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Cronaca

Trentino: Abbattuto l’orso M91, polemiche e reazioni

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ADN24

Nella notte, l’orso bruno M91 è stato abbattuto dagli agenti del Corpo forestale in seguito all’ordine firmato dal presidente della provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti (Lega). L’operazione ha avuto luogo nel comune di Sporminore e rientra nelle disposizioni della legge provinciale 9/2018, che prevede l’intervento in casi di pericolo per la sicurezza pubblica.

Secondo quanto riferito dalla provincia di Trento, l’abbattimento dell’orso è stato deciso dopo che M91, un esemplare nato nel 2022 e monitorato tramite radiocollare, aveva mostrato comportamenti pericolosi, come l’inseguimento di un turista in aprile e la frequentazione di aree abitate, soprattutto in cerca di cibo. Il piano di conservazione dell’orso bruno sulle Alpi centro-orientali (Pacobace) aveva classificato l’animale come “pericoloso”, con un livello di pericolosità pari a 16 su 18. L’animale era già stato classificato come minaccia dopo vari episodi, tra cui la presenza ripetuta vicino a abitazioni.

L’abbattimento di M91 rappresenta il terzo caso quest’anno in Trentino, dopo l’uccisione dell’orso M90 a febbraio e della femmina KJ1 a luglio, che aveva aggredito un turista francese a Dro.

La notizia dell’abbattimento ha suscitato forti reazioni, in particolare da parte di associazioni animaliste. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana difesa animali e ambiente, ha definito l’operazione “inaccettabile”, accusando i politici trentini di agire in modo troppo deciso e senza considerare alternative non cruente. Brambilla ha sottolineato che esistono soluzioni, come cassonetti anti-orso, corridoi faunistici e aree protette, che potrebbero prevenire conflitti tra l’orso e le comunità locali, ma che la provincia di Trento non ha mai implementato in modo adeguato.

Brambilla ha anche criticato il fatto che il decreto per l’abbattimento sia stato firmato poco prima della sua attuazione, impedendo alle associazioni di intervenire legalmente. Ha promesso di intraprendere azioni legali per fermare questa pratica.

L’abbattimento dell’orso M91 segna un nuovo capitolo nella lunga controversia sulla gestione degli orsi in Trentino, un tema che divide profondamente la popolazione e le istituzioni locali. Da una parte, c’è chi sostiene l’uso della forza per garantire la sicurezza pubblica, dall’altra, c’è chi chiede una gestione più rispettosa degli animali selvatici e dell’ecosistema.

Cronaca

Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose

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I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.

Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.

Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.

Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.

È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.

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Cronaca

Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.

L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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