Cronaca
Comacchio (FE) | Operazione antidroga a Lido degli Estensi: sgominato importante traffico di stupefacenti
Un’importante operazione dei Carabinieri ha portato alla luce un traffico di sostanze stupefacenti che si era radicato nel cuore di Lido degli Estensi, una località balneare molto frequentata della riviera emiliana. Dopo un anno e mezzo di indagini, condotte con il massimo riserbo e supportate da telecamere nascoste e numerosi sequestri di droga, i Carabinieri della Stazione di Lido degli Estensi, con il supporto del Nucleo Operativo della Compagnia di Comacchio, sono riusciti a smantellare una centrale dello spaccio che operava in maniera sistematica e ben organizzata.
Le indagini sono partite nella primavera del 2023, quando le forze dell’ordine hanno iniziato a monitorare un’abitazione di un noto pregiudicato del luogo, già conosciuto per precedenti legati allo spaccio. La casa, situata nella zona di Lido degli Estensi, era diventata un punto di riferimento per numerosi assuntori di droga, non solo della località, ma anche di altre aree limitrofe. L’abitazione, che presentava misure di sicurezza come alte recinzioni e grate, era un luogo sicuro per chi cercava cocaina, hashish e marijuana.
I “clienti” non comunicavano telefonicamente, ma si presentavano direttamente presso la casa per acquistare la droga. In alcuni casi, lo scambio avveniva anche tramite una finestra laterale dell’abitazione. La gestione del traffico era particolarmente efficiente, con una disponibilità costante di sostanze stupefacenti e un controllo stretto sui debitori. I due principali indagati, entrambi trentenni, fidelizzavano i clienti attraverso regolari rifornimenti, ma allo stesso tempo intimidivano chi non rispettava le regole del traffico. Le minacce erano frequenti e le violenze, anche fisiche, non mancavano: alcuni clienti sono stati costretti a barricarsi in casa dopo aggressioni, mentre altri hanno subito danni alle proprie auto e abitazioni.
Durante le operazioni investigative sono stati sequestrati oltre mezzo chilo di cocaina, due chilogrammi di hashish, un chilo di marijuana, quasi due chili di ketamina, e diverse dosi di eroina e MDMA. Il lavoro dei Carabinieri ha portato alla raccolta di prove sufficienti per l’emissione di ordinanze di custodia cautelare in carcere per i due individui, accusati di spaccio, violenza privata, minacce e danneggiamenti aggravati.
I due arrestati sono stati trasferiti presso la Casa Circondariale di Ferrara, dove resteranno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. L’operazione si inserisce in un più ampio quadro di attività della Polizia e dell’Arma dei Carabinieri, che continuano a concentrarsi sulla lotta al traffico di droga e alla criminalità organizzata, garantendo sicurezza nelle località turistiche e nelle comunità più esposte.
Cronaca
Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose
I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.
Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.
Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.
Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.
È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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