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Cronaca

Reggio Calabria | 5 arresti per maltrattamenti, rapina e spaccio di droga

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ADN24

La Polizia di Stato di Reggio Calabria ha intensificato i controlli sul territorio, con operazioni che hanno portato a cinque arresti in flagranza di reato durante la settimana appena trascorsa. Gli interventi hanno riguardato una serie di reati gravi, tra cui maltrattamenti in famiglia, rapina aggravata e detenzione di sostanze stupefacenti.

Uno dei casi più significativi è stato il fermo di un 51enne, pregiudicato, arrestato per maltrattamenti in famiglia. La chiamata d’emergenza da parte di una giovane donna ha messo in allerta la Sala Operativa della Questura, segnalando una violenta lite con il compagno. Giunti sul posto, gli agenti hanno trovato la vittima in evidente stato di shock, con un forte ematoma al viso e varie ecchimosi. L’aggressore, in evidente stato di alterazione psicofisica, è stato arrestato dopo aver colpito la donna con un pugno durante una discussione.

In un altro intervento, due cittadini di origine marocchina sono stati arrestati per rapina aggravata in concorso, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. La rapina è stata scoperta grazie a un poliziotto libero dal servizio, che ha segnalato una rissa in corso nel centro della città. Dopo aver prestato soccorso a un uomo ferito, il poliziotto ha scoperto che si trattava di una rapina e ha fornito indicazioni precise ai colleghi. I due aggressori, dopo aver tentato di fuggire, sono stati fermati poco dopo dai poliziotti. Il minorenne coinvolto è stato anche denunciato per falsa dichiarazione d’identità e sanzionato per possesso di sostanza stupefacente.

Infine, due giovani reggini di 22 e 20 anni sono stati arrestati in flagranza per detenzione di droga ai fini di spaccio. Durante un normale controllo, i due sono stati trovati in possesso di 56 grammi di marijuana e di una somma in contante di 1340 euro. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, i due sono stati posti agli arresti domiciliari.

Questi arresti dimostrano l’impegno costante della Polizia di Stato nel contrasto alla criminalità, attraverso interventi rapidi ed efficaci in risposta a richieste di aiuto da parte dei cittadini. Le forze dell’ordine continuano a monitorare con attenzione il territorio, intervenendo prontamente per garantire la sicurezza e il rispetto della legge.

Cronaca

Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose

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I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.

Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.

Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.

Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.

È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.

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Cronaca

Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.

L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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