023 abbiamo approvato le nuove linee guida sulle materie Stem. Ma in una società dove l’intelligenza artificiale sta diventando così centrale, se non si ha la consapevolezza dei grandi valori dell’umanesimo rischiamo l’anonimizzazione: non sarà certo il robot a ispirare le grandi scelte strategiche e la convivenza tra le persone”. Così il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ai microfoni di Radio Libertà, parlando delle recenti indicazioni sui programmi scolastici.
– Foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).
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Morto a 78 anni David Lynch, regista visionario
ROMA (ITALPRESS) – E’ morto all’età di 78 anni il regista e sceneggiatore David Lynch. La notizia è riportata dalla rivista Variety che cita un post Facebook della famiglia: “”C’è un grande buco nel mondo ora che non è più con noi. Ma, come diceva lui, ‘Tieni d’occhio la ciambella e non il bucò”. Lynch rivelò nel 2024 che gli era stato diagnosticato un enfisema dopo una vita passata a fumare, e che probabilmente non sarebbe più stato in grado di uscire di casa per dirigere.
Nato a Missoula, nel Montana, il 20 gennaio del 1946, David Keith Lynch è stato uno dei registi tra i più acclamati, importanti e influenti del suo tempo. Con il suo stile visionario, Lynch aveva rivoluzionato il linguaggio del cinema e della televisione. Nei suoi lavori si fondono elementi di horror, film noir, giallo e surrealismo tessendo racconti non dissimili da quelli di Luis Buñuel, che procedevano con una logica impenetrabile. Nato come pittore, le sue opere sono esposte in musei e gallerie d’arte come il Museum of Modern Art di New York e la Pennsylvania Academy of the Fine Arts di Filadelfia. Successivamente entra nel mondo del cinema divenendo regista, sceneggiatore e produttore, spesso anche nel ruolo di montatore, scenografo, progettista del suono e attore nei suoi stessi film. Tra le pellicole più famose “The Elephant Man”, “Velluto blu” e “Mulholland Drive”, per le quali ricevette la nomination al Premio Oscar per la regia, e “Cuore selvaggio”. Lynch ha anche ricevutio il Leone d’oro alla carriera durante la 63ma Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, per “Inland Empire – L’impero della mente” nella sezione fuori concorso. Nei primi anni Novanta fu la principale mente creativa della serie “I segreti di Twin Peaks”, divenuto un fenomeno culturale dall’enorme impatto mediatico. Nell’ottobre del 2019 venne premiato con l’Oscar alla carriera. Lynch è stato sposato quattro volte: con Peggy Lentz, da cui ha avuto una figlia, con Mary Fisk, dalla quale ha avuto un figlio, con Mary Sweeney, anche con lei ha avuto un figlio, e con Emily Stofle con la quale ha avuto una figlia.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-
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Sicurezza, Piantedosi “Preoccupa aggressività dei manifestanti”
ROMA (ITALPRESS) – “La preoccupazione dev’essere uno dei principali fondamenti del lavoro che faccio. Devo dire che si fonda anche, non solo adesso, su questa vicenda della tragedia che ha riguardato il giovane Ramy, ma anche tutte le altre rivendicazioni che avevano preceduto un pò le manifestazioni di piazza degli scorsi mesi, dove al variare delle motivazioni si era registrato comunque una tendenza dei manifestanti a essere molto aggressivi soprattutto nei confronti delle forze di polizia. Quindi questo è sicuramente un elemento di preoccupazione”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ospite di “Dritto e Rovescio” su Retequattro.
I 273 agenti feriti nelle manifestazioni del 2024, per il ministro “sono numeri di un certo significato, soprattutto se messi in relazione al numero che riguarda la crescita complessiva di circa il 10% delle manifestazioni che si sono svolte nel 2024. Mi piace e mi consente di sottolineare che questo è un dato che contraddice anche alcune cose che si erano dette in passato, che questo Governo fosse in qualche modo portato a comprimere la libertà di manifestazione del pensiero. Noi segnaliamo invece una decrescita del numero in percentuale delle manifestazioni che fanno rilevare una certa criticità – ha concluso Piantedosi – Quindi vuol dire che a minore criticità si è registrato un aumento in percentuale di casi in cui si è visto le forze dell’ordine come obiettivo prioritario dei manifestanti”.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-
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