Cronaca
Cagliari | Sequestro di oltre una tonnellata di fuochi d’artificio illegali, quattro denunciati
Nell’ambito di un’importante operazione di controllo e contrasto al traffico illecito di materiale esplodente, la Guardia di Finanza di Cagliari ha sequestrato oltre una tonnellata di fuochi d’artificio illegali, nell’ambito di un’indagine complessa coordinata dalla Procura della Repubblica di Cagliari. L’operazione, che si inserisce nelle attività di prevenzione della sicurezza pubblica, ha portato alla denuncia di quattro persone, accusate di fabbricazione, detenzione, vendita e trasporto di materiale esplodente non autorizzato.
Il sequestro è stato il risultato di un’intensa attività investigativa, iniziata alcuni mesi fa con il rinvenimento di un pallet contenente circa 700 kg di fuochi d’artificio provenienti dalla Campania, custoditi presso un’azienda di spedizioni. Il materiale esplosivo era stato trasportato senza rispettare le normative di sicurezza, suscitando allarme tra le autorità.
Gli sviluppi delle indagini hanno permesso di individuare due magazzini nel quartiere Sant’Avendrace, alla periferia di Cagliari, adibiti a stoccaggio e probabilmente anche a confezionamento di fuochi d’artificio destinati alla vendita clandestina. Durante un’operazione di controllo, i militari hanno rinvenuto un ulteriore quantitativo di oltre una tonnellata di fuochi d’artificio, inclusi oltre 100 kg di polvere pirica. Il materiale esplosivo era stato nascosto in un’area recintata, appositamente protetta da mura per evitare il monitoraggio delle forze dell’ordine.
L’intervento è stato svolto in collaborazione con gli artificieri della Questura di Cagliari, che hanno confermato la pericolosità del materiale sequestrato. La custodia impropria di questi fuochi d’artificio, soprattutto se di produzione artigianale e ad alto potenziale esplosivo, rappresenta un rischio concreto per l’incolumità pubblica. La possibilità di un’accensione accidentale potrebbe causare danni gravi a persone e cose.
Nel complesso, l’operazione ha portato al sequestro di oltre 1.700 kg di materiale pirotecnico, inclusi 180 kg di polvere pirica. Le autorità hanno denunciato quattro persone, due delle quali residenti nella città metropolitana di Cagliari. Questo intervento si inserisce in una più ampia strategia della Guardia di Finanza, volta a contrastare il traffico di materiali pericolosi e a garantire la sicurezza dei cittadini, in particolare durante il periodo festivo, quando l’uso di fuochi d’artificio è più diffuso.
Le forze dell’ordine continuano a monitorare attentamente il fenomeno della fabbricazione e distribuzione illegale di fuochi d’artificio, un’attività che può compromettere seriamente la sicurezza pubblica e che resta una delle priorità per le autorità, anche alla luce delle direttive impartite dal Prefetto per intensificare i controlli in questi ambiti.
Cronaca
Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose
I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.
Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.
Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.
Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.
È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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