Cronaca
Como: sequestrate 15 pellicce, tra cui due di specie protette, al valico di Lanzo d’Intelvi
Continuano i controlli serrati lungo il confine tra Italia e Svizzera da parte dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) e della Guardia di Finanza (GdF) di Como. Nel corso di un’operazione congiunta al valico di Lanzo d’Intelvi, è stato fermato un cittadino italiano, classe 1985 e residente a Napoli, che trasportava 15 pellicce, di cui due realizzate con pelli di specie animali in via di estinzione, protette dalla Convenzione di Washington (C.I.T.E.S.).
Durante il controllo, l’uomo ha dichiarato di trasportare pellicce di scarso valore acquistate a Lugano per circa 600 franchi svizzeri. Tuttavia, le dichiarazioni sono apparse subito contraddittorie: la ricevuta d’acquisto indicava solo 12 pellicce, mentre il carico effettivo ne conteneva 15. Inoltre, il comportamento nervoso del conducente ha indotto i militari a effettuare verifiche più approfondite.
Tra le pellicce rinvenute, gli esperti della Squadra C.I.T.E.S. della GdF, insieme ai funzionari dell’ADM, hanno identificato due esemplari particolarmente rilevanti: uno di pelle di lince (Lynx spp) e uno di giaguaro (Panthera onca). Queste specie sono protette dalla Convenzione C.I.T.E.S., rispettivamente incluse nell’Appendice I e II della Convenzione e nell’Allegato A del Regolamento UE 966/2023.
Le forze dell’ordine hanno denunciato l’uomo a piede libero alla Procura della Repubblica di Como per violazione della normativa italiana sulla protezione delle specie in via d’estinzione (art. 1, Legge n. 150 del 7 febbraio 1992). Inoltre, è stato disposto il sequestro delle pellicce protette in base alle disposizioni della convenzione internazionale.
L’operazione rientra in un dispositivo strutturato di contrasto al traffico illegale di flora e fauna selvatica, un impegno che ADM e GdF portano avanti congiuntamente per proteggere la biodiversità e salvaguardare specie animali a rischio di estinzione. Questa collaborazione si basa sul Protocollo d’intesa firmato nel 2023, che prevede il coordinamento delle attività di controllo negli spazi doganali.
Le pellicce sequestrate e le accuse rivolte al responsabile evidenziano l’importanza di monitorare rigorosamente i traffici al confine, soprattutto quando si tratta di beni che violano la normativa internazionale sulla conservazione delle specie.
Cronaca
Neve abbondante sulle montagne del Piemonte. A Sestriere 30 cm. Guarda il video!
Le abbondanti nevicate della notte tra domenica 9 e lunedì 10 marzo hanno trasformato ancora una volta il paesaggio delle montagne olimpiche, con accumuli di neve che hanno raggiunto anche le zone a bassa quota delle Langhe. Nonostante il forte maltempo, le strade, come quelle di Sestriere, sono già state ripulite e sono praticabili. Ecco una panoramica dei fenomeni meteo più significativi di oggi.
Durante la notte tra domenica 9 marzo e lunedì 10 marzo, il Piemonte è stato investito da forti nevicate che hanno interessato anche le zone di bassa quota. La neve è caduta abbondantemente a Cuneo città, Limone Piemonte, Sant’Anna di Vinadio e altre località delle Langhe.
Le nevicate hanno interessato le zone di medio-bassa collina delle Langhe, con accumuli che localmente hanno raggiunto i 350-400 metri di altitudine. A Bossolasco, nel comune di Cuneo situato a 747 metri s.l.m., sono stati registrati fino a 15 cm di neve fresca.
A Cuneo città, la neve ha coperto le strade e i tetti, mentre a Limone Piemonte gli accumuli hanno raggiunto circa 55 cm di neve fresca in quota. Le Valli di Lanzo si sono imbiancate, e a Cantoira pochi centimetri di neve hanno trasformato il paesaggio.
Nella zona di Borgo San Dalmazzo, la neve ha imbiancato i tetti e il paesaggio montano circostante, con i pendii della valle Vermenagna che hanno accumulato oltre 30 cm di neve. Anche nella Val Germanasca e a Salza di Pinerolo si sono registrati circa 20 cm di neve fresca.
Attenzione particolare va prestata sull’autostrada A6 TO-SV, soprattutto all’altezza di Ceva, intorno ai 400 metri di altitudine, dove una fitta nevicata ha provocato accumuli sul manto stradale, creando difficoltà alla circolazione.
