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Cambio al Comando della Guardia di Finanza di Rovigo: avvicendamento tra i Colonnelli Morelli e Sodano

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ADN24

Mercoledì 27 novembre, presso la Caserma “M.A.V.M. Fin. Tullio Olivato” di Borsea, frazione di Rovigo, si è svolta la cerimonia di avvicendamento al Comando delle Fiamme Gialle rodigine, con il passaggio di consegne tra il Colonnello Antonio Morelli e il Colonnello Francesco Sodano. L’evento ha visto la presenza del Comandante Regionale Veneto, Generale di Divisione Riccardo Rapanotti, dei Comandanti dei Reparti polesani e di una rappresentanza di militari in servizio e in congedo.

Il Colonnello Morelli, dopo circa tre anni al vertice della Guardia di Finanza di Rovigo, è stato posto in congedo per il raggiungimento dei limiti di età. Nel suo discorso di commiato, ha espresso sentiti ringraziamenti nei confronti della Superiore Gerarchia e del personale del Corpo, sottolineando come, grazie all’impegno e allo spirito di servizio di tutti, siano stati ottenuti risultati significativi in vari settori operativi.

Il nuovo Comandante Provinciale, Colonnello Francesco Sodano, 51 anni, originario di Catania, arriva a Rovigo dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Vicenza, dove ricopriva il ruolo di Comandante. Laureato in giurisprudenza, scienze della sicurezza economico-finanziaria e scienze politiche, il Colonnello Sodano ha intrapreso la sua carriera nel 1995 e ha ricoperto diversi incarichi operativi e di comando in varie città italiane, tra cui Roma, Palermo, Cittadella, Belluno e Trento.

Nel suo discorso di insediamento, il Colonnello Sodano ha sottolineato l’intento di proseguire l’operato del suo predecessore, con l’obiettivo di garantire la legalità e la sicurezza economica della provincia di Rovigo, in piena collaborazione con le altre istituzioni locali e mirando a contrastare ogni forma di illegalità economico-finanziaria.

Infine, il Generale Rapanotti ha espresso un sincero ringraziamento al Colonnello Morelli per il lavoro svolto, evidenziando i risultati ottenuti grazie alla sua guida e confermando al Colonnello Sodano gli auguri di un buon lavoro, con la speranza di proseguire sulla strada del successo e dell’eccellenza del Corpo.

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Scuola, Valditara “Guardare indietro per costruire un futuro solido”

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MILANO (ITALPRESS) – “Il segreto è guardare indietro per andare verso il futuro: e se non abbiamo la consapevolezza di chi siamo, da dove veniamo, quali sono i valori elaborati dalla civiltà occidentale non potremo costruirci un futuro solido, rischiamo il porto delle nebbie. Noi abbiamo investito risorse importanti nella digitalizzazione, nell’intelligenza artificiale, nel 2023 abbiamo approvato le nuove linee guida sulle materie Stem. Ma in una società dove l’intelligenza artificiale sta diventando così centrale, se non si ha la consapevolezza dei grandi valori dell’umanesimo rischiamo l’anonimizzazione: non sarà certo il robot a ispirare le grandi scelte strategiche e la convivenza tra le persone”. Così il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ai microfoni di Radio Libertà, parlando delle recenti indicazioni sui programmi scolastici.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Morto a 78 anni David Lynch, regista visionario

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ROMA (ITALPRESS) – E’ morto all’età di 78 anni il regista e sceneggiatore David Lynch. La notizia è riportata dalla rivista Variety che cita un post Facebook della famiglia: “”C’è un grande buco nel mondo ora che non è più con noi. Ma, come diceva lui, ‘Tieni d’occhio la ciambella e non il bucò”. Lynch rivelò nel 2024 che gli era stato diagnosticato un enfisema dopo una vita passata a fumare, e che probabilmente non sarebbe più stato in grado di uscire di casa per dirigere.
Nato a Missoula, nel Montana, il 20 gennaio del 1946, David Keith Lynch è stato uno dei registi tra i più acclamati, importanti e influenti del suo tempo. Con il suo stile visionario, Lynch aveva rivoluzionato il linguaggio del cinema e della televisione. Nei suoi lavori si fondono elementi di horror, film noir, giallo e surrealismo tessendo racconti non dissimili da quelli di Luis Buñuel, che procedevano con una logica impenetrabile. Nato come pittore, le sue opere sono esposte in musei e gallerie d’arte come il Museum of Modern Art di New York e la Pennsylvania Academy of the Fine Arts di Filadelfia. Successivamente entra nel mondo del cinema divenendo regista, sceneggiatore e produttore, spesso anche nel ruolo di montatore, scenografo, progettista del suono e attore nei suoi stessi film. Tra le pellicole più famose “The Elephant Man”, “Velluto blu” e “Mulholland Drive”, per le quali ricevette la nomination al Premio Oscar per la regia, e “Cuore selvaggio”. Lynch ha anche ricevutio il Leone d’oro alla carriera durante la 63ma Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, per “Inland Empire – L’impero della mente” nella sezione fuori concorso. Nei primi anni Novanta fu la principale mente creativa della serie “I segreti di Twin Peaks”, divenuto un fenomeno culturale dall’enorme impatto mediatico. Nell’ottobre del 2019 venne premiato con l’Oscar alla carriera. Lynch è stato sposato quattro volte: con Peggy Lentz, da cui ha avuto una figlia, con Mary Fisk, dalla quale ha avuto un figlio, con Mary Sweeney, anche con lei ha avuto un figlio, e con Emily Stofle con la quale ha avuto una figlia.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-

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Sicurezza, Piantedosi “Preoccupa aggressività dei manifestanti”

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ROMA (ITALPRESS) – “La preoccupazione dev’essere uno dei principali fondamenti del lavoro che faccio. Devo dire che si fonda anche, non solo adesso, su questa vicenda della tragedia che ha riguardato il giovane Ramy, ma anche tutte le altre rivendicazioni che avevano preceduto un pò le manifestazioni di piazza degli scorsi mesi, dove al variare delle motivazioni si era registrato comunque una tendenza dei manifestanti a essere molto aggressivi soprattutto nei confronti delle forze di polizia. Quindi questo è sicuramente un elemento di preoccupazione”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ospite di “Dritto e Rovescio” su Retequattro.
I 273 agenti feriti nelle manifestazioni del 2024, per il ministro “sono numeri di un certo significato, soprattutto se messi in relazione al numero che riguarda la crescita complessiva di circa il 10% delle manifestazioni che si sono svolte nel 2024. Mi piace e mi consente di sottolineare che questo è un dato che contraddice anche alcune cose che si erano dette in passato, che questo Governo fosse in qualche modo portato a comprimere la libertà di manifestazione del pensiero. Noi segnaliamo invece una decrescita del numero in percentuale delle manifestazioni che fanno rilevare una certa criticità – ha concluso Piantedosi – Quindi vuol dire che a minore criticità si è registrato un aumento in percentuale di casi in cui si è visto le forze dell’ordine come obiettivo prioritario dei manifestanti”.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-

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