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Cronaca

Padova | Controlli antidroga: sospensione licenza e sequestro di sostanza stupefacente

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ADN24

Intensificati i controlli nelle zone ad alta criticità di Padova, con particolare attenzione alla Stazione e a via Tommaseo, nell’ambito di un’operazione coordinata dalla Questura di Padova. Nella serata del 28 novembre, è stata eseguita la sospensione della licenza di un minimarket, situato nel quartiere Arcella, per un periodo di 20 giorni. Il provvedimento è stato adottato a seguito di ripetuti episodi di illegalità legati allo spaccio di droga all’interno del locale e alla presenza di cittadini stranieri irregolari, coinvolti in attività illecite.

Nel corso di un controllo, risalente al 22 novembre, gli agenti hanno identificato otto persone, tutte di nazionalità nigeriana, di cui sei con precedenti per reati legati allo spaccio, immigrazione clandestina e resistenza a pubblico ufficiale. Inoltre, sono stati trovati due individui privi di documenti, risultati irregolari sul territorio e successivamente accompagnati in Questura. I due, un 40enne e un 35enne, sono stati sottoposti a provvedimenti di espulsione e trasferiti in strutture di detenzione per migranti.

Sempre nell’ambito delle attività di contrasto al narcotraffico, il 26 novembre, gli agenti della Squadra Mobile hanno scoperto oltre 40 dosi di marijuana e hashish nascoste in via Tommaseo, pronte per essere vendute. Le pattuglie, impegnate in un servizio di osservazione, hanno individuato i luoghi dove la droga era occultata, sequestrando immediatamente le sostanze.

L’operazione ha continuato con l’arresto di un 29enne nigeriano, arrestato il 27 novembre mentre cedeva una dose di eroina a un giovane in via Tommaseo. Il pusher, con numerosi precedenti per spaccio, è stato arrestato in flagranza di reato e posto a disposizione della Procura per il rito direttissimo. Anche per lui è stato attivato un procedimento di espulsione dal territorio nazionale.

Questi interventi rientrano nell’intensificazione della vigilanza nel contrasto alle attività illecite, con l’obiettivo di garantire la sicurezza e il rispetto delle leggi nelle zone sensibili della città. La sospensione della licenza del minimarket e i sequestri di droga sono solo alcuni dei risultati concreti che dimostrano l’impegno delle forze dell’ordine nel tutelare la comunità e interrompere attività criminali legate al narcotraffico e all’immigrazione irregolare.

Cronaca

Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose

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I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.

Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.

Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.

Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.

È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.

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Cronaca

Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.

L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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