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Cronaca

Bari | Controlli di sicurezza e prevenzione della Polizia di Stato in città e nell’area metropolitana

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ADN24

Continuano i controlli da parte della Polizia di Stato a Bari e nell’intera Area Metropolitana per garantire la sicurezza pubblica e il rispetto delle normative vigenti. Nella giornata di ieri, la Divisione Anticrimine della Questura di Bari ha notificato 3 provvedimenti di Divieto di Accesso agli Esercizi Pubblici (Dacur) a tre residenti di Molfetta. Le persone interessate non potranno accedere, dalle ore 20.00 alle ore 03.00, agli esercizi pubblici che somministrano bevande e alimenti in piazza Vittorio Emanuele, in risposta a comportamenti ritenuti disturbanti per la comunità.

Nel contempo, sono stati notificati 6 avvisi orali emessi dal Questore di Bari a persone con precedenti di polizia, con l’obiettivo di monitorare e prevenire eventuali comportamenti illeciti.

La Polizia Amministrativa e di Sicurezza è stata inoltre impegnata in una serie di verifiche in occasione di eventi pubblici. In particolare, presso il Palaflorio di Bari, dove si sono svolti concerti, sono stati controllati 8 stand di attività ambulanti di somministrazione di bevande e alimenti, oltre a 30 addetti alla sicurezza, senza riscontrare anomalie.

Sul fronte dell’immigrazione, quattro cittadini extracomunitari (provenienti da Georgia, Marocco, Tunisia e Algeria) sono stati accompagnati all’aeroporto di Fiumicino a Roma, per essere rimpatriati nei rispettivi Paesi d’origine, in quanto non in regola con le normative sul soggiorno in Italia.

Un altro importante intervento ha visto il rintraccio di una minorenne, fuggita da una comunità di Molfetta. La ragazza è stata trovata dai poliziotti della Squadra Volante a Bari, in piazza Moro, e riaccompagnata nella comunità di origine.

Infine, a Gravina in Puglia, nell’ambito dei controlli ad alto impatto, è stato notificato un provvedimento di sospensione dell’attività a un esercizio commerciale che somministrava bevande e alimenti, a seguito di irregolarità riscontrate durante un’ispezione congiunta tra polizia e personale dell’Ispettorato del Lavoro.

Questi interventi fanno parte di un impegno costante delle forze dell’ordine per migliorare la sicurezza e la legalità nel territorio, contribuendo a prevenire fenomeni di criminalità e a garantire il rispetto delle norme.

Cronaca

Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose

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I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.

Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.

Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.

Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.

È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.

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Cronaca

Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.

L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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