Cronaca
Ancona | Sequestro di sigarette di contrabbando al porto: operazione congiunta delle Fiamme Gialle e Dogane
Nel porto di Ancona, una complessa operazione congiunta tra la Guardia di Finanza e i funzionari dell’Agenzia delle Dogane ha portato al sequestro di oltre 42.400 sigarette di contrabbando, destinate al mercato illecito italiano. L’operazione, che ha avuto luogo grazie a un’accurata attività investigativa, ha portato alla denuncia di un cittadino turco e al sequestro di un autoarticolato utilizzato per il traffico illecito.
I controlli sono stati effettuati durante lo sbarco di alcuni veicoli da una motonave proveniente dalla Grecia. I militari del Nucleo Operativo del Gruppo della Guardia di Finanza di Ancona, unitamente ai funzionari dell’Ufficio delle Dogane, hanno concentrato l’attenzione su tre autoarticolati, selezionati sulla base di un’analisi del rischio. Il controllo approfondito, coadiuvato dall’intervento delle unità cinofile, ha consentito di scoprire oltre 212 stecche di sigarette, tra cui i marchi più conosciuti come Marlboro, Winston, Camel e Parliament, abilmente occultate all’interno del veicolo.
Le sigarette erano state nascoste in vari punti strategici del mezzo: nell’imbottitura dei sedili, in cavità ricavate nelle motrici e nei portelloni anteriori, nonché in spazi nascosti nella parte posteriore dell’abitacolo del conducente. Nonostante i tentativi di occultamento, i controlli hanno permesso di individuare il carico illecito e di fermare il traffico di sigarette, che sarebbe stato destinato a rifornire il mercato nero.
L’indagine ha portato alla denuncia a piede libero del presunto contrabbandiere, un cittadino turco, e alla contestazione di illeciti amministrativi nei confronti di altre due persone coinvolte nel traffico. Inoltre, oltre al sequestro delle sigarette, è stata sequestrata anche la motrice utilizzata per il trasporto illegale.
Questo intervento rientra in una più ampia azione di contrasto al contrabbando, svolta quotidianamente dalla Guardia di Finanza e dall’Agenzia delle Dogane, con particolare attenzione al traffico di tabacchi lavorati esteri. L’operazione evidenzia l’impegno delle forze dell’ordine nella tutela della legalità e della sicurezza dei cittadini, specialmente in ambito portuale, dove il controllo delle merci in transito è fondamentale per prevenire e reprimere il traffico illecito.
Cronaca
Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose
I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.
Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.
Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.
Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.
È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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