Cronaca
Lonigo (VI) | Abusivismo commerciale: scoperta una carrozzeria illegale in un’abitazione
Proseguono senza sosta le operazioni di contrasto ai traffici illeciti e all’abusivismo commerciale da parte della Guardia di Finanza di Vicenza, in collaborazione con la Polizia Locale di Lonigo. Recentemente, le forze dell’ordine hanno effettuato un controllo in un condominio situato nel centro della cittadina, dove sono emerse gravi irregolarità legate a un’attività commerciale svolta in modo abusivo.
L’intervento è stato il risultato di un’attenta attività investigativa, che ha incluso il monitoraggio del territorio e l’approfondimento di alcune segnalazioni da parte dei cittadini. Le indagini hanno portato all’esecuzione di un accesso domiciliare, autorizzato dalla Procura della Repubblica, presso l’abitazione di un cittadino italiano di origine serba, titolare di un’attività di commercio di autoveicoli usati. Sebbene il Comune di Lonigo avesse espressamente vietato l’esercizio di tale attività all’interno di un’abitazione privata, il soggetto aveva comunque avviato la sua attività commerciale illegalmente.
Una volta all’interno dell’abitazione, le forze dell’ordine hanno scoperto che il garage era stato trasformato in una vera e propria carrozzeria abusiva, completa di attrezzature per la riparazione di autovetture, ma priva di qualsiasi autorizzazione. Tale attività, svolta in locali non idonei, viola la Legge 122/1992 e prevede severe sanzioni, tra cui multe che vanno da 5.164 a 15.493 euro, e il sequestro delle attrezzature utilizzate per l’attività illecita, con la possibilità di confisca.
Oltre alle sanzioni per l’abusivismo commerciale, il soggetto dovrà ora rispondere anche per le violazioni tributarie, in quanto i guadagni derivanti dalla sua attività non sono stati mai documentati fiscalmente, e dunque non certificati da alcuna documentazione fiscale.
Questo intervento rappresenta un’ulteriore testimonianza dell’impegno della Guardia di Finanza e della Polizia Locale di Lonigo nella lotta all’abusivismo commerciale e alla protezione delle imprese oneste. Le operazioni di controllo mirano a tutelare non solo la legalità, ma anche a garantire una concorrenza leale, contrastando quelle attività che, operando fuori dalla legge, danneggiano gli artigiani e i commercianti che lavorano correttamente e rispettano le normative fiscali e amministrative.
Cronaca
Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose
I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.
Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.
Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.
Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.
È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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