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Cronaca

Varese | Giornata contro la Violenza sulle Donne: il camper della Polizia in Piazza del Podestà

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ADN24

In occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, il 25 novembre, la Polizia di Stato di Varese sarà protagonista di una giornata di sensibilizzazione con il camper della Questura, posizionato in Piazza del Podestà. L’iniziativa rientra nella campagna “QUESTO NON È AMORE”, un’azione di sensibilizzazione dedicata alla lotta contro la violenza di genere e a sostenere le vittime.

Durante l’evento, gli agenti della Divisione Anticrimine e delle Volanti della Questura saranno a disposizione della cittadinanza per fornire informazioni su come riconoscere e contrastare il fenomeno della violenza contro le donne. Saranno distribuiti materiali informativi, contenenti consigli utili e contatti diretti per le persone che necessitano di supporto o vogliono segnalare situazioni di abuso.

La campagna vedrà anche la partecipazione dei giovani coinvolti nel progetto PAPPALUGA, un’iniziativa che promuove l’inclusione e il supporto delle persone in difficoltà. I ragazzi del progetto, impegnati da tempo nell’attività di sensibilizzazione, distribuiranno materiale informativo ai passanti con grande entusiasmo. La presenza di autorità locali, come l’assessore ai servizi educativi Rosella Dimaggio e rappresentanti dei Centri Antiviolenza della provincia, sarà un ulteriore segno di impegno nella lotta contro la violenza di genere.

L’evento vedrà anche gli interventi di personalità istituzionali, come il Questore di Varese Carlo Ambrogio Enrico Mazza, il Sindaco di Varese Davide Galimberti e la dott.ssa Boschi, Direttore Sostituto della S.C. “Cure Primarie” dell’ASST Sette Laghi. Questi interventi sottolineeranno l’importanza di un dialogo attivo tra le istituzioni, le forze dell’ordine e la comunità per prevenire e contrastare il fenomeno della violenza sulle donne.

Inoltre, sarà avviata una nuova collaborazione con l’ASST Sette Laghi, con l’obiettivo di coinvolgere i medici di base nella promozione della campagna “QUESTO NON È AMORE”. I medici, che operano in stretto contatto con le famiglie, diventeranno un punto di riferimento per la distribuzione del materiale informativo e per favorire il contatto diretto con la Divisione Anticrimine in caso di necessità di segnalazione.

Il direttore generale dell’ASST Sette Laghi, dott. Giuseppe Micale, ha espresso il suo apprezzamento per l’iniziativa, ribadendo l’importanza di collaborare insieme per contrastare la violenza sulle donne. L’ASST, da anni impegnata nella gestione delle conseguenze della violenza di genere, ha dichiarato la sua piena disponibilità a supportare la Polizia di Stato nella diffusione di questa fondamentale campagna di sensibilizzazione.

Questo evento rappresenta un’importante opportunità per sensibilizzare la cittadinanza sulla prevenzione della violenza di genere e sulle risorse disponibili per chiunque stia vivendo una situazione di abuso.

Cronaca

Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose

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I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.

Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.

Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.

Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.

È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.

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Cronaca

Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.

L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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