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Cronaca

Lecco | Operazione contro il traffico di droga: 5 arresti e smantellato giro di spaccio

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ADN24

n’operazione condotta dalla Polizia di Stato di Lecco ha portato all’arresto di cinque individui di etnia marocchina, accusati di far parte di un’organizzazione criminale dedita al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione ha avuto luogo il 21 e 22 novembre, dopo una lunga e approfondita indagine che ha messo a nudo le modalità di funzionamento di un giro di narcotraffico che operava tra le province di Lecco e dintorni, coinvolgendo le aree di Lecco, Valmadrera, Civate, Mandello del Lario, Galbiate e Abbadia Lariana.

L’attività investigativa, che ha avuto inizio nel 2023, ha rivelato un’organizzazione ben strutturata che utilizzava una logistica sofisticata e discreta per distribuire cocaina, eroina e hashish. Gli spacciatori operavano principalmente in aree boschive isolate lungo la SS36 e nelle zone limitrofe alle stazioni ferroviarie, nonché nei pressi di Piazza Diaz a Lecco. Le modalità di spaccio si caratterizzavano per la rapidità e la segretezza degli scambi: i clienti, dopo aver preso accordi telefonici con i venditori, si recavano nei punti stabiliti per il “passaggio” di droga, spesso protetti da sentinelle che avvertivano dell’arrivo delle forze dell’ordine o dei clienti.

Un aspetto che ha reso difficile il contrasto al traffico di sostanze è stato il modus operandi degli spacciatori, che si presentavano ai consumatori solo con la quantità di droga richiesta, lasciando il resto nascosto in zone isolate, e utilizzando passamontagna per nascondere la propria identità. La cessione avveniva spesso tramite intermediari, a ulteriore conferma dell’elevata organizzazione del gruppo.

L’indagine ha rivelato anche un comportamento intimidatorio e violento da parte degli spacciatori, che hanno esercitato pressioni fisiche e psicologiche su clienti e membri del gruppo. La violenza era finalizzata a garantire il rispetto delle transazioni e a recuperare il denaro dalle persone dipendenti dalle droghe.

Nel corso delle indagini, che hanno incluso il monitoraggio telefonico e il recupero di sostanze stupefacenti, è stato stimato che il gruppo abbia distribuito oltre 7.000 dosi di droga nel periodo tra il 2022 e il 2024, per un valore commerciale di oltre 240.000 euro. Inoltre, gli spacciatori erano in contatto continuo tra di loro, con oltre 1.000 chiamate annue intercettate.

L’operazione ha portato all’arresto di cinque persone, ma le indagini non si sono concluse con questa fase. Un altro indagato è ancora ricercato e le forze dell’ordine stanno proseguendo gli accertamenti per rintracciarlo. Durante gli arresti, sono stati identificati altri individui senza fissa dimora, che sono stati denunciati per soggiorno illegale. Due di loro sono stati destinatari di misure di espulsione dal territorio nazionale.

Questa operazione rappresenta un importante passo nella lotta contro il traffico di droga nella zona, dimostrando la capacità investigativa della Polizia di Stato e la necessità di operazioni coordinate e strutturate per contrastare fenomeni criminali di questa portata.

Cronaca

Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose

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I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.

Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.

Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.

Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.

È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.

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Cronaca

Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.

L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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