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Cronaca

Pesaro e Urbino | Scoperta frode sul Reddito di Cittadinanza: 37 indagati per danno di oltre 200.000 euro

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ADN24

Le indagini condotte dai Reparti della Guardia di Finanza di Pesaro e Urbino hanno portato alla luce un’ampia rete di indebiti percettori del Reddito di Cittadinanza. Nel corso di quest’anno, sono stati identificati e deferiti alle Autorità Giudiziarie 37 soggetti che avevano fraudolentemente beneficiato della misura di sostegno economico, per un importo complessivo superiore ai 200.000 euro. Grazie a un attento lavoro di controllo e verifica, è stato inoltre possibile evitare l’erogazione di ulteriori 46.000 euro di sussidi indebitamente richiesti.

L’attività investigativa, realizzata in collaborazione con l’INPS, ha riguardato diversi comuni della provincia e si è concentrata sulla verifica delle dichiarazioni presentate dai beneficiari. L’analisi dei dati ha rivelato numerose irregolarità nelle domande per l’accesso al Reddito di Cittadinanza, tra cui la mancata segnalazione di condanne penali o di condizione di detenzione da parte dei beneficiari o dei loro familiari, la falsa dichiarazione di residenza e la sottrazione di redditi da familiari conviventi per ottenere il beneficio economico.

Altri espedienti rilevati durante le indagini includevano l’inserimento di componenti non appartenenti al nucleo familiare per aumentare l’importo del sussidio, e la falsificazione di contratti di locazione per giustificare la residenza. In alcuni casi, i beneficiari hanno omesso di dichiarare redditi derivanti da patrimoni immobiliari, vincite ai giochi o assegni per il mantenimento dei figli.

L’operazione ha evidenziato l’impegno continuo della Guardia di Finanza nella tutela della spesa pubblica, in particolare per quanto riguarda le misure di assistenza sociale. Le frodi sui sussidi, infatti, non solo sottraggono risorse destinate a chi ne ha veramente bisogno, ma minano anche la coesione sociale, creando disuguaglianze tra cittadini che rispettano le normative e chi invece approfitta del sistema.

Il contrasto alla frode nelle prestazioni assistenziali è fondamentale per garantire che le risorse pubbliche vengano utilizzate correttamente e arrivino a chi davvero ne ha diritto. La Guardia di Finanza, con le sue attività di controllo, dimostra di voler proteggere l’integrità del sistema previdenziale e assistenziale, contribuendo così a un’efficace gestione delle risorse pubbliche.

Cronaca

Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose

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I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.

Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.

Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.

Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.

È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.

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Cronaca

Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.

L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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