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Attualità

Al via la nuova campagna della Confederazione Parkinson Italia

ADN24

MILANO (ITALPRESS) – Oggi in Italia ci sono almeno 300 mila Parkinson, al plurale, uno per ciascun paziente. Infatti, accanto al tremore, che è di gran lunga il sintomo più conosciuto, ne esistono altri – oltre 40 – che si combinano tra di loro in modo e con intensità differente in ogni persona. Ne possono risentire così anche l’umore, il sonno e la digestione, ma in tutti i casi emerge un punto fermo: la voglia di reagire alla malattia. Così al centro della nuova campagna istituzionale della Confederazione Parkinson Italia – lanciata in occasione della Giornata Nazionale (30 novembre) con il supporto non condizionante di Zambon – ci sono Carla che si dedica all’arrampicata sportiva e Paolo che ha imparato a volare ovunque con il suo simulatore, mentre Valentina è diventata mamma e Massimiliano diffonde musica e idee nuove alla radio. Sono alcune delle storie vere di reazione di pazienti che testimoniamo come il Parkinson sia “Una malattia che è cento malattie” e che ispirano la campagna, i soggetti pubblicitari e lo spot sociale che andrà in onda nel 2025 con le voci di Claudio Bisio e Lella Costa.
La maggior parte delle persone sottovaluta la complessità del Parkinson e lo etichetta come “malattia del tremore”: una semplificazione che la nuova campagna punta a sfatare. “Ancora oggi c’è molta confusione sul Parkinson e si pensa che le sue uniche conseguenze siano i tremori, i problemi di movimento e di equilibrio. False convinzioni con cui io stesso mi sono scontrato quando – dopo la diagnosi – ho sperimentato le tante e diverse manifestazioni della malattia. Eppure, in questa molteplicità di situazioni c’è un minimo comune denominatore: la voglia di reagire e di perseguire i propri obiettivi di vita e le proprie passioni. Da qui – commenta Giangi Milesi, Presidente Confederazione Parkinson Italia – la scelta di dar vita a una campagna istituzionale che grazie al racconto di storie vere di reazione possa rivelare i tanti, diversi volti del Parkinson e sfatare così i luoghi comuni che lo caratterizzano”.
Il Parkinson è la malattia neurodegenerativa a più rapida crescita, con una prevalenza che è raddoppiata negli ultimi 25 anni e caratterizzata da una molteplicità di sintomi che rendono difficile la sua gestione. “Ad oggi la comunità medica identifica molteplici sintomi del Parkinson, che spaziano dalla rigidità muscolare, alla lentezza e al tremore a riposo fino agli effetti sull’umore, sul sonno, sulla digestione, sulla pelle e sull’olfatto. Una complessità di manifestazioni che rende difficile la diagnosi e la gestione quotidiana della malattia. Come medici – afferma Paolo Calabresi, Ordinario di Neurologia, Università Cattolica e direttore della UOC Neurologia al Policlinico Universitario A. Gemelli Irccs – siamo dunque chiamati ad aiutare le persone con Parkinson a trovare la chiave giusta per poter affrontare al meglio la propria situazione. In questo senso è molto importante che i pazienti continuino a coltivare le proprie passioni e le proprie relazioni: ciò, infatti, può contribuire ad andare oltre gli ostacoli della malattia e a mantenere un atteggiamento attivo e positivo verso il futuro”.
Le testimonianze di reazione di Carla, Paolo, Valentina e Massimiliano sono immortalate nelle fotografie di Giovanni Diffidenti e sono protagoniste dei soggetti pubblicitari e dello spot sociale con le voci di Claudio Bisio e Lella Costa che andrà in onda nel 2025. La campagna della Confederazione Parkinson Italia è stata sviluppata dai creativi Roberto Caselli, che convive lui stesso con il Parkinson da 16 anni, e da Elisa Roncoroni: “C’è Carla che sfida i limiti dell’altezza e del Parkinson con l’arrampicata sportiva, mentre Paolo usa il simulatore di volo per librarsi sempre più in alto. Valentina si accarezza la pancia durante la maternità, mentre Massimiliano guarda dritto negli occhi, senza paura, la malattia. Per portare alla luce i veri, molteplici volti del Parkinson e sfatare i falsi miti che lo accompagnano abbiamo scelto di concentrarci su ciò che li accomuna tutti. Ci siamo dunque focalizzati su storie vere di coraggio e di reazione dei pazienti per mostrare la vera natura della malattia e restituirne la complessità”.
L’impatto del Parkinson sulla qualità di vita è in costante aumento: infatti, si stima che l’indicatore della gravità globale di malattia (DALY, Disability-Adjusted Life Years) sia cresciuto dell’81% in soli 20 anni, numeri destinati ulteriormente ad aumentare a causa del progressivo invecchiamento della popolazione. “Le malattie neurodegenerative come il Parkinson sono al centro dell’impegno di Zambon per migliorare la qualità di vita di chi è costretto a conviverci. In questo senso – dichiara Rossella Balsamo, Medical Affairs & Regulatory Zambon Italia e Svizzera – si inserisce il nostro lavoro a fianco delle associazioni pazienti per identificare strumenti e servizi in grado di alleviare l’impatto delle malattie. Siamo quindi molto orgogliosi di supportare la Confederazione Parkinson Italia in questa campagna istituzionale che, facendo chiarezza sui veri volti del Parkinson, restituisce il reale impatto della patologia”.
-foto ufficio stampa Omnicom (credits Giovanni Diffidenti)-
(ITALPRESS).

