Cronaca
Arezzo | Fuga e arresto: rintracciato un fuggitivo con un passato criminale
Nella scorsa settimana, la Squadra Mobile della Questura di Arezzo, sotto la direzione del Dott. Davide Comito, ha concluso con successo le indagini su un pericoloso episodio di resistenza a pubblico ufficiale. Gli agenti della Polizia di Stato avevano effettuato, nell’ambito dei servizi di controllo intensificati per il pattugliamento dei distretti orafi, un controllo su un veicolo sospetto che stava percorrendo la carreggiata in maniera irregolare.
Quando gli operatori hanno intimato l’alt, il conducente del veicolo, invece di fermarsi, ha accelerato improvvisamente, dando inizio a un inseguimento. Durante la fuga, il conducente ha messo a rischio l’incolumità dei presenti con manovre pericolose, riuscendo infine a uscire di strada dopo aver abbattuto un cartello della segnaletica, per fermarsi in un campo. L’uomo, però, è riuscito a scappare a piedi, scomparendo tra i campi circostanti.
Nonostante un immediato intervento delle forze dell’ordine, comprese le operazioni della Polizia Scientifica e della Squadra Mobile, le ricerche sul territorio non hanno dato esito positivo subito. Tuttavia, grazie a un’attenta attività investigativa e a elementi rinvenuti all’interno dell’automobile, gli investigatori sono riusciti a identificare il fuggitivo: un uomo di 35 anni, di nazionalità albanese, già noto alle forze dell’ordine.
L’individuo, che aveva precedenti penali per omicidio volontario e porto abusivo di arma da taglio, si trovava attualmente sotto il regime della “messa alla prova” dopo aver scontato una pena detentiva. La notte dell’inseguimento, però, l’uomo aveva violato le prescrizioni del giudice di sorveglianza, risultando assente dal suo domicilio e facendo uso di alcol e sostanze stupefacenti.
Dopo essere stato rintracciato, l’uomo è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento dei beni dello Stato, e segnalato al Tribunale di Sorveglianza per la violazione delle condizioni imposte. Di conseguenza, è stata disposta la revoca del regime della “messa alla prova” e l’emanazione di un ordine di carcerazione per il suo ritorno in istituto penitenziario.
L’individuo è stato successivamente arrestato dalla Squadra Mobile nella provincia di Arezzo e trasferito presso il carcere di Firenze, dove dovrà scontare la pena residua. Il suo caso, come per ogni indagato, resta soggetto al principio di presunzione di innocenza fino al definitivo accertamento di colpevolezza.
Questa operazione dimostra l’efficacia del lavoro investigativo delle forze dell’ordine e il continuo impegno nel monitorare i trasgressori delle normative, garantendo la sicurezza e il rispetto della legge.
Cronaca
Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose
I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.
Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.
Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.
Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.
È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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