Attualità
Pnrr, dalla Commissione Ue via libera alla sesta rata da 8,7 miliardi
ROMA (ITALPRESS) – La Commissione europea ha formalmente adottato la valutazione positiva sul conseguimento dei trentanove obiettivi connessi al pagamento della sesta rata del PNRR italiano, pari a 8,7 miliardi di euro. Lo rende noto la Presidenza del Consiglio.
“Con il pagamento della rata, previsto entro la fine del 2024 al termine del consueto iter procedurale, l’Italia – il primo Stato membro dell’Unione europea a ricevere la valutazione positiva sulla sesta rata – si conferma anche la Nazione che ha ricevuto l’importo maggiore di finanziamento, che raggiungerà 122 miliardi di euro, corrispondente al 63% della dotazione complessiva del PNRR, pari a 194,4 miliardi di euro”, sottolinea Palazzo Chigi.
“L’approvazione del pagamento della sesta rata del PNRR – dichiara il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni – certifica il primato europeo dell’Italia, a conferma del positivo lavoro del Governo, in costruttiva collaborazione con la Commissione europea, le amministrazioni titolari degli interventi e gli enti territoriali. Questo risultato, unitamente alla presentazione della richiesta di pagamento della settima rata, prevista nelle prossime settimane, dimostra che l’attuazione del Piano procede nei tempi previsti e nel rispetto di tutti gli obiettivi concordati a livello europeo, unici parametri di valutazione oggettivi dello stato di avanzamento del PNRR”.
Tra i trentanove obiettivi connessi all’approvazione del pagamento della sesta rata, distinti in ventitrè milestone e sedici target, figurano investimenti strategici e importanti riforme, fra cui le misure volte alla riduzione dei ritardi di pagamento da parte della pubblica amministrazione, l’entrata in vigore della legge quadro dedicata alle persone con disabilità, i provvedimenti normativi in favore degli anziani non autosufficienti, le azioni per prevenire e contrastare lavoro sommerso, sfruttamento dei lavoratori e altre forme di lavoro irregolare, nonchè la definizione di uno standard nazionale per la professione di guida turistica.
Rispetto alle misure attuate con la sesta rata, assume una particolare rilevanza il target relativo alla giustizia amministrativa, dove sono stati conseguiti livelli di smaltimento degli arretrati notevolmente superiori agli obiettivi fissati dal Piano, sia per quanto riguarda il Consiglio di Stato che per i Tribunali Amministrativi Regionali. Nello specifico, per il Consiglio di Stato è stato pressochè azzerato il totale dell’arretrato, pari al 99% dei 24.010 ricorsi pendenti al 31 dicembre 2019, a fronte di un target fissato al 35%. Per i TAR di Milano, Venezia, Roma, Napoli, Salerno, Palermo e Catania, invece, la riduzione dell’arretrato è stata superiore al 95% delle 109.029 cause pendenti al 31 dicembre 2019, rispetto al 25% previsto dal Piano.
Allo stesso tempo, unitamente alle misure adottate per il potenziamento dell’Ufficio per il Processo e per l’efficientamento della giustizia amministrativa, sono stati conseguiti importanti obiettivi connessi al rafforzamento della dotazione organica dei tribunali penali, civili e amministrativi, obiettivi strategici per il proseguimento dell’azione di modernizzazione e di efficientamento delle istituzioni.
Tra gli obiettivi raggiunti con la sesta rata figurano investimenti volti alla realizzazione di nuove infrastrutture per il trasporto del gas (Linea Adriatica), al potenziamento dei collegamenti ferroviari del Mezzogiorno e del centro Italia, ai crediti d’imposta per la transizione ecologica 4.0 e all’attivazione della misura per la transizione ecologica 5.0, al rinnovo della flotta per il Comando nazionale dei Vigili del Fuoco, alla digitalizzazione dei parchi nazionali, alla cantierizzazione delle opere per nuovi impianti sportivi nelle scuole, alla tutela e alla valorizzazione delle foreste urbane e periurbane, alla transizione ecologica con l’implementazione degli impianti per la produzione di energia elettrica nei settori agricolo e agroindustriale (agrisolare), alla bonifica delle discariche abusive con l’annullamento delle procedure di infrazione, all’istituzione del polo del turismo digitale (Digital Tourism Hub) e alla formazione delle competenze tecniche, digitali e manageriali dei professionisti del sistema sanitario nazionale.
Di particolare importanza, nell’ambito dell’azione del Governo finalizzata al presidio di legalità e trasparenza sull’attuazione del Piano, il conseguimento del target collegato alla digitalizzazione della Guardia di Finanza, finalizzato alla riorganizzazione e all’ammodernamento delle banche dati.
