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Tecnologia

PlayStation celebra 30 anni: La console che ha rivoluzionato il mondo dei videogiochi

ADN24

Il 3 dicembre 1994, Sony lanciò la PlayStation, una console che sarebbe destinata a diventare una delle pietre miliari della storia dei videogiochi. Con il suo arrivo sul mercato giapponese, al prezzo di 39.800 yen (circa 300 dollari), la PlayStation fece subito breccia nel cuore degli appassionati, ma anche degli adulti, conquistando un pubblico ben più ampio rispetto alle console precedenti. L’obiettivo iniziale di vendere un milione di unità per coprire i costi fu raggiunto con successo, aprendo la strada a un fenomeno culturale che ha trasformato il gaming in un vero e proprio ecosistema globale.

In un anno, la PlayStation si fece largo negli Stati Uniti e in Europa, rispettivamente il 9 settembre e il 29 settembre 1995, segnando una data che sarebbe rimasta nella storia dell’intrattenimento. L’esperto di videogiochi Hiroyuki Maeda ha dichiarato che “La PlayStation ha davvero trasformato tutto: hardware, software, distribuzione e marketing”, un’innovazione che ha cambiato il modo di fare videogiochi e che ha gettato le basi per l’industria moderna.

Uno degli aspetti chiave del successo della PlayStation è stato il suo passaggio da console per adolescenti, tipico della rivale Nintendo, a piattaforma di intrattenimento anche per adulti. Con titoli iconici come Resident Evil e Metal Gear Solid, PlayStation ha saputo attirare una nuova fascia di pubblico, abituata a giochi più maturi e complessi. La pubblicità, poi, ha seguito un percorso simile, evolvendosi da campagne rivolte ai giovani a proposte più adulte. In particolare, la pubblicità della PlayStation 2, lanciata nel 2000, con il regista David Lynch al timone, si distingueva per la sua atmosfera surreale e complessa, non certo pensata per un pubblico infantile.

La PlayStation 2, che ancora oggi detiene il record come la console più venduta della storia con oltre 160 milioni di unità, ha consacrato Sony come leader nel mercato delle console. Successivamente, la PlayStation 3, lanciata nel 2006, portò il supporto Blu-ray e risoluzioni Full HD, mentre la PlayStation 4, arrivata nel 2013, introdusse il gioco in streaming, un passo necessario per rispondere alla crescente concorrenza delle tecnologie moderne. L’ultima incarnazione, la PlayStation 5, presentata nel 2020, ha stupito il pubblico con la sua potenza e velocità, unita a un controller sensoriale di nuova generazione che ha ulteriormente arricchito l’esperienza di gioco.

In occasione del trentesimo anniversario, Sony ha celebrato questo traguardo con un video emozionante in cui ha ricordato i momenti più iconici di questi anni, ringraziando gli utenti per il loro supporto. Per l’occasione, sono stati rilasciati anche nuovi temi nostalgici, un omaggio alle vecchie generazioni di console che hanno contribuito a costruire la storia della PlayStation.

In questi 30 anni, PlayStation ha dimostrato di saper evolversi costantemente, affrontando le sfide tecnologiche e culturali con coraggio, e rimanendo sempre al passo con i tempi. Una vera e propria leggenda nel mondo dei videogiochi, che ha segnato la crescita di un’intera generazione e ha influenzato profondamente la cultura popolare globale.

Tecnologia

Innovazione, Barachini “Con l’intelligenza artificiale serve un approccio antropocentrico”

“L’intelligenza artificiale è uno strumento che sta cambiando le nostre vite, cambierà le nostre vite”. Lo ha detto il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’informazione e all’editoria, Alberto Barachini, a Napoli, a margine di Feuromed, il Festival Euromediterraneo dell’Economia.

“Ci saranno – ha proseguito Barachini – sviluppi positivi in moltissimi ambiti scientifici. Da un punto di vista editoriale e informativo, è sicuramente un’innovazione da regolare perché può indurre una modifica sostanziale del lavoro umano e anche, in qualche modo, una sostituzione. Quindi, bisogna cercare di far sì che questo strumento di innovazione aumenti le capacità distributive, anche le capacità di ricerca in un ambito editoriale, ma non sostituisca quella straordinaria esperienza, quella competenza, quel lavoro umano e quella responsabilità umana che deve sempre essere al centro del lavoro di chi fa informazione e giornalismo. L’uomo – ha concluso – deve essere al centro del nostro approccio di visione dell’utilizzo dell’Ai, è un approccio antropocentrico che ponga la responsabilità umana, la faccia di chi produce l’informazione e la sua responsabilità al centro del processo”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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La Trasformazione Digitale degli Smart Plant: Efficienza, Sostenibilità e Competitività nell’Industria Manifatturiera