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Lavoro, Meloni “Numeri positivi ma possiamo fare ancora di più”

“Secondo i dati diffusi oggi dall’Istat, a gennaio 2025 il numero di occupati in Italia ha raggiunto quota 24 milioni 222mila. Il tasso di occupazione cresce al 62,8%. Su base annua, l’occupazione aumenta del 2,2%, con 513mila occupati in più. Numeri importanti, che confermano la crescita dell’occupazione e il buon andamento del mercato del lavoro. Ma sappiamo che possiamo e dobbiamo fare ancora di più”. Lo scrive su X il presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
“Proseguiremo con determinazione su questa strada, per consolidare la crescita e rafforzare la competitività dell’Italia”, prosegue.

– Foto IPA Agency –

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La Russa “Ancora ombre inaccettabili sulla morte di Nicola Calipari”

“Esattamente vent’anni fa, il 4 marzo del 2005, a Bagdhad, durante l’operazione di liberazione della giornalista Giuliana Sgrena, perdeva la vita un valoroso e coraggioso uomo dello Stato: il dottor Nicola Calipari.
Voglio ricordarlo oggi, in quest’Aula, sia perchè era un prezioso esempio di integrità e di impegno al servizio della Patria, sia per la generosità del suo sacrificio”. Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa, parlando nell’Aula di Palazzo Madama.
“Nato a Reggio Calabria il 23 giugno del 1953, dopo una brillante carriera nella Polizia di Stato, Nicola Calipari era entrato nel SISMI nell’agosto del 2002 – prosegue La Russa -. Era stato responsabile dei Servizi nei territori iracheni era stato coinvolto in molte delicate operazioni, distinguendosi sempre per intelligenza, professionalità, profondo senso del dovere.

Nel 2004 aveva avuto un ruolo fondamentale nella liberazione delle operatrici umanitarie italiane Simona Pari e Simona Torretta. Anche la liberazione della giornalista Giuliana Sgrena era stato un importante successo ottenuto grazie al suo acume e alle sue doti di mediatore”.
“Vi sono ancora troppe inaccettabili ombre sulle circostanze che hanno portato alla sua morte, ma non vi è dubbio alcuno però sull’eccezionale eroismo che Nicola Calipari ha dimostrato facendo scudo con il proprio corpo a Giuliana Sgrena e salvandole la vita – conclude La Russa -. Oggi, rendendo onore al coraggio di Nicola Calipari e al suo sacrificio, voglio rinnovare la vicinanza mia personale e di tutto il Senato all’ex senatrice Rosa Maria Villecco, ai familiari ed ai colleghi del dottor Nicola Calipari. Invito l’aula a ricordarlo osservando un minuto di silenzio”.

– Foto IPA Agency –

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Trump sospende gli aiuti militari all’Ucraina

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha deciso di sospendere gli aiuti militari americani all’Ucraina dopo l’accesa discussione di venerdì scorso nello Studio Ovale con il leader ucraino Volodymyr Zelensky: a riferirlo un funzionario della Casa Bianca alla CNN. Lo stop agli aiuti militari, che non riguarda le truppe che si trovano già sul territorio, resterà in vigore finchè “Zelensky non avrà dimostrato la volontà di cercare colloqui di pace”.

“Il presidente è stato chiaro nel dire che è concentrato sulla pace – ha evidenziato il funzionario -. Abbiamo bisogno che anche i nostri partner si impegnino per raggiungere questo obiettivo. Stiamo sospendendo e rivedendo i nostri aiuti per assicurarci che contribuiscano a una soluzione”.

– foto: Ipa Agency –

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