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La Juve fermata sull’1-1 a Lecce, Rebic risponde a Cambiaso

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ADN24

LECCE (ITALPRESS) – La Juventus fallisce l’appuntamento con la vittoria anche al Via del Mare, contro il Lecce. Nel posticipo della quattordicesima giornata della Serie A, i ragazzi di Thiago Motta – in formazione molto rimaneggiata – pareggiano per 1-1 contro un Lecce in continua crescita. Succede tutto nella ripresa: alla rete di Cambiaso ha risposto il neoentrato Rebic, in pieno recupero. I bianconeri rimangono così sesti in classifica e in crisi di risultati. Funziona in casa Lecce la cura Giampaolo.
Sin dall’avvio di partita si vede in campo una Juve determinata e mai così produttiva in fase offensiva. Fioccano, infatti, le palle gol per i bianconeri, seppur la prima frazione si concluda a reti bianche. Gli ospiti non sono nemmeno fortunati e dopo mezz’ora la storia della partita racconta di due legni colpiti e di un gol annullato a Weah. La chance più clamorosa capita a Thuram al 6′: l’ex Nizza, a porta spalancata, colpisce male il pallone servitogli da Yildiz, spedendolo sul palo. Qualche minuto più tardi, anche Conceicao centra il medesimo montante, grazie a un insidioso sinistro a giro dal limite. L’esultanza di Weah, invece, viene smorzata dalla segnalazione di fuorigioco del guardalinee. Dall’altra parte, la pressione alta del Lecce non sortisce nell’immediato gli effetti desiderati e i padroni di casa non riescono a rendersi pericolosi nemmeno in contropiede.
La prestazione dei salentini, però, cresce nel corso del secondo tempo e Perin deve sporcarsi i guantoni più volte sui tentativi di Krstovic, Dorgu e Tete Morente. Il Lecce gioca ora con maggiore personalità, approfittando anche di una Juve più ballerina in fase difensiva e certamente più stanca. Nonostante le difficoltà, con un episodio i ragazzi di Thiago Motta riescono a sbloccare la partita al 68′. Viene premiata la caparbietà di Cambiaso: il tiro dell’ex Genoa finisce in rete, anche grazie alla deviazione di Gaspar, che manda fuori tempo Falcone. Al 77′ i padroni di casa provano a rispondere con Krstovic, ma una chiusura provvidenziale di Kalulu salva ancora la porta bianconera. Il Lecce, però, non ne vuole sapere di arrendersi e, in pieno recupero, Rebic fa esplodere di gioia il proprio pubblico. L’ex Milan insacca da due passi il cross basso di Krstovic e getta così la Juventus nello sconforto. Termina 1-1: risultato nel complesso giusto.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Scuola, Valditara “Guardare indietro per costruire un futuro solido”

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MILANO (ITALPRESS) – “Il segreto è guardare indietro per andare verso il futuro: e se non abbiamo la consapevolezza di chi siamo, da dove veniamo, quali sono i valori elaborati dalla civiltà occidentale non potremo costruirci un futuro solido, rischiamo il porto delle nebbie. Noi abbiamo investito risorse importanti nella digitalizzazione, nell’intelligenza artificiale, nel 2023 abbiamo approvato le nuove linee guida sulle materie Stem. Ma in una società dove l’intelligenza artificiale sta diventando così centrale, se non si ha la consapevolezza dei grandi valori dell’umanesimo rischiamo l’anonimizzazione: non sarà certo il robot a ispirare le grandi scelte strategiche e la convivenza tra le persone”. Così il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ai microfoni di Radio Libertà, parlando delle recenti indicazioni sui programmi scolastici.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Morto a 78 anni David Lynch, regista visionario

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ROMA (ITALPRESS) – E’ morto all’età di 78 anni il regista e sceneggiatore David Lynch. La notizia è riportata dalla rivista Variety che cita un post Facebook della famiglia: “”C’è un grande buco nel mondo ora che non è più con noi. Ma, come diceva lui, ‘Tieni d’occhio la ciambella e non il bucò”. Lynch rivelò nel 2024 che gli era stato diagnosticato un enfisema dopo una vita passata a fumare, e che probabilmente non sarebbe più stato in grado di uscire di casa per dirigere.
Nato a Missoula, nel Montana, il 20 gennaio del 1946, David Keith Lynch è stato uno dei registi tra i più acclamati, importanti e influenti del suo tempo. Con il suo stile visionario, Lynch aveva rivoluzionato il linguaggio del cinema e della televisione. Nei suoi lavori si fondono elementi di horror, film noir, giallo e surrealismo tessendo racconti non dissimili da quelli di Luis Buñuel, che procedevano con una logica impenetrabile. Nato come pittore, le sue opere sono esposte in musei e gallerie d’arte come il Museum of Modern Art di New York e la Pennsylvania Academy of the Fine Arts di Filadelfia. Successivamente entra nel mondo del cinema divenendo regista, sceneggiatore e produttore, spesso anche nel ruolo di montatore, scenografo, progettista del suono e attore nei suoi stessi film. Tra le pellicole più famose “The Elephant Man”, “Velluto blu” e “Mulholland Drive”, per le quali ricevette la nomination al Premio Oscar per la regia, e “Cuore selvaggio”. Lynch ha anche ricevutio il Leone d’oro alla carriera durante la 63ma Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, per “Inland Empire – L’impero della mente” nella sezione fuori concorso. Nei primi anni Novanta fu la principale mente creativa della serie “I segreti di Twin Peaks”, divenuto un fenomeno culturale dall’enorme impatto mediatico. Nell’ottobre del 2019 venne premiato con l’Oscar alla carriera. Lynch è stato sposato quattro volte: con Peggy Lentz, da cui ha avuto una figlia, con Mary Fisk, dalla quale ha avuto un figlio, con Mary Sweeney, anche con lei ha avuto un figlio, e con Emily Stofle con la quale ha avuto una figlia.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-

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Sicurezza, Piantedosi “Preoccupa aggressività dei manifestanti”

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ROMA (ITALPRESS) – “La preoccupazione dev’essere uno dei principali fondamenti del lavoro che faccio. Devo dire che si fonda anche, non solo adesso, su questa vicenda della tragedia che ha riguardato il giovane Ramy, ma anche tutte le altre rivendicazioni che avevano preceduto un pò le manifestazioni di piazza degli scorsi mesi, dove al variare delle motivazioni si era registrato comunque una tendenza dei manifestanti a essere molto aggressivi soprattutto nei confronti delle forze di polizia. Quindi questo è sicuramente un elemento di preoccupazione”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ospite di “Dritto e Rovescio” su Retequattro.
I 273 agenti feriti nelle manifestazioni del 2024, per il ministro “sono numeri di un certo significato, soprattutto se messi in relazione al numero che riguarda la crescita complessiva di circa il 10% delle manifestazioni che si sono svolte nel 2024. Mi piace e mi consente di sottolineare che questo è un dato che contraddice anche alcune cose che si erano dette in passato, che questo Governo fosse in qualche modo portato a comprimere la libertà di manifestazione del pensiero. Noi segnaliamo invece una decrescita del numero in percentuale delle manifestazioni che fanno rilevare una certa criticità – ha concluso Piantedosi – Quindi vuol dire che a minore criticità si è registrato un aumento in percentuale di casi in cui si è visto le forze dell’ordine come obiettivo prioritario dei manifestanti”.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-

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