Attualità
Le dimore storiche del Lazio per due weekend aperte al pubblico
ROMA (ITALPRESS) – Sono in arrivo due weekend per scoprire le bellezze del territorio laziale. La Regione Lazio, insieme a Lazio Innova, infatti, ha presentato oggi l’apertura straordinaria e gratuita delle Dimore Storiche. L’iniziativa verrà organizzata nel corso dei due prossimi fine settimana che permetteranno a turisti e cittadini di scoprire il patrimonio culturale e artistico del territorio laziale e di immergersi nella bellezza e nella storia dei luoghi che hanno segnato la cultura e l’identità della regione. In occasione della presentazione ha preso parte l’assessore alla Cultura, alle Pari opportunità, alle Politiche giovanili e della Famiglia, al Servizio civile della Regione Lazio, Simona Renata Baldassarre, insieme al Direttore Regionale della Cultura, Luca Fegatelli.
“E’ un’occasione importante”, ha detto Baldassare che paragonando ogni luogo a un tesoro ha spiegato che la Regione Lazio “è uno scrigno da scoprire ed è un museo a cielo aperto. Dimore, ville, giardini, parchi, complessi monumentali sono dei tesori nascosti e spesso non conosciuti, quindi sta a noi valorizzarli”.
“Questo è quello che cerchiamo di fare anche in queste giornate – ha continuato -. E’ un modo per far sviluppare il turismo di prossimità perchè anche i romani non conoscono tante bellissime dimore sparse nel Lazio – e inoltre – arriveranno i pellegrini. Dobbiamo attivare anche un turismo internazionale. Non un turismo mordi e fuggi, ma che apprezza i valori”.
Una valorizzazione che viene attivata “con eventi come questo, ricordando economia e lavoro ma anche cultura, perchè le dimore parlano della nostra storia, delle nostre radici rappresentano genialità e genuinità del territorio. Ci parlano di passato, ci raccontano il presente e ci proiettano verso il futuro perchè saranno sempre lì ed è per questo che teniamo a valorizzarle”.
Sabato 30 novembre e domenica 1° dicembre prima e poi nel weekend del 14 e 15 dicembre, 83 dimore storiche del Lazio apriranno le porte a cittadini, famiglie, studenti e turisti. Un’occasione unica per conoscere e scoprire il fascino di un patrimonio culturale che spazia tra castelli, ville, palazzi nobiliari, parchi, siti archeologici e giardini di rilevanza storica e architettonica. L’apertura straordinaria include alcune delle più affascinanti strutture del Lazio e beni riconosciuti Patrimonio Unesco, come Villa Adriana e Villa D’Este, ma anche numerosi “gioielli” meno conosciuti del nostro territorio, normalmente inaccessibili al pubblico. La Rete regionale delle dimore si è recentemente arricchita con il Palazzo Mazzenga di Alvito e il Monacato di Villa Eucheria e Criptoportico di Castrocielo, entrambi in provincia di Frosinone, e con il Palazzo Comunale di Vetralla, in provincia di Viterbo. Il numero totale delle dimore iscritte alla Rete regionale del Lazio sale così a 202, tra siti pubblici e privati.
“Tenevamo a questo per dare la possibilità di ampliare la rete” ha detto l’assessore rispetto alla decisione di lasciare aperto tutto l’anno il bando per entrare nell’elenco dei beni da valorizzare, così da poter richiedere il finanziamento e l’intervento della Regione.
Infine, sul volume presentato oggi insieme all’iniziativa e che riassume tutti i siti coinvolti ha concluso: “E’ un gioiellino. Ogni pagina racconta un pezzo di storia, ha un valore. Non è un libro da mettere negli scaffali impolverati, ma da tenere sui tavolini o agli ingressi delle dimore, da diffondere e da mettere anche in uno zaino per una gita fuori porta con l’intenzione di andare alla scoperta di tesori nascosti. Andremo avanti con il bando per sostenere e fare le dimore più belle”.
La Rete regionale delle dimore, ville, complessi architettonici, parchi e giardini di valore storico e storico-artistico della Regione Lazio è stata istituita della Legge Regionale n. 8 del 2016. Include beni e siti dichiarati di interesse culturale o pubblico ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice es beni culturali e del paesaggio).
“Tendiamo a valorizzare al massimo il territorio – ha affermato Fegatelli -. La legge ha una funzione sia culturale che turistica e nel tempo ha previsto due linee di azione, una che tende a valorizzare il bene in termini di utilizzo e una che prevede di fare interventi di valorizzazione. Per il prossimo anno abbiamo previsto un ulteriore intervento che possa affiancarsi a quello realizzato a fine 2023”.