Previsioni e pericolo valanghe – Con il proseguimento delle nevicate nelle prossime ore, il grado di pericolo valanghe è destinato ad aumentare, raggiungendo il livello 3 (Marcato) nelle zone a quota superiore ai 2200-2100 m, specialmente sui settori sud-occidentali e meridionali.
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Cronaca
Tragedia sul Monte Guglielmo: Laura Barbieri perde la vita dopo una caduta di 50 metri
Un errore fatale, un solo passo sbagliato, e la caduta nel vuoto. Così ha perso la vita Laura Barbieri, 47 anni, residente nel quartiere San Polo di Brescia, mentre stava affrontando un’escursione sul Monte Guglielmo insieme al marito. La tragedia è avvenuta nel pomeriggio di sabato, intorno alle 16, a 1.700 metri di quota, su un versante che affaccia sul Lago d’Iseo.
Nonostante fosse un’esperta escursionista e il percorso non le fosse sconosciuto, Laura ha commesso un passo falso che le è costato la vita. Un piede in fallo, la perdita di equilibrio e poi il volo di circa 50 metri lungo il pendio. La scena, vissuta dal marito che era con lei, è stata devastante.
Subito è scattato l’allarme: la centrale operativa del 118 ha inviato un’eliambulanza sul luogo dell’incidente. Tuttavia, quando i soccorritori sono giunti sul posto, per Laura non c’era più nulla da fare. I traumi causati dalla caduta sono stati fatali, e l’équipe medica non ha potuto fare altro che constatarne il decesso. Il corpo è stato recuperato e trasportato all’ospedale di Esine in attesa dei funerali.
Laura Barbieri era una grande appassionata di montagna e motori. La sua passione per il trekking era evidente dai numerosi scatti che condivideva sui social durante le sue escursioni, ma anche la sua passione per le moto era altrettanto forte. In sella alla sua Ducati, aveva affrontato numerosi viaggi su passi di montagna. La notizia della sua morte ha sconvolto la comunità di San Polo, dove Laura era cresciuta e recentemente era tornata a vivere. Il dolore per la sua scomparsa è stato espresso anche sui social, dove amici e conoscenti hanno lasciato messaggi di cordoglio.
“Amavi il rischio, ma la vita è strana: a portarti via è stato solo un passo sbagliato su un sentiero di montagna. Io so che ora, ovunque sei, sei alla ricerca di qualcosa di bello”, si legge in uno dei tanti messaggi di ricordo, che testimoniano l’affetto e l’amore che Laura aveva suscitato in chi la conosceva.
La tragica fatalità di un passo sbagliato su un sentiero che sembrava familiare per Laura ha posto fine alla sua vita, lasciando un vuoto incolmabile tra chi l’amava e la comunità che la conosceva.
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Cronaca
Morto Carmine Gallo, l’ex superpoliziotto coinvolto nell’inchiesta sui dossieraggi di Equalize
Carmine Gallo, l’ex superpoliziotto coinvolto nell’inchiesta sui dossieraggi illegali della società Equalize, è morto a 67 anni. L’uomo, che era agli arresti domiciliari a Garbagnate Milanese da ottobre, è deceduto per cause naturali, con un’ipotesi di infarto, anche se l’autopsia sarà eseguita per confermare le cause del decesso.
Gallo, noto per la sua lunga carriera in polizia, era considerato una figura di spicco nelle operazioni contro la mafia calabrese e aveva guadagnato il soprannome di “superpoliziotto” per il suo coinvolgimento in casi delicati, come i rapimenti di Cesare Casella e Alessandra Sgarella. Si era anche occupato del caso del delitto Gucci e dell’inchiesta che portò al pentimento di Saverio Morabito.
Nel 2015, aveva coordinato la sicurezza durante l’Expo di Milano e, fino alla sua morte, ricopriva l’incarico di vicedirigente del commissariato di Rho-Pero. Tuttavia, Gallo era finito nell’inchiesta della Dda di Milano, accusato di associazione a delinquere e accesso abusivo a sistemi informatici. L’inchiesta riguardava la presunta gestione di dossieraggi illegali da parte della società da lui fondata insieme ad Enrico Pazzali, presidente della Fondazione Fiera. Nonostante Gallo avesse ammesso di aver effettuato accessi abusivi ai database della polizia, aveva negato ogni responsabilità nella gestione di dossieraggi illeciti.
Il suo decesso giunge poco prima dell’udienza fissata per il 19 marzo, durante la quale Gallo e gli altri indagati dovevano comparire davanti al tribunale del Riesame per la discussione di un ricorso presentato dalla procura di Milano.
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