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Cronaca

Vicenza: sequestrati oltre 1.300 articoli natalizi e giocattoli non sicuri

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ADN24

In vista delle festività natalizie, la Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Vicenza ha intensificato i controlli contro la diffusione di prodotti contraffatti o non sicuri, focalizzandosi sugli esercizi commerciali del bassanese. I finanzieri del Gruppo di Bassano del Grappa hanno sequestrato amministrativamente oltre 1.300 articoli, tra addobbi natalizi e giocattoli per bambini, risultati non conformi alle normative vigenti. Contestualmente, sono state comminate sanzioni pecuniarie per un totale di 3.096 euro.

I prodotti sequestrati includevano decorazioni per la casa, oggetti per presepi e giocattoli privi delle informazioni obbligatorie in lingua italiana, come previsto dal Codice del Consumo (D.Lgs. 206/05) e dal D.Lgs. 54/2011 in materia di sicurezza dei giocattoli. L’assenza di dettagli essenziali, come indicazioni sulle precauzioni d’uso e sulla composizione, esponeva i consumatori a rischi, tra cui allergie o danni derivanti da un utilizzo improprio.

L’operazione ha evidenziato gravi irregolarità nell’etichettatura, con particolare riferimento a prodotti che avrebbero potuto risultare pericolosi per la salute dei consumatori. La normativa impone che tutti gli articoli immessi sul mercato siano accompagnati da informazioni chiare e leggibili, al fine di garantire trasparenza e sicurezza nell’acquisto.

Questa attività rientra nella missione della Guardia di Finanza come Forza di polizia economico-finanziaria, impegnata nella prevenzione e repressione dei traffici illeciti e nella tutela del mercato. Il sequestro di articoli non conformi rappresenta un’azione concreta per garantire il rispetto delle regole, a difesa del made in Italy e della qualità dei prodotti distribuiti sul territorio nazionale.

Operazioni come questa sottolineano il ruolo cruciale delle Fiamme Gialle nel salvaguardare i diritti dei consumatori e nel promuovere un mercato equo, in linea con gli standard di sicurezza imposti dalle normative europee e nazionali. L’intervento mira a garantire un Natale sicuro per la collettività, proteggendo sia i consumatori sia gli imprenditori rispettosi delle regole.

Cronaca

Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose

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I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.

Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.

Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.

Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.

È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.

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Cronaca

Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.

L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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