Fegatelli ha poi illustrato i materiali informativi e promozionali scaricabili a corredo dell’iniziativa: l’App della rete delle dimore storiche, il catalogo della Rete delle Dimore Storiche del Lazio 2024 – menzionato dalla Baldassarre – e il calendario delle Dimore Storiche del Lazio 2025. E’ inoltre presente un sito dedicato nel quale poter reperire informazioni sulle singole dimore e conoscere le relative attività.
In vista delle prossime giornate di aperture straordinarie, Regione Lazio e Lazio Innova hanno deciso di lanciare anche per quest’anno un concorso per il miglior allestimento natalizio. Per il vincitore è previsto un premio di 5mila euro da investire nella dimora. L’allestimento proposto dovrà rappresentare la tradizione storica, culturale e artistica del territorio, nel segno del carattere di continuità attraverso le generazioni, di cui la Rete delle Dimore Storiche è a sua volta espressione. Verranno premiati l’atmosfera, l’originalità, il messaggio, l’uso dei materiali e tecniche artigianali. Il premio dovrà essere utilizzato per interventi di miglioramento dell’immagine e della fruibilità della dimora.
– foto xl5/Italpress –
(ITALPRESS).
Attualità
Lavoro, Meloni “Numeri positivi ma possiamo fare ancora di più”
“Secondo i dati diffusi oggi dall’Istat, a gennaio 2025 il numero di occupati in Italia ha raggiunto quota 24 milioni 222mila. Il tasso di occupazione cresce al 62,8%. Su base annua, l’occupazione aumenta del 2,2%, con 513mila occupati in più. Numeri importanti, che confermano la crescita dell’occupazione e il buon andamento del mercato del lavoro. Ma sappiamo che possiamo e dobbiamo fare ancora di più”. Lo scrive su X il presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
“Proseguiremo con determinazione su questa strada, per consolidare la crescita e rafforzare la competitività dell’Italia”, prosegue.
– Foto IPA Agency –
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Attualità
La Russa “Ancora ombre inaccettabili sulla morte di Nicola Calipari”
“Esattamente vent’anni fa, il 4 marzo del 2005, a Bagdhad, durante l’operazione di liberazione della giornalista Giuliana Sgrena, perdeva la vita un valoroso e coraggioso uomo dello Stato: il dottor Nicola Calipari.
Voglio ricordarlo oggi, in quest’Aula, sia perchè era un prezioso esempio di integrità e di impegno al servizio della Patria, sia per la generosità del suo sacrificio”. Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa, parlando nell’Aula di Palazzo Madama.
“Nato a Reggio Calabria il 23 giugno del 1953, dopo una brillante carriera nella Polizia di Stato, Nicola Calipari era entrato nel SISMI nell’agosto del 2002 – prosegue La Russa -. Era stato responsabile dei Servizi nei territori iracheni era stato coinvolto in molte delicate operazioni, distinguendosi sempre per intelligenza, professionalità, profondo senso del dovere.
Nel 2004 aveva avuto un ruolo fondamentale nella liberazione delle operatrici umanitarie italiane Simona Pari e Simona Torretta. Anche la liberazione della giornalista Giuliana Sgrena era stato un importante successo ottenuto grazie al suo acume e alle sue doti di mediatore”.
“Vi sono ancora troppe inaccettabili ombre sulle circostanze che hanno portato alla sua morte, ma non vi è dubbio alcuno però sull’eccezionale eroismo che Nicola Calipari ha dimostrato facendo scudo con il proprio corpo a Giuliana Sgrena e salvandole la vita – conclude La Russa -. Oggi, rendendo onore al coraggio di Nicola Calipari e al suo sacrificio, voglio rinnovare la vicinanza mia personale e di tutto il Senato all’ex senatrice Rosa Maria Villecco, ai familiari ed ai colleghi del dottor Nicola Calipari. Invito l’aula a ricordarlo osservando un minuto di silenzio”.
– Foto IPA Agency –
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Attualità
Trump sospende gli aiuti militari all’Ucraina
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha deciso di sospendere gli aiuti militari americani all’Ucraina dopo l’accesa discussione di venerdì scorso nello Studio Ovale con il leader ucraino Volodymyr Zelensky: a riferirlo un funzionario della Casa Bianca alla CNN. Lo stop agli aiuti militari, che non riguarda le truppe che si trovano già sul territorio, resterà in vigore finchè “Zelensky non avrà dimostrato la volontà di cercare colloqui di pace”.
“Il presidente è stato chiaro nel dire che è concentrato sulla pace – ha evidenziato il funzionario -. Abbiamo bisogno che anche i nostri partner si impegnino per raggiungere questo obiettivo. Stiamo sospendendo e rivedendo i nostri aiuti per assicurarci che contribuiscano a una soluzione”.
– foto: Ipa Agency –
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