La trasformazione digitale sta rivoluzionando l’industria manifatturiera, con l’introduzione degli smart plant, impianti industriali intelligenti che, attraverso l’analisi dei dati e processi ottimizzati, permettono a macchine e operatori di prendere decisioni informate, migliorando l’efficienza e la competitività. Le fabbriche del futuro non sono più semplici luoghi di produzione, ma veri e propri ecosistemi connessi, dove l’intelligenza artificiale, l’automazione e la convergenza tra IT (Information Technology) e OT (Operational Technology) giocano un ruolo fondamentale. Questa integrazione consente un’ottimizzazione dei processi produttivi, portando vantaggi significativi anche in termini di sostenibilità ambientale e sicurezza sul lavoro.

Nonostante i vantaggi evidenti in termini di Overall Equipment Effectiveness (OEE) e flessibilità produttiva, molte aziende incontrano difficoltà nella transizione verso gli smart plant. Tra i principali ostacoli ci sono la disponibilità dei dati, l’integrazione tra IT e OT, e la gestione del cambiamento. Tuttavia, le nuove fabbriche digitali offrono un’opportunità unica per progettare l’efficienza fin dall’inizio e diffondere i benefici della smart manufacturing su scala globale. Le aziende che affrontano con successo queste sfide possono migliorare la loro competitività, ottimizzare i processi e massimizzare i risultati economici e ambientali.

Capgemini si posiziona come partner strategico per la trasformazione digitale dell’industria, fornendo soluzioni innovative che combinano processi di gestione snelli, tecnologie modulari intelligenti, analisi avanzata dei dati e automazione. Il suo approccio è altamente flessibile, adattandosi a diversi settori industriali, dalla produzione discreta all’industria di processo, garantendo vantaggi economici e operativi a lungo termine.

La trasformazione verso gli smart plant non riguarda solo il miglioramento delle performance aziendali, ma mira ad avere un impatto positivo sulla società e sull’ambiente. Le soluzioni proposte contribuiscono alla riduzione degli sprechi, all’ottimizzazione del consumo energetico e al miglioramento delle condizioni di lavoro. L’obiettivo è creare un modello di industria intelligente che coniughi efficienza, sostenibilità e benessere dei dipendenti. “La nostra offerta dedicata agli smart plant basati sui dati mira ad abilitare la totale connettività e intercomunicazione di dispositivi operativi, processi e infrastrutture,” afferma Giulio Lanza, Presales Director di Capgemini Engineering in Italia. “L’uso analitico dei dati raccolti consente a macchine e persone di prendere decisioni intelligenti, basate sui fatti, che si trasformano in attività autonome o azioni umane, aumentando l’efficienza delle prestazioni e la centralità del cliente. Creiamo valore per i nostri clienti trasformando le loro organizzazioni e implementando soluzioni che hanno un impatto positivo sull’ambiente e sulla società, assicurando al contempo benefici finanziari a lungo termine.”

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Tecnologia

L’Ue sospende i contatti con Huawei dopo l’indagine per corruzione

L’Unione Europea ha deciso di sospendere immediatamente tutti i contatti e gli incontri con Huawei, il colosso cinese delle telecomunicazioni, a seguito dell’apertura di un’indagine da parte della giustizia belga per sospetta corruzione legata alle attività di lobbying dell’azienda. La Commissione europea ha comunicato che tutti i dipartimenti dell’esecutivo e i team dei commissari saranno istruiti a non intrattenere ulteriori rapporti con Huawei fino a nuovo ordine.

La decisione arriva in un momento di crescente preoccupazione riguardo alle pratiche aziendali di Huawei e al suo coinvolgimento in attività di lobbying che potrebbero sollevare dubbi su potenziali conflitti di interesse e sulla sicurezza delle comunicazioni all’interno dell’Unione Europea. L’indagine in corso in Belgio sta gettando nuova luce sulle attività dell’azienda, che da tempo è al centro di controversie legate alla sicurezza delle infrastrutture di rete globali.

La sospensione dei contatti riflette una posizione di cautela da parte delle istituzioni europee, che continuano a monitorare attentamente la situazione e le implicazioni legali e geopolitiche che potrebbero derivarne.

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