Cronaca
Comiso (RG) | Violenza domestica: arrestato uomo per maltrattamenti e minacce, misura cautelare con braccialetto elettronico
Prosegue l’impegno della Polizia di Stato nella prevenzione e repressione dei reati legati alla violenza domestica e ai delitti contro la persona. Nei giorni scorsi, il Commissariato di Polizia di Comiso ha eseguito una misura cautelare nei confronti di un uomo residente a Comiso, arrestato per maltrattamenti in famiglia, lesioni e porto di oggetti atti ad offendere nei confronti della sua ex moglie.
L’episodio che ha portato all’intervento della Polizia risale a fine ottobre, quando la donna ha denunciato l’ex marito per averle minacciato la vita a causa della sua nuova relazione sentimentale. La vittima ha raccontato agli agenti di essere stata maltrattata e sottoposta a un regime di vita vessatorio, caratterizzato da violenze fisiche e verbali continue, a partire dalla fine della loro relazione sentimentale, avvenuta nel giugno 2024. In un’occasione, la donna era stata aggredita e aveva subito escoriazioni multiple, con una prognosi di 20 giorni.
Oltre a ciò, la donna ha riferito che l’ex marito, in un atteggiamento ossessivo e geloso, si era appostato più volte nel cortile della sua abitazione per monitorare i suoi spostamenti, creando un clima di paura per la sua incolumità, ma anche per quella dei figli e del compagno. A seguito di questa denuncia, gli investigatori hanno avviato un’indagine che ha portato alla decisione di perquisire l’abitazione e i veicoli dell’indagato. Durante le perquisizioni, sono stati rinvenuti diversi oggetti pericolosi, tra cui due accette, un coltello a serramanico, una picozza e una spranga in ferro, tutti sottoposti a sequestro.
Alla luce dei gravi indizi emersi e della pericolosità della condotta dell’uomo, la Polizia ha richiesto d’urgenza una misura cautelare per proteggere la vittima e i suoi familiari. Il Giudice delle indagini preliminari, accogliendo la richiesta del Pubblico Ministero, ha disposto il divieto di avvicinamento alle vittime e ai luoghi da esse frequentati, con l’applicazione del braccialetto elettronico per monitorare l’indagato.
Questa operazione rappresenta un ulteriore passo nella lotta contro la violenza domestica, a tutela delle vittime e nel contrasto alle condotte violente che compromettono la sicurezza e la serenità della famiglia. La Polizia di Stato, attraverso indagini mirate e tempestive, continua a lavorare per garantire la sicurezza delle persone, con particolare attenzione alle situazioni di abuso e violenza familiare.
Cronaca
Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose
I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.
Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.
Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.
Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.
È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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