Attualità
Conte “Stiamo facendo bene ma tante squadre in pochi punti”
NAPOLI (ITALPRESS) – “Se mi aspettavo un primo posto così? Sono passate 12 giornate. Ci sono tante squadre racchiuse in pochissimi punti. Stiamo facendo bene noi ma anche le altre. Magari c’è un pò di stupore nel vedere alcune squadre che sono in quella posizione”. Parla così Antonio Conte alla conferenza stampa di presentazione della sfida di domenica tra il Napoli e la Roma. “Una partita trappola? Non è una questione di rischiare chissà che cosa. E’ sempre una partita di calcio. Mi fa piacere incontrare Ranieri. C’è grande stima con Claudio. C’è anche amicizia. Sono contento per lui. Pensavo che tornasse sulla panchina di qualche Nazionale. Sarà una partita tosta sia per noi che per loro. Non dimentichiamo che la Roma l’anno scorso è finita davanti a noi – aggiunge Conte – Partecipa all’Europa League. Non sta rendendo secondo i valori della rosa. Ma mi auguro che tutto funzioni dopo la partita col Napoli”. Su che Roma si troverà davanti dopo il cambio in panchina, per Conte “è tutta un enigma. Vediamo come ci affronteranno. Dobbiamo pensare a noi stessi. I ragazzi hanno lavorato bene. Hanno voglia di proseguire questo percorso. Il ritorno di Lobotka? Nelle ultime cinque partite abbiamo vinto tre volte, abbiamo pareggiato con l’Inter e perso con l’Atalanta. Gilmour non ha fatto così male, meglio chiarirlo. Lobotka è tornato dalla Nazionale e vediamo di valutare le sue condizioni. Lukaku e McTominay come stanno? Si sono allenati e non ci sono problemi. Olivera si è allenato ieri, l’ha fatto anche oggi. Ci sarà anche domani. Ha ancora 48 ore per smaltire qualche fatica”. Inevitabile però tornare su Inter-Napoli e sullo sfogo di Conte contro il Var. “Ho sollevato un caso per rendere migliore il calcio. Dopo che il signor Mariani ha preso la decisione, io pensavo che non ci fosse stato un contatto col Var. C’era una registrazione dove il Var ha confermato un contatto. Ma il calcio è di contatto. Non ci si può limitare a dire solo c’è stato contatto. Che tipo di contatto? Lieve, da rigore. Mi auguro che si migliori e che la prossima volta si dia un aiuto all’arbitro. Che in quel momento può vedere sbagliato. Abbiamo la tecnologia dalla parte nostra. Sfruttiamola, se c’è un contatto si deve capire se confermare o modificare la decisione presa. Mariani aveva condotto bene la gara ma nessuno l’ha aiutato”. Il tecnico ribatte poi a Marotta: “Dice che sa cosa voglio quando dico le cose? Ringrazio il direttore. Oggi è il presidente dell’Inter ma non è il mio presidente. Mi fa piacere che abbia capito che sono una persona intelligente, che faccio una buona comunicazione. Sicuramente i miei obiettivi non sono i suoi. Siamo avversari e rivali”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
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Scuola, Valditara “Guardare indietro per costruire un futuro solido”
MILANO (ITALPRESS) – “Il segreto è guardare indietro per andare verso il futuro: e se non abbiamo la consapevolezza di chi siamo, da dove veniamo, quali sono i valori elaborati dalla civiltà occidentale non potremo costruirci un futuro solido, rischiamo il porto delle nebbie. Noi abbiamo investito risorse importanti nella digitalizzazione, nell’intelligenza artificiale, nel 2023 abbiamo approvato le nuove linee guida sulle materie Stem. Ma in una società dove l’intelligenza artificiale sta diventando così centrale, se non si ha la consapevolezza dei grandi valori dell’umanesimo rischiamo l’anonimizzazione: non sarà certo il robot a ispirare le grandi scelte strategiche e la convivenza tra le persone”. Così il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ai microfoni di Radio Libertà, parlando delle recenti indicazioni sui programmi scolastici.
– Foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).
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Morto a 78 anni David Lynch, regista visionario
ROMA (ITALPRESS) – E’ morto all’età di 78 anni il regista e sceneggiatore David Lynch. La notizia è riportata dalla rivista Variety che cita un post Facebook della famiglia: “”C’è un grande buco nel mondo ora che non è più con noi. Ma, come diceva lui, ‘Tieni d’occhio la ciambella e non il bucò”. Lynch rivelò nel 2024 che gli era stato diagnosticato un enfisema dopo una vita passata a fumare, e che probabilmente non sarebbe più stato in grado di uscire di casa per dirigere.
Nato a Missoula, nel Montana, il 20 gennaio del 1946, David Keith Lynch è stato uno dei registi tra i più acclamati, importanti e influenti del suo tempo. Con il suo stile visionario, Lynch aveva rivoluzionato il linguaggio del cinema e della televisione. Nei suoi lavori si fondono elementi di horror, film noir, giallo e surrealismo tessendo racconti non dissimili da quelli di Luis Buñuel, che procedevano con una logica impenetrabile. Nato come pittore, le sue opere sono esposte in musei e gallerie d’arte come il Museum of Modern Art di New York e la Pennsylvania Academy of the Fine Arts di Filadelfia. Successivamente entra nel mondo del cinema divenendo regista, sceneggiatore e produttore, spesso anche nel ruolo di montatore, scenografo, progettista del suono e attore nei suoi stessi film. Tra le pellicole più famose “The Elephant Man”, “Velluto blu” e “Mulholland Drive”, per le quali ricevette la nomination al Premio Oscar per la regia, e “Cuore selvaggio”. Lynch ha anche ricevutio il Leone d’oro alla carriera durante la 63ma Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, per “Inland Empire – L’impero della mente” nella sezione fuori concorso. Nei primi anni Novanta fu la principale mente creativa della serie “I segreti di Twin Peaks”, divenuto un fenomeno culturale dall’enorme impatto mediatico. Nell’ottobre del 2019 venne premiato con l’Oscar alla carriera. Lynch è stato sposato quattro volte: con Peggy Lentz, da cui ha avuto una figlia, con Mary Fisk, dalla quale ha avuto un figlio, con Mary Sweeney, anche con lei ha avuto un figlio, e con Emily Stofle con la quale ha avuto una figlia.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-
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Sicurezza, Piantedosi “Preoccupa aggressività dei manifestanti”
ROMA (ITALPRESS) – “La preoccupazione dev’essere uno dei principali fondamenti del lavoro che faccio. Devo dire che si fonda anche, non solo adesso, su questa vicenda della tragedia che ha riguardato il giovane Ramy, ma anche tutte le altre rivendicazioni che avevano preceduto un pò le manifestazioni di piazza degli scorsi mesi, dove al variare delle motivazioni si era registrato comunque una tendenza dei manifestanti a essere molto aggressivi soprattutto nei confronti delle forze di polizia. Quindi questo è sicuramente un elemento di preoccupazione”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ospite di “Dritto e Rovescio” su Retequattro.
I 273 agenti feriti nelle manifestazioni del 2024, per il ministro “sono numeri di un certo significato, soprattutto se messi in relazione al numero che riguarda la crescita complessiva di circa il 10% delle manifestazioni che si sono svolte nel 2024. Mi piace e mi consente di sottolineare che questo è un dato che contraddice anche alcune cose che si erano dette in passato, che questo Governo fosse in qualche modo portato a comprimere la libertà di manifestazione del pensiero. Noi segnaliamo invece una decrescita del numero in percentuale delle manifestazioni che fanno rilevare una certa criticità – ha concluso Piantedosi – Quindi vuol dire che a minore criticità si è registrato un aumento in percentuale di casi in cui si è visto le forze dell’ordine come obiettivo prioritario dei manifestanti”.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-
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