“Si tratta – prosegue il presidente del Consiglio dei Ministri – di importanti riforme e investimenti, prioritari per la riduzione dei divari territoriali, per la transizione ecologica e digitale, per l’autonomia energetica e per la crescita economica e sociale dell’Italia, obiettivi strategici per la cui realizzazione il Governo sta lavorando alacremente sin dal giorno del suo insediamento e continuerà a farlo, con lo stesso spirito e la stessa determinazione, nell’interesse dei cittadini, del tessuto produttivo, della Nazione tutta. Ringrazio il Ministro, Raffaele Fitto – conclude il Presidente Meloni – per il grande lavoro svolto in questi anni nell’attuazione del PNRR, che ha consentito all’Italia di essere la prima Nazione in Europa per numero di obiettivi raggiunti, per risorse complessive ricevute e per richieste di pagamento formalizzate”.
– Foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).
Attualità
Lavoro, Meloni “Numeri positivi ma possiamo fare ancora di più”
“Secondo i dati diffusi oggi dall’Istat, a gennaio 2025 il numero di occupati in Italia ha raggiunto quota 24 milioni 222mila. Il tasso di occupazione cresce al 62,8%. Su base annua, l’occupazione aumenta del 2,2%, con 513mila occupati in più. Numeri importanti, che confermano la crescita dell’occupazione e il buon andamento del mercato del lavoro. Ma sappiamo che possiamo e dobbiamo fare ancora di più”. Lo scrive su X il presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
“Proseguiremo con determinazione su questa strada, per consolidare la crescita e rafforzare la competitività dell’Italia”, prosegue.
– Foto IPA Agency –
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Attualità
La Russa “Ancora ombre inaccettabili sulla morte di Nicola Calipari”
“Esattamente vent’anni fa, il 4 marzo del 2005, a Bagdhad, durante l’operazione di liberazione della giornalista Giuliana Sgrena, perdeva la vita un valoroso e coraggioso uomo dello Stato: il dottor Nicola Calipari.
Voglio ricordarlo oggi, in quest’Aula, sia perchè era un prezioso esempio di integrità e di impegno al servizio della Patria, sia per la generosità del suo sacrificio”. Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa, parlando nell’Aula di Palazzo Madama.
“Nato a Reggio Calabria il 23 giugno del 1953, dopo una brillante carriera nella Polizia di Stato, Nicola Calipari era entrato nel SISMI nell’agosto del 2002 – prosegue La Russa -. Era stato responsabile dei Servizi nei territori iracheni era stato coinvolto in molte delicate operazioni, distinguendosi sempre per intelligenza, professionalità, profondo senso del dovere.
Nel 2004 aveva avuto un ruolo fondamentale nella liberazione delle operatrici umanitarie italiane Simona Pari e Simona Torretta. Anche la liberazione della giornalista Giuliana Sgrena era stato un importante successo ottenuto grazie al suo acume e alle sue doti di mediatore”.
“Vi sono ancora troppe inaccettabili ombre sulle circostanze che hanno portato alla sua morte, ma non vi è dubbio alcuno però sull’eccezionale eroismo che Nicola Calipari ha dimostrato facendo scudo con il proprio corpo a Giuliana Sgrena e salvandole la vita – conclude La Russa -. Oggi, rendendo onore al coraggio di Nicola Calipari e al suo sacrificio, voglio rinnovare la vicinanza mia personale e di tutto il Senato all’ex senatrice Rosa Maria Villecco, ai familiari ed ai colleghi del dottor Nicola Calipari. Invito l’aula a ricordarlo osservando un minuto di silenzio”.
– Foto IPA Agency –
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Attualità
Trump sospende gli aiuti militari all’Ucraina
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha deciso di sospendere gli aiuti militari americani all’Ucraina dopo l’accesa discussione di venerdì scorso nello Studio Ovale con il leader ucraino Volodymyr Zelensky: a riferirlo un funzionario della Casa Bianca alla CNN. Lo stop agli aiuti militari, che non riguarda le truppe che si trovano già sul territorio, resterà in vigore finchè “Zelensky non avrà dimostrato la volontà di cercare colloqui di pace”.
“Il presidente è stato chiaro nel dire che è concentrato sulla pace – ha evidenziato il funzionario -. Abbiamo bisogno che anche i nostri partner si impegnino per raggiungere questo obiettivo. Stiamo sospendendo e rivedendo i nostri aiuti per assicurarci che contribuiscano a una soluzione”.
– foto: Ipa Agency –
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